(Minghui.org) Il 31 dicembre dello scorso anno Wang Fengying, una donna di 83 anni di Nanchang nella provincia dello Jiangxi, è stata condannata a tre anni di prigione e a una multa di 6.000 yuan (circa 790 euro) per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione della sua fede, il Falun Gong.

Wang Fengying

Era stata arrestata il 14 giugno 2023, dopo che qualcuno l'aveva denunciata per aver parlato con la gente del Falun Gong. È stata interrogata durante la notte e rilasciata il pomeriggio successivo perché le è stata riscontrata la pressione sanguigna pericolosamente alta.

Tre persone di un'agenzia sconosciuta si sono presentate alla sua porta all'inizio di dicembre dello scorso anno e le hanno comunicato che il procuratore Song Hongyang della Procuradistrettuale di Xihu l'aveva incriminata. Hanno tentato di riportarla in cella in attesa del processo, ma lei si è rifiutata di andar via con loro e se ne sono andati.

In seguito ha ritirato una copia della suo atto d'accusa al Tribunale distrettuale di Xihu e, pur provandoci diverse volte, non è riuscita a vedere di persona il procuratore Song. Quindi ha presentato una richiesta al suo assistente in cui pretendeva che Song ritirasse le accuse, ma invano.

Il 19 dicembre dello scorso anno ha ricevuto un sms dal Tribunale distrettuale di Xihu, in cui si diceva che avrebbe dovuto comparire in tribunale il 26 dicembre. Il messaggio non menzionava nulla sul Falun Gong, ma la accusava di essere coinvolta in una setta chiamata Huidaomen. Ha chiamato il giudice Liu Yufang e ha detto che se avessero dovuto processarla per aver praticato il Falun Gong, avrebbero dovuto almeno indicarlo nel documento. Ha aggiunto che era molto poco professionale da parte del tribunale informarla della data del processo tramite un sms. Ha detto che non avrebbe partecipato all'udienza e Liu ha risposto che non era un'udienza e che voleva solo "avere una conversazione" con lei.

Nonostante la resistenza di Wang, la sua famiglia la stava ancora pressando perché comparisse in tribunale. Non appena entrata in aula, diversi ufficiali giudiziari l'hanno spinta sulla sedia dell'imputato. Lei ha protestato vigorosamente e un'agente donna ha detto agli agenti uomini: "Perché non prendete provvedimenti?".

Wang ha chiesto alla poliziotta il numero del suo distintivo, ma lei non ha risposto.

Il giudice Liu, altri due giudici e il pubblico ministero Song hanno partecipato all'udienza. Wang ha sostenuto che non vi era alcuna base legale per la persecuzione del Falun Gong e che il pubblico ministero non era riuscito a dimostrare come avesse minato l'applicazione della legge o causato danni a chiunque, o alla società in generale. Persino l'avvocato nominato dal tribunale, che è stato incaricato di dichiarare la sua colpevolezza, ha affermato che non avrebbe dovuto essere condannata per aver praticato il Falun Gong.

Il giudice non ha posto alcuna domanda sulle prove dell'accusa: i materiali del Falun Gong confiscati alla signora Wang.

Dopo l'udienza, qualcuno le ha ordinato di firmare un documento e lei gli ha chiesto di leggergliene il contenuto. Quella persona le ha risposto: "Ci vorrebbe molto tempo". Poi le ha detto: "Se non lo firmi, amen".

La polizia ha portato Wang in due ospedali per degli esami medici. Un medico le ha prelevato cinque provette di sangue. Quando l'ha riportata a casa, la polizia ha detto alla figlia: "Di' a tua madre di non andare in giro a parlare con la gente del Falun Gong, e di presentarsi in tribunale ogni volta che viene convocata".

Cinque giorni dopo, il 31 dicembre, è stata avvisata dal tribunale di recarsi lì per ritirare il suo verdetto che sua figlia l'ha costretta a firmare, poiché la polizia le aveva detto che, anche se fosse stata condannata, non l'avrebbero messa in prigione, ma le avrebbero permesso di scontare la pena a casa.

Wang ha poi dato un'occhiata al verdetto, che portava le firme dei giudici Liu, Fu Shaohua e Zhang Yujuan. È stata comunque condannata per "aver minato l'applicazione della legge" e i libri e i materiali del Falun Gong confiscati sono stati elencati come "prova" del suo "crimine". Il giudice l'ha anche accusata di essere una "recidiva" a causa della sua precedente condanna a tre anni data nel 2018 per aver praticato il Falun Gong. L'unico fatto riportato nel verdetto era la dichiarazione dell'avvocato: "Il difensore ha convenuto che l'imputata Wang Fengying non ha violato la legge. E a causa della sua età avanzata, non dovrebbe essere detenuta".

Wang ha presentato ricorso il 6 gennaio scorso.

Articoli correlati:

Jiangxi: Donna di 83 anni processata per la sua fede nel Falun Gong

Widowed 79-year-old Woman Faces Financial Devastation After Serving Time for Her Faith

78-Year-Old Retiree’s Pension Garnished After Three-year Imprisonment

Jiangxi Woman, 76, Sentenced to Three Years for Her Belief

Jiangxi: Praticante di 75 anni si difende da sola in tribunale

Torture Methods Adopted in Jiangxi Prisons Aim to Force Falun Gong Practitioners into Giving Up Their Faith