(Minghui.org) Qu Pengcheng, di 59 anni residente ad Anshan nella provincia del Liaoning, è stato incriminato per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 18 maggio scorso Qu Pengcheng, ex operaio di un'acciaieria, è stato arrestato nella sua casa in affitto dagli agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Gongchangling nella vicina città di Liaoyang, del Dipartimento di polizia di Tiedong nella città di Anshan e della sua stazione di polizia subordinata di Heping. Gli agenti hanno trascorso ore a mettere a soqquadro la sua abitazione e hanno confiscato i suoi oggetti personali, oltre ad alcuni contanti. Dopo un breve interrogatorio presso il Dipartimento di polizia di Gongchangling, l'uomo è stato portato nel Centro di detenzione della città di Liaoyang. Il 20 giugno la Procura della città di Dengta ha approvato il suo arresto (Dengta è sotto l'amministrazione di Anshan).

Nell'autunno del 1998 Qu ha iniziato a praticare il Falun Gong e molti dei suoi disturbi sono presto scomparsi. Ha smesso di fumare e di bere, diventando anche più disponibile ad aiutare gli altri.

Nel 2001, due anni dopo l'inizio della persecuzione, per aver parlato del Falun Gong a un collega, il suo manager al lavoro ha ordinato a Qu di rinunciare alla sua fede e lo ha denunciato alla polizia. La sua abitazione è stata perquisita e gli sono stati confiscati i libri del Falun Gong. È stato anche detenuto per 45 giorni.

Due anni dopo, nel 2003, il suo manager ha minacciato di arrestarlo se non avesse rinunciato al Falun Gong. L'uomo è stato costretto a vivere lontano da casa e non ha osato contattare la sua famiglia per paura di essere rintracciato dalla polizia.