(Minghui.org)
Nome: Liu YushuNome cinese: 刘玉书Sesso: MaschioEtà: 80 anniCittà: Contea di HuailaiProvincia: HebeiOccupazione: N/DData di morte: 25 maggio 2024Data dell'ultimo arresto: Marzo 2004Luogo di detenzione più recente: Centro di lavaggio del cervello della città di Zhangjiakou
Nome: Ni WenxiuNome cinese: 倪文秀Sesso: FemminaEtà: circa 79 anniCittà: Contea di HuailaiProvincia: HebeiOccupazione: N/AData di morte: N/AData dell'ultimo arresto: N/ALuogo di detenzione più recente: N/D
Da quando il Partito Comunista Cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999, Li Yushu e la sua famiglia non hanno mai vissuto un solo giorno sereno. Lui, sua moglie, le loro due figlie e un figlio sono stati sottoposti ad arresti, detenzioni e molestie senza sosta. Nel novembre 2023, la moglie Ni Wenxiu è deceduta in seguito a un episodio di molestie. Dopo anni di detenzione e somministrazione forzata di farmaci, sei mesi dopo è deceduto anche Li.
Li, della contea dell'Huailai, nella provincia dell'Hebei, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996. Anche sua moglie, Ni Wenxiu, la figlia maggiore Liu Zhaoxia, la seconda figlia Liu Zhaohong e il figlio Liu Zhaohui praticano il Falun Gong. Dopo l'inizio della persecuzione, nel 1999, sono stati trattati come obiettivi fondamentali dalle autorità.
La persecuzione del marito e della moglie
Nell'ottobre 2000 Liu, sua moglie, la figlia maggiore e alcuni altri praticanti locali praticavano gli esercizi del Falun Gong all'aperto e furono arrestati.
In un altro episodio, come ritorsione per aver chiesto il rilascio di un praticante locale incarcerato illegalmente, Liu è stato nuovamente arrestato e trattenuto negli uffici del governo della contea. È stato picchiato, maltrattato verbalmente e sottoposto a scosse elettriche. La polizia per evitare che urlasse durante le torture gli ha tappato la bocca con dei calzini.
Durante le riunioni annuali del Partito Comunista Cinese, nel marzo 2001, Liu è stato nuovamente arrestato e portato in un centro per il lavaggio del cervello. Dopo otto mesi di abusi fisici e mentali, è stato costretto a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong e poi rilasciato.
Liu è stato nuovamente arrestato nel 2003 e gli è stato imposto un periodo imprecisato di lavori forzati. A causa della sua alta ipertensione, gli è stata negata l'accesso al campo di lavoro ed è stato rilasciato.
Dopo un altro arresto nel marzo 2004, Liu è stato portato al Centro per il lavaggio del cervello di Zhangjiakou, dove è stato trattenuto per i cinque anni successivi. Quando è stato finalmente rilasciato, nel marzo 2009, la maggior parte dei suoi denti erano caduti; la pressione sanguigna rimaneva pericolosamente alta. lottava con un edema sistemico e la perdita di memoria. Negli anni successivi, la sua salute ha continuato a peggiorare. Secondo un informatore, il personale del centro per il lavaggio del cervello aggiungeva farmaci tossici al suo cibo, provocando così la comparsa di questi sintomi.
Dopo aver lottato per anni contro una salute precaria, il 25 maggio dell'anno scorso all'età di 80 anni Liu è deceduto.
Il decesso di Liu è avvenuto solo sei mesi dopo quello della moglie Ni, morta poco dopo essere stata molestata dagli agenti della stazione di polizia di Tumu a fine novembre 2023. Aveva circa 79 anni.
Ni è stata arrestata e incarcerata più volte nel corso della persecuzione. Una volta è stata tenuta in un centro per il lavaggio del cervello per oltre 30 giorni e torturata per non aver rinunciato al Falun Gong.
Persecuzione delle figlie
Anche la figlia maggiore della coppia, Liu Zhaoxia, ingegnere chimico, è stata arrestata più volte e sottoposta a due anni di lavori forzati. In una occasione in un centro di detenzione di Pechino ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro le persecuzioni. Le guardie quando era in fin di vita l'hanno abbandonata ai bordi della strada. Un buon samaritano l'ha notata e l'ha aiutata a comprare un biglietto del treno per tornare a casa. Quando è arrivata nella sua abitazione era irriconoscibile e il marito, un ufficiale militare, ha divorziato da lei per evitare ripercussioni dovute alla politica adottata.
La sorella minore di Liu Zhaoxia, Liu Zhaohong, è stata costretta a vivere lontano da casa per nascondersi dalla polizia. In seguito è stata arrestata e condannata a cinque anni. Durante la custodia è stata brutalmente torturata. Anche suo marito ha divorziato da lei.
La persecuzione del figlio
Il figlio, Liu Zhaohui, medico, si è recato a Pechino il 1° novembre 2000 per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong ed è stato arrestato pochi giorni dopo il suo ritorno. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e ha portato lui e i suoi genitori al governo della contea. Lo hanno picchiato e sottoposto a scosse elettriche per oltre un'ora.
Liu è stato nuovamente arrestato al lavoro nel maggio 2001 e trattenuto nel centro di detenzione della contea per una settimana. Nel giugno 2001, l'Ufficio 610 della contea ha costretto la sua azienda e l'ufficio sanitario locale a sospenderlo dal lavoro per quattro mesi. Durante questo periodo gli sono stati dati solo 150 yuan (circa 20 euro) al mese per coprire le spese di vita più basilari. Dopo che Liu è stato costretto a vivere lontano da casa per evitare le persecuzioni, nel dicembre 2001, il suo posto di lavoro lo ha licenziato. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione mentre era via e ha confiscato molti oggetti di valore, tra cui gioielli e smalti Jingtailan (smalti cinesi cloisonne).
Il 9 maggio 2002 Liu è stato arrestato in un alloggio in affitto nella città di Zhangjiakou, nella provincia dell'Hebei. Gli sono stati confiscati 2.000 yuan (circa 265 euro) in contanti che aveva con sé, gli occhiali, i libri sul Falun Gong e i vestiti. All'inizio di agosto 2002 è stato portato al Centro per il lavaggio del cervello della città di Zhangjiakou e all'inizio di novembre 2002 è stato trasferito al Centro di detenzione della contea di Huailai.
Il 25 agosto 2003 Liu è stato condannato a sette anni. All'inizio di gennaio 2004 è stato rinchiuso nella prigione di Jidong dove le guardie hanno disposto che due detenuti si occupassero di lui 24 ore su 24. A causa degli abusi subiti, ha sofferto di ipertensione, emorragie agli occhi e rottura del menisco del ginocchio destro. Il carcere gli ha negato il diritto alle visite dei familiari e alla corrispondenza delle Olimpiadi di Pechino, nell'agosto 2008 gli ha prolungato la sua pena di due mesi. Liu è stato infine rilasciato nell'ottobre 2008.
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Categoria: Decessi