(Minghui.org) Quattro praticanti del Falun Gong e un familiare, in due province confinanti, restano detenuti, dopo mesi dall'improvvisa sospensione del loro processo, avvenuta lo scorso 23 aprile.

L'11 maggio dell'anno scorso He Hongjun e sua moglie, la signora Fu Wenhui, della città di Chaoyang nella provincia del Liaoning, si sono recati alla tipografia di Lan Qingzhong, a Chifeng nella Mongolia Interna (a circa 160 chilometri di distanza). Appena arrivati, sono entrati in azione alcuni agenti in borghese del Dipartimento di polizia di Qianjin della città di Chaoyang, che hanno confiscato le stampanti, i computer e 320.000 yuan (circa 38.860 euro) in contanti del signor Lan, oltre a 120.000 yuan (circa 14.570 euro) in contanti trovati in possesso dei coniugi. Alcune ore dopo, gli agenti hanno scortato il signor He alla sua abitazione nella città di Chaoyang e gli hanno confiscato altri 91.000 yuan (circa 11.050 euro) in contanti, le chiavi di casa e dell'auto, oltre ad altri effetti personali.

Nel pomeriggio dell'11 maggio il signor Lan, con le mani legate, e sua moglie Hu Xiuli, sono stati portati a Chaoyang. Un agente ha colpito l'uomo al volto e sulla testa, fino a fargli sanguinare la bocca. Il sangue è stato pulito per nascondere il pestaggio.

L'11 maggio dell'anno scorso è stato arrestato anche il quinto imputato, il signor Tian Pengfei, mentre si stava preparando ad accompagnare il figlio di cinque anni all'asilo. Pengfei non pratica il Falun Gong, ma sostiene i suoi genitori, il signor Tian Guoyou e la signora Sun Xiaomei, che invece sono praticanti. Il suo caso non è collegato a quelli dei quattro praticanti sopra menzionati, ma la polizia lo ha perseguito insieme a loro.

Al fine di raccogliere informazioni contro il signor Tian, gli agenti hanno perquisito il suo negozio di computer e la casa dei suoi genitori, ma non hanno trovato alcun materiale riconducibile al Falun Gong. Come prove a suo carico, la polizia ha usato i libri del Falun Gong della sua defunta suocera, trovati a casa di suo cognato.

Verso la metà di giugno dell'anno scorso la Procura distrettuale di Shuangta ha emesso mandati di arresto formali nei confronti dei cinque imputati che, intorno alla metà di settembre dello stesso anno, sono stati incriminati dal pubblico ministero, che ha trasmesso i loro casi al tribunale locale.

I cinque imputati sono comparsi in tribunale il 2, il 18 e il 23 dicembre dell'anno scorso. L'8 gennaio di quest'anno il tribunale ha informato gli avvocati degli imputati che il pubblico ministero aveva rinnovato l'atto di accusa, dopo aver ricevuto nuove prove. Due settimane dopo, il 22 gennaio, si è tenuta una quarta udienza.

Durante le quattro udienze, il pubblico ministero ha accusato i praticanti di “essersi serviti di un'organizzazione di culto per minare l'applicazione della legge”, ma non è riuscito a produrre prove a sostegno di tale affermazione. Gli avvocati della difesa hanno presentato dichiarazioni di non colpevolezza per i loro clienti e hanno confutato le prove dell'accusa.

Il 23 aprile scorso il tribunale ha informato le famiglie dei praticanti di ritirare le sentenze di colpevolezza, solo per comunicare loro, poco dopo, che i casi erano stati sospesi. Il giudice ha affermato che la signora Hu era stata trovata nascosta e che il pubblico ministero aveva raccolto ulteriori prove contro di loro. Dopo più di sei mesi non ci sono ancora aggiornamenti da parte del tribunale, e i praticanti rimangono in stato di detenzione.

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