(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte tradotti tempo fa dal sito cinese e solo recentemente dal sito italiano.
Nome: Li YongxiuNome cinese: 李永秀Genere: FemminaEtà: SconosciutaCittà: PengzhouProvincia: SichuanOccupazione: Operaia in una fabbrica di materassiData di morte: 21 febbraio 2016Data dell'arresto più recente: 14 maggio 2010Luogo di detenzione più recente: Stazione di polizia di Cujin
La signora Li Yongxiu della città di Pengzhou, nella provincia del Sichuan, è morta il 21 febbraio 2016, dopo ripetuti episodi di persecuzione a causa della sua fede nel Falun Gong.
La signora Li è stata licenziata dal suo datore di lavoro, la Fabbrica di materassi Bayi, solo perché era andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong. La direzione della fabbrica ha anche affisso manifesti che la diffamavano e nel 2002 e il marito è stato costretto a divorziare da lei.
Alla fine di dicembre 2004 è stata arrestata, dopo che qualcuno l'ha denunciata per aver parlato con la gente del Falun Gong. Quella notte è stata portata in un centro per il lavaggio del cervello. Per protestare, ha fatto lo sciopero della fame per 28 giorni ed è diventata estremamente debole.
Chang Ping, capo dell'Ufficio 610 locale, l'ha portata in un ospedale psichiatrico, dove è rimasta 39 giorni. I medici Tang Ying e Xie Fang le hanno iniettato farmaci sconosciuti, che le hanno causato spasmi incontrollabili e palpitazioni cardiache. Un'infermiera le ha anche bruciato le labbra di proposito, dandole da mangiare zuppa bollente, e provocandole delle vesciche. Quando si era rifiutata di aprire la bocca, l'infermiera gliel’aveva aperta con la forza e le aveva infilato dentro il cibo, facendole sanguinare la bocca, che poi si è infettata. Il dottor Tang le aveva detto: "Non ci preoccupiamo se muori. Abbiamo i respiratori e possiamo rianimarti". Nonostante le sue condizioni, la tenevano legata e ammanettata.
Un giorno, un'infermiera gentile l'ha avvertita che ai farmaci che le avevano dato era stato aggiunto troppo potassio, infatti due giorni dopo ha iniziato ad avere brividi dappertutto. Era circa maggio all'epoca, eppure sentiva ancora molto freddo anche con due piumoni. Poi ha iniziato a tremare e a sentirsi confusa e la sua carnagione è diventata giallastra.
Li è stata rimandata al centro per il lavaggio del cervello dopo 39 giorni di ospedale, ma dopo poco tempo è stata nuovamente portata in ospedale, dove le sono stati ancora somministrati farmaci sconosciuti che le hanno causato palpitazioni cardiache. Liao Mingfang, moglie del presidente dell'ospedale, l'ha accusata di aver finto di essere malata. È svenuta diverse volte. Solo allora l'Ufficio 610 ha informato il governo locale della città di Longfeng di andarla a prendere e portarla a casa dei suoi genitori.
Il padre di Li, il signor Hu Dingfang, e sua sorella, la signora Li Yongxian, entrambi praticanti del Falun Gong, erano usciti insieme per fare shopping il 20 novembre 2009, quando diversi agenti hanno catturato Yongxian. Il signor Hu era terrorizzato e ha cercato di fermarli, ma ha ottenuto solo di essere picchiato. Dopo essere tornato a casa è rimasto costretto a letto, ma l'agente Liu Guanghua lo ha comunque molestato. È morto meno di sei mesi dopo.
Li è stata arrestata a casa il 14 maggio 2010 e le sono stati confiscati il computer e la stampante. Un agente l'ha colpita due volte quando si è rifiutata di andare con loro. Anche suo figlio, che non praticava il Falun Gong, è stato arrestato, ma rilasciato qualche ora dopo.
Il 6 dicembre 2011 diversi agenti hanno scavalcato la recinzione e sono entrati in casa della praticante e le hanno confiscato i libri del Falun Gong. Lei e suo figlio in quel momento vivevano ancora nell'alloggio pagato dal datore di lavoro dell'ex marito, che ha convocato quest'ultimo per scrivere rapporti di pensieri e ha minacciato di punirlo per la fede della sua ex moglie. Il giorno dopo hanno anche espulso suo figlio dall'alloggio.
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Categoria: Decessi