Pechino: Praticante condannata a cinque anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong

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17 Nov. 2025 | Di un corrispondente Minghui di Pechino, Cina

(Minghui.org) Alla fine dello scorso mese di luglio Zhang Baoling, di Pechino, è stata condannata a cinque anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, e il suo ricorso è stato respinto il 24 ottobre. A causa delle sue precarie condizioni di salute, la donna sta attualmente scontando la pena ai domiciliari.

L'ingiusta condanna della signora Zhang, di circa 61 anni, deriva dal suo arresto del 19 giugno 2022, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Baoling è stata trattenuta per 36 ore alla Stazione di polizia di Dahongmen, prima di essere rilasciata su cauzione.

Il 5 giugno 2023 la Procura distrettuale di Fengtai ha chiamato la signora Zhang e le ha ordinato di presentarsi entro due giorni. La donna non è andata perché era in visita dal fratello malato, nella loro città natale.

Il 23 febbraio dell'anno scorso la signora Zhang è sata arrestata dall'agente Gao Yong, della Stazione di polizia di Dahongmen, con l'accusa di aver violato una condizione della sua libertà provvisoria, recandosi a trovare suo fratello. Quella sera, quando le è stata offerta la cena, Baoling non ha mangiato. La donna è stata portata in ospedale dall'agente Gao, per una visita medica, e la sua pressione sanguigna era di 214/115 mmHg (mentre il range normale è 120/80 mmHg o inferiore). Gao le ha quindi ordinato di fornire un campione di sangue e di assumere farmaci per l'ipertensione, ma lei ha rifiutato.

Nonostante la pressione sanguigna persisentemente elevata della signora Zhang, dopo la visita in ospedale l'agente Gao l'ha portata al Centro di detenzione del distretto di Fengtai. Durante la visita medica obbligatoria, la sua pressione sanguigna era ancora più elevata e il centro di detenzione ha rifiutato di prenderla in custodia. L'agente Gao ha fatto il giro degli uffici del centro di detenzione, cercando di convincere le auorità carcerarie ad accettarla, ma senza successo; di conseguenza è stato costretto a lasciarla andare. Alle 2:30 del 24 febbraio dell'anno scorso Baoling è stata rilasciata su cauzione.

Nel mese di luglio dell'anno scorso la polizia ha presentato il caso della signora Zhang alla procura e, intorno al mese di novembre dello stesso anno, la donna è stata incriminata.

Alla fine di gennaio di quest'anno la signora Zhang è stata processata presso il tribunale locale. Il pubblico ministero ha diffamato il Falun Gong definendolo una setta malvagia, ma non è riuscito a produrre alcuna prova a sostegno della sua affermazione. Baoling ha ricordato a tutti che nessuna legge in Cina ha mai criminalizzato il Falun Gong o lo ha etichettato come setta. Il giudice ha battuto il martelletto, per interromperla.

Il pubblico ministero ha accusato la signora Zhang di aver violato la legge, ma il video “prova”, mostrato in tribunale, non conteneva immagini e non mostrava la signora Zhang “mentre compiva attività illegali”.

L'avvocato della signora Zhang ha anche difeso il suo diritto costituzionale alla libertà di credo.

Il 13 marzo il giudice ha tenuto una seconda udienza e, prima della fine di luglio, ha condannato la signora Zhang a cinque anni e mezzo di prigione.

Il 24 ottobre la donna è stata convocata dal Tribunale intermedio di Pechino ed è stata informata che il suo ricorso era stato respinto. Non c'è stata alcuna udienza di appello ed è stata quindi portata in ospedale per una visita medica, prima di essere condotta in un centro di detenzione. A causa delle sue precarie condizioni di salute, le è stato negato l'ingresso in prigione e le è stato permesso di scontare la pena ai domiciliari.