Hebei: Donna di 65 anni muore nel febbraio 2023 (traduzione di un caso di morte passato)

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13 Feb. 2025 | Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Hebei, Cina

(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte pubblicati tempo fa dal sito cinese e solo recentemente tradotti dal sito italiano.

Nome: Zhang XingzhuanNome cinese: 张杏转Genere: FemminaEtà: 65 anniCittà: ShenzeProvincia: HebeiOccupazione: MedicoData di morte: 25 febbraio 2023Data dell'ultimo arresto: Settembre 2009Luogo di detenzione più recente: Campo di lavoro femminile della provincia dell’Hebei

Zhang Xingzhuan, una 65enne residente nella contea di Shenze, nella provincia dell'Hebei, è morta il 25 febbraio 2023, dopo aver subito anni di persecuzione per la sua fede nel Falun Gong.

Nel gennaio 2001 la signora Zhang, medico, è stata arrestata e trattenuta per due mesi nel Centro di detenzione della contea di Shenze. Le guardie la picchiavano spesso e la schiaffeggiavano. Una volta è quasi svenuta per le brutali percosse. Il 9 marzo di quell'anno, quando era ancora incosciente a causa di una precedente serie di percosse, una guardia l'ha colpita con un bastone per più di 10 volte. Cinque giorni dopo, nonostante fosse ancora coperta di lividi e dolorante in tutto il corpo, il direttore Zhang Yanying l’ha incatenata.

Alla fine di settembre 2009 Zhang ha fatto visita ai suoi familiari nella provincia dell'Anhui ed è stata arrestata. Le è stato imposto un anno di lavori forzati nel Campo di lavoro femminile della provincia dell'Hebei.

Nei primi due giorni di permanenza nel campo di lavoro, le guardie non le hanno permesso di dormire e il terzo giorno si è appisolata. Dal quarto giorno, le guardie le hanno concesso solo una o due ore (a volte tre) di sonno ogni notte.

Durante il primo mese, Zhang era costretta a stare in piedi giorno e notte. In seguito le guardie le hanno ordinato di fare lavori forzati durante il giorno e l'hanno costretta a stare in piedi durante la pausa pranzo e la notte. Inoltre, non le permettevano di lavarsi i denti, il viso o di fare il bucato.

Zhang una volta ha gridato: “La Falun Dafa è buona!” e le guardie l'hanno ammanettata per un giorno intero. Un'altra volta ha praticato gli esercizi del Falun Gong e le guardie l'hanno picchiata talmente tanto che ha riportato ferite in tutto il corpo.

Più di 400 abitanti del posto hanno firmato una petizione per chiedere il suo rilascio, ma il campo di lavoro non gliel'ha concesso fino alla fine del suo mandato, a fine ottobre 2010.

Il 25 marzo 2011 circa sette agenti e impiegati governativi hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno tentato di arrestarla di nuovo. Il marito e la suocera, che vivevano con lei, sono riusciti a impedire che la portassero via.

Il 4 settembre 2017 il vice capo Tan Yongzhan e un funzionario governativo si sono presentati a casa di Zhang. Lei non c'era e se ne sono andati. Tan è tornato nel luglio 2018 con un altro ufficiale e le ha chiesto se praticava ancora il Falun Gong.

L'implacabile persecuzione il 25 febbraio 2023 ha causato la morte di Zhang.