(Minghui.org) Non ricordo quante volte avessi provato a chiarire la verità sulla Falun Dafa alla suocera di mia figlia, ma ricordo chiaramente che lei rispondeva sempre: “Ne parliamo dopo”.
La prima volta che i miei consuoceri hanno visitato la nostra casa è stato quando ero appena tornata dal campo di lavoro forzato. Gli ho parlato di quanto sia meravigliosa la Falun Dafa, della messa in scena dell’auto-immolazione in Piazza Tienanmen, del perché Jiang Zemin perseguitasse la Falun Dafa e della diffusione mondiale della Falun Dafa. Inoltre, gli ho consigliato di recitare sinceramente “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone” per ricevere la protezione divina. Ho anche evidenziato l’importanza di dimettersi dal Partito Comunista Cinese (PCC) e dalle sue organizzazioni affiliate, per rimanere al sicuro. Lui ha accettato di dimettersi immediatamente, ma lei ha risposto: “Ne parliamo dopo”.
Mia figlia ha avviato una piccola azienda in un’altra città, ha dato alla luce una bambina ed era molto impegnata. La suocera portava spesso la nipote a stare a casa nostra per qualche giorno. La sera, mettevo a disposizione dei consuoceri alcuni filmati sulle attività organizzate in tutto il mondo dai praticanti in occasione della Giornata Mondiale della Falun Dafa, il 13 maggio. Le piaceva guardare i video e ha accettato i DVD di Shen Yun, gli opuscoli e altri materiali informativi della Dafa. Ma ogni volta che le parlavo di ritirarsi dal PCC, mi diceva: “Ne parliamo dopo”.
Una volta la suocera di mia figlia è caduta da una scala mentre cercava di portare in casa della legna da ardere. Siamo andate subito a trovarla all’ospedale della contea e le ho subito chiesto di recitare sinceramente “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”. Nel contempo, le abbiamo recitate anche io e mia figlia per aiutarla. È sopravvissuta, ma si è slogata il collo. Dopo molto tempo, le ho ricordato di ritirarsi dal PCC per garantirsi la salvezza, ma lei ha ripetuto: “Ne parliamo dopo”.
Ho riflettuto su cosa potessi aver fatto di sbagliato che influenzava le sue dimissioni dal PCC. Durante i lavori di ristrutturazione della casa, mi è capitato di trovare un paio di scarpe. Sono rimasta scioccata nel vederle perché mi hanno rammentato un accordo di qualche anno prima. Le scarpe erano troppo grandi per me, così le ho date a lei per provarle e le stavano benissimo. Le ho detto che gliele avrei date, ma quando se n’è andata se n’è dimenticata. In quanto praticante della Dafa, dovrei mostrare coerenza tra le mie parole e le azioni ed essere allineata con i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Poiché ho promesso di darle le scarpe, avrei dovuto mantenere la parola. Ho deciso di comprarle un paio di scarpe nuove. Quando mia figlia e mio genero sono venuti a trovarmi prima del Capodanno cinese, gli ho chiesto di portare le scarpe nuove alla mia consuocera e di spiegarle perché non gliele avessi date prima.
A metà del 2024 ha avuto un problema di salute, ma mio genero non ci ha informato delle sue condizioni, pensando che si trattasse di un piccolo intervento ginecologico. Quando io e mio marito abbiamo saputo dell’intervento da un altro parente, siamo partiti immediatamente in auto per andare all’ospedale, a circa 60 chilometri. Dopo tre giorni di ricovero, le è stato diagnosticato un nodulo polmonare e le hanno detto di riposare e di prepararsi per altri due interventi.
Dopo essere stata dimessa, io e mio marito siamo andati a trovarla e abbiamo portato con noi alcuni regali. Qualche giorno dopo, ho pensato che dovessi chiarirle di nuovo i fatti della Dafa per aiutarla a ritirarsi dal PCC. Ho pregato il Maestro Li di benedirmi, ho portato con me alcuni doni, tra cui focacce di carne fatte in casa, frutta secca e due vestiti, e poi ho pedalato sulla mia bicicletta elettrica per oltre 48 chilometri per andare a trovarla. Lei è rimasta profondamente colpita nel vedermi e mi ha detto: “Hai fatto tutta questa strada e dovrai ancora rifarla, con questo caldo, pedalando sulla tua bici elettrica. Dev’essere davvero faticoso per te”. Ho risposto: “Spero sinceramente che tu guarisca presto. Per favore, assicurati di recitare più spesso ‘La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’.” Lei ha risposto: “Tengo ancora in tasca l’amuleto che mi hai dato”. Le ho detto: “Anche ritirarsi dalle organizzazioni del PCC ti terrà al sicuro. Dovresti ritirarti rapidamente dai Giovani Pionieri”. Ha risposto: “Va bene, mi ritirerò”. Questa volta ha accettato di buon grado.
Con le benedizioni compassionevoli del Maestro Li, dopo che le ho chiarito di continuo la verità per 15 anni, ha finalmente cambiato idea e ha scelto un futuro luminoso. Sono profondamente grata al nostro grande e benevolo Maestro per aver trovato il modo di farle accettare questo dono!
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