(Minghui.org) Il 30 luglio scorso Guan Chenglin, di 70 anni della contea di Faku nella provincia del Liaoning, è stato processato per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Il pubblico ministero ha raccomandato per Guan una pena detentiva di sette-otto anni.
Il 29 agosto dell'anno scorso Guan è stato arrestato e, un mese dopo, è stato rilasciato agli arresti domiciliari. Lo scorso 10 luglio è stato nuovamente arrestato e da allora è rimasto nel Centro di detenzione della città di Xinmin.
Arrestato per aver postato video sui social media
L'arresto di Guan ha avuto origine da un'indagine su un altro praticante locale del Falun Gong, Song Hongman (sesso sconosciuto), accusato di aver postato video del Falun Gong su Douyin (versione cinese di TikTok) e Kuaishou (versione cinese di Kwai), entrambe piattaforme di social media che ospitano brevi video. Nelle indagini sono stati coinvolti i Dipartimenti di polizia della città di Shenyang nella provincia del Liaoning, della città di Zhengzhou nella provincia dell'Henan e della città di Xianyang nella provincia dello Shaanxi.
La polizia ha scoperto le sue informazioni dall'account di Song, notando che aveva postato alcuni video nel suo account Kuaishou. Il 29 agosto dell'anno scorso il Dipartimento di polizia della città di Shenyang ha condiviso i risultati con il Dipartimento di polizia della contea di Faku, che ha dato incarico di arrestarlo alla Stazione di polizia di Xiushuihe. Guan è stato sottoposto a reclusione penale presso il Centro di detenzione della contea di Faku.
Il 28 settembre dell'anno scorso la Procura distrettuale di Liaozhong, nella città di Shenyang, ha annunciato di non aver emesso un mandato di arresto formale per Guan. Il giorno stesso l'uomo è stato rilasciato agli arresti domiciliari.
Il 25 dicembre dell'anno scorso e lo scorso 26 febbraio gli agenti Ma Tianlong e Guo Xiaoliang, della Stazione di polizia di Xiushuihe, si sono recati separatamente a casa di Guan e gli hanno chiesto di collaborare con loro, per verificare i due telefoni cellulari in suo possesso e l'account Kuaishou che ha usato per postare i video.
Il 27 marzo scorso il Dipartimento di polizia della contea di Faku ha sottoposto il caso alla Procura di Xinmin. Il 3 giugno il procuratore Wang Hao lo ha incriminato, accusandolo di aver ripubblicato video del Falun Gong tra il 2022 e l'anno scorso. Wang ha raccomandato per lui una multa e una condanna a sette-otto anni di prigione.
Il 10 luglio Guan è stato ripreso in custodia e inviato al Centro di detenzione della città di Xinmin. Il 30 luglio è stato processato presso il tribunale locale.
Dettagli del processo
Guan si è dichiarato non colpevole tramite i suoi due difensori non avvocati. All'inizio del processo, hanno chiesto la ricusazione del presidente, Lin Shujing (+86-24-27509727; +86-13478132100), e del procuratore Wang (+86-24-81590025), in quanto entrambi membri atei del Partito Comunista Cinese e ritenuti inadatti a perseguire qualcuno per la sua fede spirituale.
Lin e Wang si sono consultati con i rispettivi supervisori, il presidente del Tribunale della città di Xinmin e il procuratore capo della Procura della città di Xinmin. Entrambi i supervisori hanno risposto che la richiesta di ricusazione non soddisfaceva i requisiti legali, ma non ne hanno spiegato il motivo.
Lin ha fatto segno di continuare il processo. Il procuratore Wang ha accusato Guan di “essersi servito di un'organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge”, il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.
Sia Guan che i suoi difensori hanno sottolineato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come culto. I difensori hanno inoltre presentato due prove per dimostrarlo. La prima è una lista di 14 culti, pubblicata congiuntamente nel 2000 dall'Ufficio di pubblica sicurezza, dall'Ufficio generale del Comitato centrale del PCC e dall'Ufficio generale del Consiglio di Stato (Il Falun Gong non era presente nell'elenco). Il secondo è l'Annuncio 50, emesso il 1° marzo 2011 dall'Amministrazione generale della stampa e delle pubblicazioni, che abroga un precedente divieto sulle pubblicazioni del Falun Gong.
Il giudice Lin ha continuato a interrompere i difensori mentre esponevano le due prove. Ha detto che tutto ciò che è contro il Paese, contro il PCC o contro la società, non deve essere presentato in tribunale, interrompendo i difensori e Wang ogni volta che menzionavano il Falun Gong.
Il procuratore Wang ha presentato solo foto dell'account Kuaishou di Guan, oltre a un grafico che mostrava quanti video ha ripostato su Kuaishou e quante visualizzazioni ha avuto ogni filmato.
Guan e i suoi difensori hanno sfidato Wang a riprodurre i video in tribunale per determinare se effettivamente abbiano minato l’applicazione della legge o causato danni a qualcuno. Sia Wang che Lin hanno respinto la richiesta.
Guan ha espresso i suoi dubbi sul numero esatto di video che avrebbe ripubblicato, poiché la polizia ha confiscato il suo telefono e non è stato possibile verificare la quantità di prove dell'accusa contro di lui.
Ha aggiunto di non sapere come creare e modificare i video. Tutti i video che ha postato sono stati raccomandati da Kuaishou. La maggior parte dei video non aveva nulla a che fare con il Falun Gong, ma riguardava profezie, storie di reincarnazione, leggende e poesie che consigliavano alle persone di essere buone. Anche i pochi video sul Falun Gong che ha pubblicato erano del tutto legali, sempre perché nessuna legge ha mai criminalizzato la pratica spirituale.
Wang ha presentato un rapporto di autenticazione rilasciato dal Dipartimento di polizia della città di Shenyang. Guan ha risposto che quest’ultimo non ha l'autorità legale di autenticare le prove dell'accusa, poiché solo un'agenzia indipendente e terza è autorizzata a verificare tali prove. Pertanto, il rapporto di autenticazione fornito dalla polizia non dovrebbe essere ammissibile.
Lin ha ignorato le ripetute richieste di Guan e dei suoi difensori di esaminare e verificare le prove dell'accusa in tribunale. Inoltre, durante l'udienza, ha dato istruzioni al cancelliere di non registrare tutto ciò che i difensori e Guan hanno detto, come previsto dalla legge. Dopo circa un'ora e mezza Lin ha rinviato la seduta.
Nel mese di agosto il figlio di Guan ha scritto una lettera aperta, ribadendo le dichiarazioni chiave della difesa e chiedendo alle persone di buon cuore di aiutarlo a ottenere giustizia per suo padre.
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