(Minghui.org) Una donna di 86 anni, in libertà su cauzione, il 30 dicembre è stata riportata in carcere per scontare una pena detentiva di tre anni per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. La donna ha presentato appello contro il verdetto.

Il 27 marzo dell'anno scorso Liang Shuzhi, residente nella città di Shenyang nella provincia del Liaoning, è stata condannata a tre anni con una multa di 20.000 yuan (circa 2.630 euro). Inizialmente era stata messa in libertà provvisoria per motivi di salute, ma il giudice che l'ha condannata ha recentemente ordinato che iniziasse a scontare la pena prima del nuovo anno. Prima dell'ultima condanna, Liang aveva già ricevuto altri tre anni nel 2002 per aver esposto volantini del Falun Gong.

Dettagli dell'ultima accusa

L'8 giugno 2021 Liang è stata arrestata nella sua abitazione. Dopo le forti proteste dei familiari, è stata rilasciata il giorno stesso.

Nel marzo 2021 la polizia ha dichiarato che una telecamera di sorveglianza ha ripreso Liang mentre posizionava materiale del Falun Gong sulle auto vicino a una stazione di polizia. Monitorando le sue attività quotidiane, ha anche scoperto che altri praticanti del Falun Gong stampavano materiale nella sua abitazione. Gli agenti hanno dichiarato che si trattava di un grave crimine e che intendevano metterla in prigione.

La Divisione per la sicurezza interna del distretto di Heping ha sottoposto il caso di Liang alla Procura del distretto di Liaozhong. Il 9 maggio 2022 un agente di polizia ha chiamato i suoi familiari, minacciandoli che presto sarebbe stata processata dal Tribunale del distretto di Liaozhong.

In seguito, i familiari di Liang hanno appreso che il 6 giugno 2022 il procuratore ha rinviato il caso alla polizia per insufficienza di prove. Il 17 giugno la polizia ha ripresentato il caso.

Il 2 agosto 2022 un gruppo di agenti e un procuratore si sono recati nell'abitazione di Liang, cercando di costringerla a firmare l'atto di accusa. La donna si è rifiutata di farlo.

Il 31 gennaio dell'anno scorso il giudice Lin Xiaojiao, del Tribunale del distretto di Liaozhong, ha chiamato i familiari di Liang minacciandoli che, se la donna non avesse rinunciato al Falun Gong, l’avrebbero presa in custodia il 5 febbraio, dopo la Festa delle Lanterne.

L'8 febbraio dell'anno scorso, poiché Liang si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, è stata processata per direttissima. Il suo avvocato ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza. Il 27 marzo successivo il giudice Lin ha annunciato il verdetto. La donna ha presentato appello presso il Tribunale intermedio della città di Shenyang, ma l'esito legale non è chiaro.

Il primo Centro di detenzione della città di Shenyang ha negato l'accesso a Liang a causa delle sue condizioni di salute. È stata quindi rilasciata su cauzione e sottoposta a una stretta sorveglianza da parte della polizia locale e degli operatori della comunità.

Il giudice Lin ha tentato di riportare Liang in carcere nel settembre scorso, ma è stata ancora giudicata non idonea alla detenzione. Il Procuratore della città di Shenyang, tuttavia, ha recentemente sollecitato Lin a mandare Liang in carcere il prima possibile. Lin ha quindi programmato con la Stazione di polizia di Maluwan di portarla al centro di detenzione il 30 dicembre di quest'anno.

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