(Minghui.org) Il periodo tra il 15 e il 24 aprile 1994 è stato il più importante della mia vita. Dopo aver cercato per molti anni una vera via di coltivazione, ho avuto la fortuna di partecipare alla seconda serie di lezioni nella città di Hefei, nella provincia dello Anhui, tenute dal signor Li Hongzhi, fondatore della Falun Dafa. Da allora ho iniziato a praticare la Falun Dafa e imboccato la strada del ritorno al mio vero sé.
Alla ricerca di una guida spirituale
Quando ero alle medie mi chiedevo spesso cosa ci insegnassero i libri di testo; sembrava che ci fossero molte cose che gli insegnanti non sapevano. Dopo essere diventato miope alle superiori, un compagno di classe mi ha dato una copia di una rivista di qigong che descriveva un modo per curare il mio disturbo. Interessato, ho seguito le istruzioni ogni giorno, anche nelle calde giornate estive e, poiché c'è stato un certo miglioramento, ho iniziato a interessarmi al qigong.
Dopo aver iniziato a lavorare, ero affascinato dai fenomeni legati al qigong perché pensavo che fossero reali e profondamente connessi a noi. Ci pensavo ogni giorno e non mi dedicavo più ai miei altri hobby. Ogni settimana andavo in edicola per acquistare riviste di qigong appena pubblicate e occasionalmente frequentavo dei corsi.
Quando sono andato in gita con i miei colleghi nel 1993, ho pensato di recarmi a visitare il monte Qingcheng, vicino alla città di Dujiangyan, nella provincia del Sichuan, alla ricerca di un sistema di qigong popolare all'epoca. Ricordo di aver preso un autobus a lunga percorrenza da solo e di essere arrivato a Dujiangyan alle 11 del mattino. Tuttavia, poiché l'autobus di coincidenza per il monte Qingcheng era partito dieci minuti prima, sono tornato indietro rattristato. Ho avuto la sensazione di stare aspettando qualcosa e che quel qualcosa non era quel sistema di qigong. Ho dunque continuato a cercare.
Alla ricerca della Dafa
Mi piaceva anche andare nelle biblioteche a leggere giornali e riviste di arti marziali e qigong. Tuttavia ero egoista e spesso strappavo le pagine degli articoli che mi piacevano e le portavo via. Quando ho letto un articolo su un giornale sportivo che introduceva la Falun Dafa e mostrava i movimenti degli esercizi, ho pensato di strappare l'intera pagina per prenderla. Poi mi è venuto un altro pensiero: “Non va bene fare così perché devono leggerlo anche altre persone!”, e quindi ci ho rinunciato. Solo dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa ho capito: “È stato il potere della Dafa ad avermi fatto smettere di fare cattive azioni. La Falun Dafa è in grado di correggere situazioni sbagliate!”.
Un giorno di novembre 1993, sono passato davanti alla precedente sede del governo provinciale in Changjiang Road e ho notato uno stand che introduceva la Falun Dafa. Mi sono fermato e ho dato un'occhiata, ma poiché faceva freddo, me ne sono andato invece di chiedere di cosa si trattasse. In seguito, mi sono pentito di aver perso quella opportunità.
Successivamente, su una rivista di qigong, ho letto che, a partire dal 15 aprile 1994, il Maestro Li avrebbe tenuto la seconda sessione di lezioni della Falun Dafa a Hefei. Ero deciso a non perdere quell'opportunità e non vedevo l'ora che arrivasse il giorno in cui avrei potuto registrarmi.
Il giorno della registrazione c'è stato un intoppo. Sono andato nel pomeriggio e, come sono entrato, ho notato un uomo sulla cinquantina che mentre fumava, disegnava cerchi per curare le malattie delle persone. Poiché ero introverso, me ne sono andato titubante. Tuttavia, mentre me ne andavo, sentivo che c'era qualcosa che non andava e così, dopo aver percorso qualche metro in bicicletta, sono tornato indietro e ho chiesto all'uomo dove potevo registrarmi per i corsi della Falun Dafa. Questi, indicando una stanza dietro di lui, ha risposto: “Là”. Ho poi capito che quell'individuo non aveva nulla a che fare con la Falun Dafa. Così sono entrato in quella stanza e, dopo aver mostrato una fotografia, ho pagato la quota di iscrizione.
Iniziare a praticare la Falun Dafa
In quel periodo ero un po' irrequieto, tuttavia tre giorni prima che si tenessero le lezioni mi sono calmato.
La prima lezione è iniziata il 15 aprile come da programma, nell'auditorium della scuola provinciale del Partito. Come mi sono seduto in un posto in fondo alla sala, ho subito provato una sensazione di serenità. In seguito, mi sono reso conto che il Maestro si era già preso cura di me prima della lezione.
Il Maestro è entrato dal lato sinistro del palco e si è diretto sulla pedana al centro. Era alto e camminava velocemente. Non appena si è seduto ha iniziato a parlare di cose di cui non ero minimamente a conoscenza. Nondimeno ho ascoltato attentamente la lezione perché non volevo perdermi una sola parola e, mentre lo facevo, mi sentivo pieno di energia.
Durante la lezione, il Maestro ha sistemato i corpi degli studenti. Ha detto ai presenti di pensare a una malattia che avevamo e di battere tutti insieme un piede per terra seguendo le sue istruzioni; chi era in salute poteva pensare a una malattia di qualche parente. Ho dunque pensato a mio padre, che era relativamente debole e affetto da una malattia che si manifestava diverse volte all'anno. Adesso ha quasi novant'anni e da quel giorno la malattia che lo tormentava non si è più manifestata. Grazie Maestro per aver dato a mio padre una buona salute!
Mi sono concentrato nell'ascoltare la lezione e sono riuscito a capire quasi tutto ciò che il Maestro diceva, tranne un termine “periodo di fine del Dharma”. Non capivo proprio cosa significasse! Un giorno sono arrivato in anticipo e ho visto un gruppo di studenti che circondavano il Maestro a sud dell'auditorium. Poiché non riuscivo a vederlo, sono salito su una grossa roccia a circa dieci metri di distanza. Improvvisamente, il Maestro ha guardato nella mia direzione e mi sono sentito un po' imbarazzato.
Dopo un po', il Maestro si è diretto verso l'entrata sud dell'auditorium, così l'ho seguito e gli ho chiesto: “Maestro Li, cosa significa periodo di fine del Dharma?”. Senza voltarsi, ha detto: “Ora è il periodo di fine del Dharma”. Ogni volta che ho ripensato a come avevo parlato al Maestro e a come ho ottenuto una risposta, mi sono sentito sempre fortunato.
L'associazione di qigong ha poi diviso gli studenti in gruppi per scattare le foto con il Maestro. Quel pomeriggio il cielo era coperto ma non pioveva. Il luogo in cui scattare le foto era all'entrata principale dell'auditorium e così mi sono recato lì. Il Maestro era a soli due o tre metri di distanza e indossava un abito grigio e una camicia bianca a strisce verticali. Quel giorno faceva un po' freddo e indossavo un maglione. Con un viso roseo e i capelli scuri, il Maestro era alto e prominente tra la folla. Ho notato che i suoi capelli non erano solo folti ma anche molto scuri e spessi.
Durante una lezione c'è anche stata un'interferenza. Mentre il Maestro parlava si è verificata un'improvvisa interruzione di corrente, di conseguenza l'auditorium si è rabbuiato e l'altoparlante ha smesso di funzionare. Nessuno sapeva cosa fare, ma dopo qualche secondo la corrente è tornata e tutto è tornato alla normalità. Il Maestro ha sorriso e continuato a parlare come se nulla fosse accaduto.
L'ultima lezione era dedicata alle domande degli studenti per il Maestro. Io non avevo da chiedere niente. Dopo che il Maestro ha risposto alle domande, alcuni studenti hanno condiviso le loro esperienze. Una donna ha detto che in precedenza curava le malattie degli altri e che, così facendo, era stata posseduta da uno spirito animale. Tuttavia, durante la serie di lezioni il Maestro aveva eliminato la possessione e lei aveva riacquistato la salute. Piangeva mentre saliva sul palco. Il suo discorso è stato così toccante che mi sono commosso fino alle lacrime.
Un'altra studentessa ha raccontato che la Falun Dafa l'aveva guarita dalla paralisi che le era stata causata da un incidente a Nanchino. Parlava molto fluentemente e muoveva braccia e gambe per mostrare quanto ora fosse agile. Il suo discorso ha suscitato risate e applausi.
Quando il Maestro ha annunciato la fine della serie di lezioni, molti studenti, me compreso, non volevano andarsene. Volevamo solo restare con Lui ancora un po'. In piedi sul lato destro del palco, il Maestro ha eseguito alcuni movimenti di rotazione del Falun (Ruota della Legge) verso di noi. Non riuscivo più a trattenere le lacrime e desideravo che il tempo si fermasse e che quel momento durasse per sempre.
Ad oggi sono passati trent'anni, ma quella scena e i miei ricordi di quei giorni sono ancora vividi nella mia mente.
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