(Minghui.org)

Nome: Zhao MeiNome cinese: 赵梅Genere: FemminaEtà: 53 anniCittà: SongciProvincia: HubeiOccupazione: SconosciutaData di morte: Inizio ottobre 2024Data dell'arresto più recente: 8 agosto 2015Luogo di detenzione più recente: Sconosciuto

Il sito Minghui ha appreso di recente che Zhao Mei, una donna di 53 anni della città di Songci, nella provincia dell’Hubei, è morta all'inizio di ottobre dello scorso anno, dopo aver subito anni di persecuzione a causa della sua fede nel Falun Gong.

La signora Zhao attribuiva al Falun Gong il merito di averle restituito la vita in quanto, a giugno del 2005, rimase coinvolta in un incidente stradale e riportò fratture multiple a costole, braccia e gambe, aveva persino la pelle della caviglia destra strappata. All'epoca divorziata e disoccupata, si sentiva disperata e impotente. Un praticante del Falun Gong le fece visita e le diede una copia dello Zhuan Falun, l'insegnamento principale della pratica.

Dopo appena un mese di lettura del libro, la donna è riuscita ad alzarsi dal letto e a prendersi cura di sé. La sua ricerca di un corpo sano e il voler sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla persecuzione, tuttavia, ha fatto sì che fosse portata in carcere più volte negli anni successivi.

Nel 2008 ha subito due arresti: la prima volta è stata rilasciata subito dopo, senza rivelare il suo nome e il suo indirizzo, mentre la seconda è riuscita a fuggire quando l'agente in servizio si è addormentato.

La polizia arrestò nuovamente la praticante il 22 maggio del 2009, dopo aver ricevuto una soffiata secondo cui aveva parlato del Falun Gong con altre persone; fu portata al primo Centro di detenzione della città di Songci e, meno di due settimane dopo, le fu imposto un anno di lavori forzati e venne trasferita al Campo di lavoro femminile della città di Wuhan. A causa della sua mobilità limitata (con tre barre di metallo ancora nelle gambe dopo l'incidente d'auto), le fu negato l'ingresso e fu rimandata al centro di detenzione, dove fu trattenuta per altri due mesi e poi rilasciata.

Dopo un altro arresto, avvenuto il 18 maggio del 2011, la signora Zhao è stata trattenuta nel Centro di detenzione della città di Songci per più di un mese, prima di ricevere un mandato di arresto formale e di essere rilasciata su cauzione di un anno.

L'8 novembre del 2011 la Stazione di polizia di Shuilu e l'Ufficio locale della comunità di Xiejiadu hanno tentato, senza successo, di arrestarla nella sua abitazione. La donna ha dovuto vivere lontano da casa per circa due settimane.

Il 27 agosto del 2012 cinque agentii hanno fatto irruzione nell'abitazione della signora Zhao e l’hanno portata al Campo di lavoro femminile di Wuhan, dove le è stato nuovamente negato l'ingresso e quindi rilasciata.

Il 9 luglio del 2013, mentre parlava con la gente del Falun Gong, è stata individuata dagli agenti della Stazione di polizia della città di Babao, che le hanno imposto 10 giorni di detenzione.

L'ultimo arresto della donna è avvenuto l'8 agosto del 2015, da parte degli agenti della Stazione di polizia della città di Shadaoguan, dove è stata trattenuta per cinque giorni ed è stata rilasciata il 14.

A metà giugno del 2021 diversi assistenti sociali hanno molestato la signora Zhao e le hanno ordinato di partecipare a un corso di lavaggio del cervello, con lo scopo di costringerla a rinunciare al Falun Gong, ma lei si è rifiutata di obbedire. Due giorni dopo gli operatori hanno appeso cinque striscioni (quattro dei quali lunghi 15 metri) con messaggi che diffamavano il Falun Gong fuori dal condominio della donna. Hanno anche installato due telecamere di sorveglianza di fronte al suo appartamento, oltre ad aver incaricato alcuni disoccupati che si aggiravano nei pressi di sorvegliarla.

La persecuzione incessante, infine, ha portato alla morte la signora Zhao all'inizio di ottobre dello scorso anno. Aveva 53 anni.

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