(Minghui.org) Lo scorso luglio i praticanti del Falun Gong in 45 Paesi hanno presentato un altro elenco di funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) che hanno partecipato alla persecuzione del Falun Gong, 26 anni dopo che il PCC ha ordinato la persecuzione. I praticanti chiedono ai loro governi di ritenere responsabili i perpetratori, di vietare l'ingresso a loro e/o ai loro familiari e di congelare i loro beni.
I 45 Paesi includono i Cinque Occhi (Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda), tutti i 27 Paesi dell'Unione Europea (UE) e 13 Paesi di altri continenti. I Paesi dell'UE includono: Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Belgio, Irlanda, Austria, Danimarca, Romania, Repubblica Ceca, Finlandia, Portogallo, Grecia, Ungheria, Slovacchia, Bulgaria, Lussemburgo, Croazia, Lituania, Slovenia, Lettonia, Estonia, Cipro e Malta. I restanti 13 Paesi si trovano in Asia, Europa e nelle Americhe: Giappone, Corea del Sud, Indonesia, Svizzera, Norvegia, Liechtenstein, Israele, Messico, Argentina, Colombia, Cile, Repubblica Dominicana e Paraguay.
Secondo un rapporto pubblicato dall'Organizzazione mondiale per indagare sulla persecuzione del Falun Gong (WOIPFG), il PCC ha sottolineato un obiettivo, in una riunione del maggio dello scorso anno, organizzata dal Ministero della pubblica sicurezza: “Prestare particolare attenzione alla cooperazione tra il Falun Gong e i politici occidentali per sanzionare i leader cinesi di alto livello. Fermare a tutti i costi tali comportamenti”.
Tra i responsabili elencati figurava Sun Chengliang, vicesegretario del Comitato provinciale per gli affari politici e legali dello Shandong (PLAC) e vicedirettore dell'Ufficio per lo Stato di diritto del Comitato provinciale.
Informazioni sul responsabile
Nome completo dell'autore del reato: Sun (cognome) Chengliang (nome) (孙成良)Sesso: MaschioPaese: CinaData/anno di nascita: Aprile 1965Luogo di nascita: Anqiu, provincia dello Shandong
Titolo o posizione
Febbraio 2018 - marzo 2018: vicesegretario del Comitato provinciale di ispezione disciplinare dello Shandong, vicedirettore del Comitato provinciale di supervisione
Marzo 2018 - giugno 2018: vicesegretario del Comitato provinciale di ispezione disciplinare dello Shandong, vicedirettore del Comitato provinciale di supervisione, segretario del gruppo dirigente del Partito e direttore dell'Ufficio provinciale di revisione contabile
Giugno 2018 - giugno 2020: direttore del Comitato di revisione contabile provinciale dello Shandong, segretario del gruppo dirigente del Partito e direttore dell'Ufficio di revisione contabile provinciale
Aprile 2020 - oggi: vicesegretario del PLAC provinciale dello Shandong e vicedirettore dell'Ufficio provinciale per lo Stato di diritto
Reati principali
La provincia dello Shandong è una delle province cinesi in cui la persecuzione del Falun Gong è stata più severa; il 29 agosto scorso sono stati confermati almeno 484 casi di morte.
Da quando Sun Chengliang è diventato vicesegretario del PLAC provinciale dello Shandong e vicedirettore dell'Ufficio provinciale per lo Stato di diritto nell'aprile 2020, ha attivamente implementato la politica di persecuzione. Nei discorsi pubblici, ha ripetutamente chiesto ai PLAC locali di “continuare a portare avanti... la battaglia contro la setta malvagia”.
Almeno 21 praticanti nella provincia dello Shandong sono stati perseguitati a morte dall'aprile 2020: Ma Lianfeng, Chen Guohua, Xu Haihong, Ren Qingbai, Wei Lanying, Miao Peihua, Shen Lianghua, Ji Yingmei, Lin Junsong, Yu Xinmao, Zhang Shumin, Sun Pijin, Li Ling, Lin Jianping, Li Fengying, Guo Shuqun, Wang Range, Wang Yuling, Wang Shuhua, Tang Zhaoling e Wang Zhongshi.
Molti altri praticanti sono stati separati dalle loro famiglie, costretti a vivere lontano da casa e hanno subito lesioni o sono diventati disabili a causa delle torture subite durante la detenzione.
Persecuzione nel 2025
Da gennaio ad aprile di quest’anno, almeno 92 praticanti sono stati arrestati e 35 sono stati condannati nella provincia dello Shandong. Le signore Lin Jianping e Lu Guijuan sono morte a causa della persecuzione.
Il 26 marzo scorso Yang Yudong, un ottantaquattrenne residente nella contea di Mengyin, nella provincia dello Shandong, è stato ammesso nella Prigione della provincia dello Shandong per scontare una pena di quattro anni perché pratica il Falun Gong.
La condanna di Yudong è derivata dal suo arresto iniziale intorno alla fine di gennaio scorso, quando ha distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Anche se la polizia lo ha rilasciato su cauzione quel pomeriggio, il giorno dopo ha fatto irruzione nella sua abitazione per chiedere dove fosse. Sua moglie ha detto che era andato a una fiera locale. La polizia è andata alla fiera e lo ha arrestato di nuovo. Dopo essere stato rilasciato su cauzione pochi giorni dopo, si è nascosto per evitare ulteriori persecuzioni.
Il 13 marzo Yudong è stato arrestato mentre rientrava a casa da agenti in borghese che sorvegliavano la sua abitazione. In meno di due settimane è stato condannato a quattro anni di reclusione e il 26 marzo è stato ammesso nel Carcere della provincia dello Shandong.
Persecuzione nel 2024
Lo scorso anno sette praticanti sono morti come conseguenza diretta della persecuzione, 122 sono stati condannati, 303 sono stati arrestati e 384 sono stati molestati, rendendo la provincia dello Shandong la regione più gravemente perseguitata del Paese.
Alla fine di settembre 2023, mentre cercava di evitare l'arresto durante un inseguimento della polizia, Ma Lianfeng della città di Longkou, ha perso il controllo del suo triciclo ed è caduta. Ha riportato gravi lesioni alle gambe e contusioni alle braccia e alla schiena.
La polizia l'ha raggiunta e ha confiscato il materiale del Falun Gong dalla sua borsa. É stata presa di mira perchè un alunno della scuola elementare l'aveva denunciata per avergli parlato del Falun Gong. Non l'hanno arrestata perché aveva difficoltà a stare in piedi. Non si è mai ripresa dalle ferite e è morta il 22 gennaio 2024, all'età di 69 anni.
Persecuzione nel 2023
Nel 2023 775 praticanti sono stati arrestati e 582 sono stati molestati; tra questi, 425 hanno subito il saccheggio delle loro case, altri 61 sono stati portati in centri per il lavaggio del cervello e a 34 praticanti sono stati estorti complessivamente 608.710 yuan (circa 73.670 euro).
Il 10 settembre 2023 Xu Haihong, residente nella città di Qingdao, nella provincia dello Shandong, è stata arrestata e trattenuta nel Centro di detenzione di Pudong; è stata condannata a 16 mesi nell'ottobre 2023 e trasferita nel Carcere femminile della provincia dello Shandong intorno al 6 dicembre 2023, ed è morta tre giorni dopo; aveva 56 anni.
Il 9 maggio 2023 16 praticanti della città di Jinan sono stati arrestati, poco prima della Giornata Mondiale della Falun Dafa del 13 maggio. Tra i praticanti arrestati c'erano Ding Yuexin, Sun Zhuxiang, Cheng Xiuhua, Bi Jili e sua moglie, Xia Ling, Wang Jinxiang, Pan Yuelan, Sun, la signora Pang, Jin Fang, Xu Shimei, Cheng Xiumei, Liu Yueqing, Ding Hongping e Li Dianxia.
Il 3 marzo 2023 il Dipartimento di polizia della città di Rizhao e la Divisione di sicurezza interna hanno avviato il “Progetto Speciale 303”. Circa 50 praticanti sono stati arrestati il 12 e 13 maggio nell'ambito dell'operazione e la maggior parte di loro è stata successivamente condannata al carcere. In particolare 21 praticanti, tra cui Hong Meishuang, Guo Xin e Jiang Haibo, sono stati processati dal Tribunale della contea di Wulian dal 4 al 6 dicembre. Il 25 dicembre sono stati condannati a pene detentive comprese tra un anno e cinque anni e mezzo.
Il 29 novembre 2023 almeno 18 praticanti della città di Dongying sono stati arrestati su ordine del Dipartimento di polizia della città di Dongying e del Dipartimento di polizia di Binhai. Prima degli arresti, la polizia ha trascorso un mese a monitorare la vita quotidiana dei praticanti, anche installando dispositivi di localizzazione sulle loro auto e incaricando agenti di seguirli e fotografarli. Alcuni praticanti sono stati alimentati forzatamente durante la detenzione quando hanno intrapreso uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione.
Persecuzione nel 2022
Nel 2022 otto praticanti sono morti a causa della persecuzione, 146 praticanti sono stati condannati, 744 sono stati arrestati, 1.050 sono stati molestati, 34 sono stati costretti a vivere lontano da casa, 58 sono stati detenuti in centri di lavaggio del cervello e 136 sono stati sottoposti a varie estorsioni finanziarie.
Oltre ad attuare misure estreme di “Zero COVID-19”, il PLAC della provincia dello Shandong ha anche intensificato la persecuzione dei praticanti del Falun Gong, nelle campagne “Nessuno escluso”, “Repressione del crimine organizzato ed eliminazione del male” e “Mantenimento della stabilità per il 20° Congresso Nazionale”.
Il 25 luglio 2022 15 praticanti della città di Jining sono stati condannati al carcere dal Tribunale distrettuale di Rencheng, con pene detentive comprese tra due anni e mezzo e sette. I praticanti sono stati tutti arrestati il 28 ottobre 2021; la maggior parte di loro aveva più di 60 anni e alcuni più di 80.
Il 13 maggio 2022, Giornata mondiale della Falun Dafa, 76 praticanti sono stati molestati in tutta la città di Liaocheng.
Sempre nella città di Liaocheng più di 20 praticanti e i loro familiari sono stati arrestati durante un'operazione coordinata il 16 settembre 2022. La maggior parte dei praticanti ha subito il saccheggio delle proprie abitazioni. La polizia ha anche raccolto con la forza le loro impronte digitali e campioni di sangue e capelli.
Persecuzione nel 2021
Nel 2021 il Comitato provinciale per gli affari politici e legali dello Shandong e il sistema di pubblica sicurezza hanno perseguitato quasi tutti i praticanti del Falun Gong presenti nella lista nera del governo con il pretesto della campagna “Nessuno escluso”. Se non fossero riusciti a trovare i praticanti avrebbero perseguitato le loro famiglie.
La persecuzione ha causato la morte di otto praticanti, tra cui Wang Lianzhong e Sun Pijin. Altri 102 praticanti sono stati condannati, 1.008 sono stati arrestati (al primo posto nel Paese) e 1.595 sono stati molestati (al secondo posto nel Paese).
Il 18 giugno 2021 Sun Pijin, della contea di Mengyin, è stato arrestato sul posto di lavoro. La famiglia è stata informata della sua morte il giorno successivo. L'Ufficio 610 ha affermato che si era suicidato gettandosi da un edificio alto, ma non ha permesso alla sua famiglia di far eseguire un'autopsia. La famiglia ha visto che Sun aveva perso un occhio e che metà della sua testa e la cavità toracica erano sfondate. Per coprire il crimine la polizia ha inviato agenti in borghese a pattugliare il villaggio e a sorvegliare i familiari di Sun, ai quali non è stato permesso di assumere un avvocato per ottenere giustizia e, alla fine, sono stati costretti ad accettare di cremare il corpo distruggendo le prove delle violazioni della polizia.
Il 28 ottobre 2021, prima della sesta sessione plenaria del PCC, il Comitato per gli affari politici e legali della città di Jining, l'Ufficio 610 e l'Ufficio di pubblica sicurezza hanno pianificato un arresto di massa con il pretesto di mantenere la stabilità. Per garantire che i praticanti non potessero identificare gli agenti di polizia, le autorità hanno ordinato che gli arresti fossero effettuati da agenti provenienti da fuori città; sono stati arrestati circa 35 praticanti.
Il 2 novembre 2021 l'Ufficio di sicurezza interna della città di Dezhou e il Dipartimento di polizia della contea di Pingyuan hanno inviato diversi veicoli della polizia e agenti per arrestare i praticanti nella contea di Pingyuan. Dieci praticanti sono stati arrestati, tra cui Yu Yongping, la signora Li Xiaoxia e la signora Qin Lanxiang.
Casi selezionati di morte e condanne
Caso 1. Torturata fino a renderla in condizioni gravi dopo quattro mesi di carcere, una donna di 63 anni muore due settimane dopo il rilascio per motivi di salute.
A metà ottobre dello scorso anno Lin Jianping, della città di Qixia nella provincia dello Shandong, è stata nuovamente arrestata per scontare la pena detentiva di tre anni a cui era stata condannata nel marzo 2023 per aver praticato il Falun Gong. In carcere ha subito abusi e si trovava in gravi condizioni. Le autorità carcerarie l'hanno rilasciata per motivi di salute il 30 gennaio scorso, ed è deceduta il 13 febbraio; aveva 63 anni.
La morte di Jianping arriva dopo decenni di sofferenza per mano del PCC per aver difeso la sua fede. É stata arrestata il 26 settembre 2004 e condannata a tre anni di lavori forzati e, dopo la scadenza della pena, è stata portata direttamente in prigione per scontare una pena di tre anni, senza un regolare processo; durante la detenzione è stata brutalmente torturata.
Dopo un altro arresto il 6 febbraio 2022 Lin è stata messa agli arresti domiciliari e rilasciata lo stesso giorno. Il 29 marzo 2023 è stata condannata ad altri tre anni con una multa di 5.000 yuan (circa 610 euro). Il suo ricorso è stato respinto dal Tribunale intermedio della città di Yantai, ma non è stata immediatamente incarcerata per motivi di salute.
Nel settembre dello scorso anno la polizia ha sfondato la porta di casa e l'ha portata in ospedale per una visita medica. É stata nuovamente ritenuta non idonea alla detenzione e rimandata a casa; verso la metà di ottobre dello stesso anno la polizia ha tentato nuovamente e è riuscita a farla rinchiudere nel Carcere femminile della provincia dello Shandong, situato nella capitale Jinan.
A causa degli abusi subiti in carcere Jianping era in gravi condizioni, disorientata e confusa. Il 30 gennaio scorso (il secondo giorno del Capodanno cinese) il carcere ha avvisato la sua famiglia di andarla a prendere; i familiari l'ha hanno portata direttamente in ospedale per un trattamento d'urgenza. É morta alle 2:00 del mattino del 13 febbraio scorso, non è chiaro se in ospedale o a casa.
Caso 2. Uomo dello Shandong muore nell'ospedale della polizia mentre scontava una pena di otto anni
Il 22 luglio dello scorso anno Wang Zhongshi, residente nella città di Zibo nella provincia dello Shandong, è deceduto mentre stava scontando una pena di otto anni; aveva 71 anni.
L'ultimo arresto di Zhongshi, avvenuto l'11 novembre 2020, è avvenuto poco più di un anno dopo che aveva scontato una pena di 10 anni per aver praticato il Falun Gong. La sua salute era stata compromessa durante il primo periodo di detenzione e poteva urinare solo accovacciandosi. Prima che potesse riprendersi, è stato nuovamente arrestato e condannato a un'altra lunga pena da scontare nella stessa prigione della provincia dello Shandong. Le guardie hanno continuato a torturarlo costringendolo a stare seduto tutto il giorno su un piccolo sgabello senza muoversi, il che ha ulteriormente aggravato la sua salute già compromessa. Non ha potuto fare esercizio fisico adeguato ed è stato costantemente privato del sonno, mentre era costretto a guardare ogni giorno video diffamatori sul Falun Gong. Alla fine, ha ceduto alle torture ed è deceduto nell'ospedale della polizia.
Le guardie coinvolte nella tortura di Zhongshi includevano il direttore di divisione Liang Jingda, il vicedirettore Chen Shuo e l'istruttore Zheng Jie. Quando Jingda ha dato l'ordine di torturare i praticanti, ha detto alle guardie e ai detenuti: “Non trattateli come esseri umani”.
Caso 3. Una donna di 54 anni dello Shandong muore 12 giorni dopo che la polizia ha tentato di arrestarla
Dall'ottobre 2023 Chen Guohua, residente nella città di Dongying nella provincia dello Shandong, ha sofferto di un rapido declino della salute. Non riusciva a mangiare e poteva dormire solo una o due ore a notte con l'aiuto di antidolorifici. La polizia ha tentato di arrestarla il 29 novembre 2023, ma ha desistito dopo che le era stato diagnosticato un cancro al fegato metastatico in fase terminale. Le sue condizioni sono peggiorate drasticamente ed è morta l'11 dicembre 2023, all'età di 54 anni.
Chen Guohua
Guohua era una pensionata del giacimento petrolifero di Shengli. Alla fine del 2015 le era stato diagnosticato un cancro al colon e nel 2016 aveva iniziato a praticare il Falun Gong. In poco tempo aveva recuperato il peso perso a causa del cancro e aveva riacquistato un colorito roseo. Coglieva ogni occasione per condividere la sua storia con le persone e ricordare loro che il Falun Gong non era affatto come veniva descritto nella propaganda di odio del regime comunista.
Il 23 aprile 2021 Chen è stata arrestata durante una retata, dopo che la polizia l'ha ingannata facendole aprire la porta con la scusa di essere dell'ufficio di gestione immobiliare. É stata interrogata per 24 ore consecutive e le è stato ordinato di rivelare l'identità degli altri praticanti. A causa della mancanza di prove contro di lei, è stata rilasciata su cauzione per un anno dopo un giorno di detenzione. La polizia le ha trattenuto la carta d'identità e il passaporto, minacciando di poterla incriminare in qualsiasi momento.
Essendo una praticante relativamente nuova del Falun Gong, Guohua ha sentito una pressione enorme e non osava uscire di casa per paura di essere arrestata di nuovo. Anche quando usciva, sentiva di essere seguita. Nell'ottobre 2023 ha improvvisamente iniziato a sentire dolore e disagio nel corpo. La polizia, tuttavia, ha comunque tentato di arrestarla il 29 novembre 2023, causando la sua morte 12 giorni dopo.
Caso 4. Dopo 10 anni di brutali torture, una donna dello Shandong subisce un esaurimento nervoso in seguito all'ultimo arresto e muore tre anni dopo.
Il 1° febbraio 2023 Yang Wenjie, residente nella città di Zhaoyuan, nella provincia dello Shandong, è deceduta tre anni dopo aver subito un crollo mentale in seguito al suo ultimo arresto per aver praticato il Falun Gong; aveva 61 anni.
L'8 marzo 2018 Wenjie era stata arrestata per aver appeso uno striscione con la scritta “La Falun Dafa è buona”. Durante i primi tre mesi di reclusione nel Centro di detenzione di Fushan, le guardie hanno negato alla sua famiglia la possibilità di farle visita. Non le sono stati forniti beni di prima necessità, compresa la carta igienica. Al momento dell'arresto indossava una giacca pesante, ma con l'arrivo della bella stagione, non le sono stati dati vestiti più leggeri da indossare.
Secondo le persone che sono state rilasciate dal centro di detenzione, la signora Yang è stata tenuta in cella d’isolamento e nessuno sapeva a quali torture fosse sottoposta, ma le detenute delle celle vicine hanno sentito molte volte le sue urla disperate.
La polizia non ha informato la famiglia della signora Yang dopo il suo arresto. Ci sono voluti più di 10 giorni per confermare che era stata arrestata. Quando la famiglia si è recata all'Ufficio di sicurezza interna per chiedere il suo rilascio, la polizia ha detto che l'avrebbe rilasciata entro due settimane. Sono passate due settimane e la polizia ha detto che l'avrebbe trattenuta per tre mesi. Circa 50 giorni dopo l'arresto di Wenjie, la polizia ha chiamato la sua famiglia e ha detto che il suo arresto era stato approvato e che aveva presentato il suo caso alla procura.
La famiglia si è recata alla procura per chiedere informazioni sul suo caso, ma l'addetto alla reception ha detto loro che il suo caso era ancora nelle mani della polizia, alla quale era stato concesso un mese e mezzo per raccogliere prove contro di lei. I familiari sono tornati all'Ufficio di sicurezza interna, manon li hanno fatti entrare e l'ufficiale responsabile ha rifiutato di rispondere alla loro chiamata.
Pochi giorni dopo, la polizia ha improvvisamente ordinato ai familiari di Wenjie di andarla a prendere; questi erano rattristati nel vedere che era diventata mentalmente disorientata e si comportava in modo strano. Sospettavano che le fossero state somministrate droghe tossiche nel centro di detenzione. La famiglia l'ha portata in un ospedale psichiatrico per curarla, ma le sue condizioni non sono migliorate molto dopo tre anni, ed è morta tre giorni dopo che la sua famiglia l'aveva trasferita in un ospedale locale, il 29 gennaio 2023.
Caso 5. Donna brutalmente picchiata, muore 16 giorni dopo l'arresto
Il 28 giugno 2020 Li Ling, della città di Penglai, è stata arrestata da un funzionario del villaggio e da soldati paramilitari, dopo essere stata denunciata per possesso di materiale informativo sul Falun Gong. É stata portata in una casa vuota in una zona montuosa e picchiata selvaggiamente. Ha riportato gravi ferite alla bocca e ha perso diversi denti. Aveva una contusione alla gabbia toracica sinistra e lividi su tutto il corpo. Secondo un anziano abitante del villaggio a cui era stato chiesto di sorvegliarla, uno dei soldati ha colpito Ling al petto con un bastone.
Poiché la donna si rifiutava di rinunciare alla pratica e di rispondere alle domande, uno dei suoi aguzzini l'ha portata fuori per “sistemarla”. L'ha colpita con un calcio così forte che ha perso l'equilibrio e ha battuto l'anca su una roccia. Quando più tardi ha iniziato a piovere, l'ha costretta a rimanere in piedi sotto la pioggia per molto tempo. Ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro gli abusi e, il 13 luglio 2020, è stata trasportata d'urgenza in una clinica privata per ricevere cure mediche, ma è stata dichiarata morta all'arrivo; aveva 55 anni.
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