(Minghui.org)
Nome: Li QiaolianNome cinese: 李巧莲Genere: FemminaEtà: 70 anniCittà: BaiyinProvincia: GansuOccupazione: N/DData di morte: 12 settembre 2025Data dell'arresto più recente: 14 gennaio 2022Luogo di detenzione più recente: Carcere femminile della provincia del Gansu
Li Qiaolian, una donna di 70 anni della città di Baiyin, nella provincia del Gansu, è morta il 12 settembre, mentre stava scontando una pena di tre anni e mezzo di reclusione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Qiaolian è stata arrestata il 14 gennaio 2022 e condannata intorno a settembre 2023. È stata rinchiusa nel Carcere femminile della provincia del Gansu (noto anche come Carcere femminile di Lanzhou), dove aveva già scontato due precedenti condanne per un totale di 11 anni, sempre perché praticante del Falun Gong. Le guardie l'hanno sottoposta a vari tipi di abusi, tra cui monitoraggio continuo e scosse elettriche.
A metà aprile scorso, la signora Li ha iniziato a vomitare sangue e le è stato presto diagnosticato un cancro ai polmoni in fase avanzata, che si era diffuso alla colonna vertebrale. L'ospedale della prigione le ha consigliato la chemioterapia, che però ha rifiutato di fare. La sua famiglia ha chiesto per lei la libertà vigilata per motivi di salute, ma l’istanza è stata respinta perché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong.
La prigione ha consentito inoltre solo al marito e alla figlia di vederla; a tutti gli altri familiari è stato ordinato di procurarsi la documentazione, dalle stazioni di polizia locali o dagli agenti di polizia locale, che dimostrasse il loro rapporto di parentela con lei.
La famiglia della donna ha ricevuto una chiamata dal carcere il 29 agosto scorso, in cui si diceva che era entrata in coma. Poiché il carcere è rimasto chiuso al pubblico per i due giorni successivi (sabato e domenica), lunedì 1° settembre il marito, la figlia e le tre sorelle si sono recati d'urgenza all'ospedale del carcere, ma solo ai primi due è stato permesso di vederla.
I familiari sono tornati in carcere l'8 settembre e sono stati costretti a passare da un reparto all'altro per chiedere un altro incontro con la loro cara. Quando, finalmente, è stato concesso loro di vederla nel pomeriggio dell'11 settembre ha aperto gli occhi, ma li ha chiusi subito quando le sorelle l’hanno chiamata per nome. Il personale del carcere ha videoregistrato l'intera visita.
Le sorelle della signora Li hanno nuovamente richiesto per lei la libertà vigilata per motivi di salute e un capitano della squadra ha dichiarato che avrebbero esaminato la richiesta non appena l'ospedale del carcere avesse emesso un avviso di condizioni critiche. Hanno affermato di non poter fare nulla in quel momento, perché l'ospedale del carcere l'aveva solo dichiarata in condizioni gravi.
I familiari della donna si sono recati nuovamente all'ospedale del carcere il 12 settembre, sperando di parlare con il medico curante delle sue condizioni di salute. Tuttavia, la receptionist ha detto che avrebbero dovuto ottenere l'approvazione dell'ufficio del carcere o dell'ambulatorio medico dell'ospedale.
I parenti hanno dunque parlato con due uomini e una donna presso l’ambulatorio medico e li hanno implorati di emettere un avviso di condizioni critiche, poiché la signora Li era già in coma. L'operatrice ha dichiarato: “Li Qiaolian pratica ancora il Falun Gong e si è rifiutata di sottoporsi alle cure. Non è ancora in condizioni critiche. Finché avrà segni di vita, non possiamo emettere un avviso di condizioni critiche!”.
Il marito della praticante ha chiesto: “Sta dicendo che solo quando sarà in punto di morte sarà considerata in condizioni critiche?”.
La donna ha annuito e poi aggiunto: “Sapevamo che le restava poco tempo e che avrebbe potuto non arrivare alla scadenza della pena. Non c'è nulla di personale in questo. È una decisione basata sulla sua situazione medica. Dovreste parlare con la prigione!”.
Più tardi quel giorno (12 settembre), poco dopo le 17:00, il marito della signora Li ha ricevuto una chiamata dalla prigione che lo informava della morte della moglie.
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Categoria: Decessi