(Minghui.org) La signora Zhou Shumin, una contadina di 84 anni della città di Rongcheng, nella provincia dello Shandong, è stata arrestata per la dodicesima volta per aver denunciato la persecuzione in corso del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).
L'ultimo arresto della donna è avvenuto il 18 gennaio mentre stava parlando con alcune persone del Falun Gong a una fiera locale. La polizia ha rintracciato il suo indirizzo di casa nel database dei praticanti del Falun Gong. Quattro agenti, un funzionario del governo locale e una donna la cui identità è sconosciuta, hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato i libri del Falun Gong, del materiale informativo, un lettore musicale, alcuni DVD e altri oggetti di valore. Hanno anche costretto i suoi figli a firmare alcuni documenti per suo conto, minacciandoli che in caso contrario avrebbero rischiato il posto di lavoro.
Non è chiaro dove sia tenuta prigioniera la signora Zhou. Prima di quest'ultimo episodio di persecuzione, è stata arrestata altre 11 volte in quanto praticante del Falun Gong. Di seguito alcuni dettagli degli arresti.
Nel gennaio 2001, Zhou è andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed è stata arrestata al suo arrivo. Liang Jianguang e altri agenti della stazione di polizia della città di Chengshan l'hanno riportata nello Shandong e interrogata sotto tortura. L'hanno tenuta appesa per più di cinque ore all'aperto nel periodo più freddo dell'inverno. In seguito, l'hanno costretta a stare in piedi per diversi giorni di fila, durante i quali non le hanno dato né cibo né bevande. L'hanno inoltre tenuta sveglia e proibito di muoversi e parlare. Poiché la praticante si è rifiutata di rinunciare alla sua fede, la polizia l'ha mandata all'Ospedale psichiatrico di Xujia, dove le sono stati somministrati farmaci tossici. In quei momenti, sentiva che vivere era peggio che morire. Non è stata rilasciata fino a circa tre settimane dopo.
Dopo un altro arresto il 25 settembre 2002, Zhou è stata portata in un hotel per una sessione di lavaggio del cervello. È stata costretta a guardare video anti-Falun Gong e le è stato ordinato di rinunciare alla sua fede, e a un certo punto ha avuto un crollo mentale.
Gli agenti della stazione di polizia di Chengshan hanno nuovamente sequestrato la praticante il 22 aprile 2004 mentre stava distribuendo materiale informativo sul Falun Gong. Hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno confiscato tutti i suoi libri e materiali informativi sul Falun Gong. La donna è stata rilasciata ore dopo.
A fine giugno 2021 le abitazioni di numerosi praticanti, tra cui la signora Zhou, sono state perquisite.
Il 16 novembre 2023 un agente di polizia e una dipendente governativa si sono presentati a casa della signora Zhou, promettendole che se avesse accettato di firmare dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong, avrebbero depennato il suo nome dalla lista nera dei praticanti presi di mira dal PCC, e minacciandola che in caso contrario, i suoi figli avrebbero potuto essere implicati. Quando la donna ha detto loro di essere stata in salute per più di due decenni grazie alla pratica del Falun Gong, se ne sono andati senza aver ottenuto la sua firma.
Copyright © 2025 Minghui.org. Tutti i diritti riservati.