(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte pubblicati tempo fa dal sito cinese e solo recentemente tradotti dal sito italiano.

Nome: Zhao DezhenNome cinese: 赵德珍Genere: FemminaEtà: SconosciutaCittà: BaodingProvincia: HebeiOccupazione: SconosciutaData di morte: 1° marzo 2014Data dell'arresto più recente: Agosto 2003Luogo di detenzione più recente: Una stazione di polizia

Zhao Dezhen, una residente della città di Baoding, nella provincia dell’Hebei, è morta il 1° marzo 2014 dopo aver subito anni di persecuzione a causa della sua fede.

La signora Zhao ha iniziato a praticare il Falun Gong nel marzo 1998 e in breve tempo ha riacquistato la salute. Dopo l'inizio della persecuzione nel luglio 1999, si è sentita in obbligo di far sapere alla gente che il Falun Gong non è per niente come viene rappresentato nella propaganda d'odio promossa dal Partito Comunista Cinese.

Più di 10 agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Mancheng hanno fatto irruzione in casa sua un giorno di ottobre del 2000 e l’hanno arrestata. Durante l’interrogatorio, la polizia l'ha ammanettata a un tubo del riscaldamento, e siccome si è rifiutata di rispondere alle domande, un agente le ha dato numerosi schiaffi. La polizia ha minacciato anche di distruggerle la casa e di impedire a sua figlia di andare all'università e di arruolarsi nell'esercito.

Dopo l’interrogatorio, Zhao è stata portata al Centro di detenzione di Mancheng, dove le guardie l'hanno costretta a svolgere lavori pesanti per più di 10 ore al giorno; il resto del tempo doveva rimanere seduta di fronte a un muro. Quando è stata rilasciata 12 giorni dopo, il marito ha dovuto pagare per lei una multa di 1.000 yuan (circa 130 euro).

Il 10 settembre 2002 un gruppo di agenti ha bussato alla porta della praticante e l’ha condotta su una volante alla stazione di polizia di Dule, dov’è stata interrogata sotto tortura. Il giorno dopo è stata tradotta al Carcere della contea di Yi. Prima che venisse rilasciata il 19 settembre, la sua famiglia è stata costretta a pagare 3.000 yuan (circa 400 euro). Il giorno dopo, tuttavia, la polizia l’ha arrestata nuovamente e l’ha riportata al Centro di detenzione di Mancheng.

Gli agenti di polizia sono andati a interrogarla presso la struttura e, siccome si è rifiutata di rispondere alle domande, hanno fatto inginocchiare i suoi familiari di fronte a lei nel tentativo di scuoterla. La guardia Jia Ruiqin l'ha presa a pugni e calci e poi schiaffeggiata con la suola di una scarpa, e quando era esausta, l'ha ammanettata a una porta di metallo.

Due mesi dopo la polizia ha mandato la praticante al Campo di lavoro di Balizhuang, ma non prima di aver estorto 2.000 yuan (circa 260 euro) ai suoi cari. Una settimana dopo, quest'ultimi hanno pagato altri 5.000 yuan (circa 660 euro) al campo di lavoro per ottenere il suo rilascio.

La polizia ha poi sequestrato la signora Zhao a casa una notte dell'agosto 2003, ma la donna ha immediatamente manifestato sintomi di alcune patologie ed è stata rilasciata.

La persecuzione incessante è costata infine, il 1° marzo 2014, la vita alla donna. Suo marito, che non praticava il Falun Gong, è morto prima di lei, dopo aver vissuto nella paura per decenni.