(Minghui.org) I familiari di Xiao Yingxue sono andati a prenderla il 22 giugno dello scorso anno, dopo la fine di una detenzione di 15 giorni per aver praticato il Falun Gong. Sono rimasti scioccati nell'apprendere che era stata trasferita, ma non è stato detto loro dove. Non sanno ancora dove sia detenuta.
Xiao, una residente di 54 anni della città di Wuhai, nella provincia dell'Hubei, è stata arrestata fuori dal suo condominio il 7 giugno da sette persone della Stazione di polizia di Hanjiadun e dal comitato di strada locale. Uno degli agenti si chiamava Ai e il suo numero di distintivo è 028369. Il numero di targa della sua volante della polizia è A1385. Hanno fatto irruzione nella sua casa e le hanno confiscato i libri del Falun Gong.
In seguito è stata condannata a 15 giorni di detenzione presso il Carcere n. 1 di Wuhan. Non è stata rilasciata come previsto, ma è stata trasferita segretamente senza che i familiari ne fossero informati e la polizia non ha ancora detto loro dove si trova.
Prima della sua ultima persecuzione, era stata arrestata numerose volte in passato e torturata brutalmente, fino a raggiungere condizioni critiche in più di un'occasione.
La prima persecuzione
Xiao si è recata a Pechino per fare appello per il Falun Gong alla fine di ottobre 1999 ed è stata arrestata e scortata a Wuhan, dov’è stata rinchiusa in una struttura detentiva per 15 giorni (dal 3 al 18 novembre 1999).
Condanna a un anno e mezzo di lavori forzati dopo l'arresto nel 2000
Dopo un altro arresto nel febbraio 2000, Xiao venne portata al Centro per il lavaggio del cervello di Etouwan. L'agente Jin Zhiping la legò a una sedia, le infilò degli stracci in bocca e la ricoprì di pugni e calci. La sua bocca aveva un lungo taglio a causa delle percosse e sanguinava copiosamente. Non fu in grado di mangiare per una settimana e aveva anche difficoltà a raddrizzare la schiena o a camminare.
La signora Xiao è stata condannata a un anno e tre mesi di lavori forzati, dopo essere stata detenuta per 13 mesi presso il Centro per il lavaggio del cervello di Etouwan. È stata poi trasferita al Centro per il lavaggio del cervello di Baibuting nel maggio 2001. Non molto tempo dopo, è stata trasferita al Campo di lavoro forzato di Hewan. È stata selvaggiamente picchiata, appesa, privata del sonno e costretta a svolgere lavori manuali per lunghe ore.
Altri due arresti tra il 2003 e il 2005
Xiao è stata rilasciata nell'agosto 2001, ma è stata nuovamente arrestata nel febbraio 2003 e trattenuta presso il Centro per il lavaggio del cervello di Etouwan per un mese. Il suo datore di lavoro, il Gruppo immobiliare Qiaokou, è stato costretto costretto a licenziarla dopo essere stato minacciato dalle autorità. Suo marito ha divorziato poco tempo dopo, per paura di essere implicato.
Xiao è stata portata di nuovo nello stesso centro per il lavaggio del cervello nel giugno 2005. La polizia l'ha picchiata così duramente che il suo naso sanguinava copiosamente. Ha iniziato uno sciopero della fame per protesta e la polizia ha usato pezzi di bambù per tenerle la bocca aperta, ferendole ulteriormente il naso. È stata portata d'urgenza in ospedale ed è svenuta due volte mentre veniva rianimata.
Condannata a 15 mesi di lavori forzati nel 2010
Il 27 giugno 2010 è stata nuovamente arrestata e trattenuta presso il Centro per il lavaggio del cervello di Etouwan fino al 6 luglio di quell'anno e poi trasferita al Campo di lavoro di Hewan per scontare una pena di un anno e tre mesi, che sarebbe dovuta terminare il 26 settembre 2011, ma che in seguito è stata estesa al 7 ottobre 2011.
La donna si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong e ha chiesto di presentare ricorso. In risposta le guardie del campo di lavoro hanno negato le visite alla sua famiglia. Hanno anche abusato di lei usando vari mezzi.
Il padre e la sorella di Xiao sono andati al campo di lavoro il 16 settembre 2011, ma non è stato loro permesso di vederla in quel giorno di visita designato. Sono tornati 10 giorni dopo, ma è stato loro nuovamente impedito di farle visita. Un responsabile del team di cognome Huang ha detto che avrebbe potuto essere trasferita in un centro di lavaggio del cervello, dopo la fine della sua pena. La minaccia si è materializzata quando suo padre e sua sorella sono andati a prenderla il 7 ottobre 2011 e non l'hanno trovata. Poi è stato detto loro che era stata trasferita al Centro per il lavaggio del cervello della provincia dell’Hubei il giorno prima.
Oltre tre mesi di detenzione al centro per il lavaggio del cervello dopo la scadenza del secondo periodo nel campo di lavoro
Xiao ha subito torture orribili presso il Centro di lavaggio del cervello della provincia dell’Hubei. La polizia l'ha picchiata, l'ha colpita con manganelli elettrici, le ha iniettato droghe tossiche in tre occasioni, l'ha costretta a stare immobile per lunghe ore, l'ha alimentata forzatamente e l'ha abusata verbalmente. Una volta il capitano Liu Cheng le ha dato una gomitata sul petto così forte che è quasi soffocata.
Il vice direttore Zhang Qiuming ha persino costretto Xiao a praticare un qigong diverso. Le ha anche ordinato di fare la spia sugli altri praticanti del Falun Gong, ma lei si è rifiutata fermamente.
È stata rilasciata nel gennaio 2012. Non molto tempo dopo essere tornata a casa, ha iniziato ad avvertire brividi in tutto il corpo. Ha anche avuto forti mal di testa, che sono durati diversi anni. Sospettava che i farmaci tossici che le erano stati somministrati potessero essere la causa dei suoi problemi di salute.
Nonostante le sue condizioni, la polizia locale e gli operatori della comunità la molestavano spesso e la sorvegliavano da vicino. Per un periodo di tempo ha vissuto lontano da casa per evitare di essere monitorata. La polizia poi l'ha braccata ovunque.
In seguito Xiao ha trovato lavoro come impiegata pubblica presso l'Ufficio commerciale del distretto di Qiaokou, ma è stata nuovamente licenziata perché praticava il Falun Gong.
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