(Minghui.org) I praticanti del Falun Gong in tutta la Cina sono stati molestati prima della parata militare del Partito Comunista Cinese del 3 settembre scorso.
Tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, il sito Minghui ha riferito dei casi di molestie avvenuti nella città di Jinchang, nella provincia del Gansu. Questo articolo tratta di altri casi, in cui il Dipartimento di polizia della città di Jinchang e le sue stazioni di polizia subordinate hanno effettuato con la forza prelievi di sangue e impronte digitali dai praticanti del Falun Gong locali.
Il 6 settembre scorso, intorno alle ore 17.00, due agenti della Stazione di polizia di Pechino hanno bussato alla porta della signora Liu Guiju, di 71 anni. Poiché lei si è rifiutata di farli entrare hanno chiamato il figlio, che abita nella stessa abitazione, ordinandogli di convincerla a permettere alla polizia di rilevarle le impronte digitali e di prelevarle un campione di sangue.
Poiché la donna si è rifiutata di obbedire, la polizia è tornata la sera successiva a casa sua e il figlio ha aperto la porta. Sono entrati cinque agenti, tra cui il capo della polizia Zhao, il direttore e l'agente Xie Xiaofeng. e uno di loro ha ripreso Guiju con la telecamera. Gli altri le hanno prelevato il sangue con la forza e rilevato le impronte digitali, quelle del palmo della mano e i dati biometrici del lato della mano. Al marito, Cao Heping, di 71 anni, con la forza è stato prelevato un campione di sangue, mentre un altro agente è rimasto fuori dalla loro abitazione a vigilare.
Verso le ore 18.00 del 6 settembre, mentre He Tianqin, di 75 anni, e sua moglie Cao Fang, di 71, stavano cenando nella loro abitazione, quando quattro agenti hanno bussato alla porta, dichiarando di essere lì per prendere informazioni personali sulla coppia, poiché quelle precedentemente erano scadute.
La coppia ha biasimato la polizia per aver preso di mira i praticanti del Falun Gong, ma gli agenti hanno detto che si trattava di un nuovo ordine impartito dai superiori e hanno prelevato loro con la forza campioni di sangue e impronte digitali.
Alle ore 20:00 del 6 settembre, tre agenti della Stazione di polizia di Xinhua e un operatore della comunità si sono recati a casa di He Shichang. Poiché l’uomo, che ha 46 anni, non era in casa, hanno ordinato a sua moglie, Xu Jing, di 38 anni, di chiamarlo e di chiedergli di tornare a casa. Siccome Shichang ha rifiutato, hanno costretto il figlio a richiamarlo, ma l’uomo si è comunque rifiutato di collaborare. La polizia ha prelevato un campione di sangue di Jing e se ne è andata.
Le forze dell'ordine, dopo aver lasciato l'abitazione di Shichang, si sono recate a casa di sua sorella, He Shuhui, di 44 anni, che non era in casa, ma il marito ha aperto la porta. La polizia gli ha ordinato di chiamarla, ma l'uomo si è rifiutato e ha biasimato la polizia per aver arrestato la moglie nel luglio 2020 e averla trattenuta per due settimane, facendole perdere il lavoro.
Tre giorni dopo, il 9 settembre, tre agenti si sono recati sul posto di lavoro di Shuhui in un hotel. Dopo uno scontro durato più di un'ora, le hanno prelevato il sangue con la forza e, prima di andarsene, hanno intimato a una collega della segreteria di non raccontare a nessuno l'accaduto. Per diversi giorni Shuhui ha riportato lividi sul braccio.
Il 7 settembre Fan Yongcheng, di 79 anni, e sua moglie Lei Zhanxiang, di 74, sono stati molestati dagli agenti della Stazione di polizia di Pechino che hanno ordinato loro di collaborare e di aiutarli a “fare il loro lavoro”. I coniugi hanno opposto resistenza con fermezza, ma la polizia li ha bloccati con la forza e ha raccolto loro campioni di sangue e impronte digitali. Yongcheng ha impiegato diversi giorni per riprendersi dalle violenze subite.
Lo stesso giorno, due agenti della Sazione di polizia di Xinhua e un assistente sociale si sono recati a casa di Chen Ligao, di 71 anni, e di sua moglie, Ouyang Huilin, di 65, dicendo di aver ricevuto un ordine dai superiori per raccogliere loro campioni di sangue e impronte digitali. Ha detto loro: "Questo è il nostro lavoro e la nostra responsabilità, dovete fare tutto quello che vi diciamo". I coniugi si sono rifiutati di obbedire, ma gli agenti hanno comunque prelevato loro con la forza campioni di sangue e impronte digitali.
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