(Minghui.org) Tian Haiying, di 58 anni della città di Jiujiang, è stata condannata a un anno e mezzo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 20 agosto dello scorso anno Tian è stata arrestata da agenti del Dipartimento di polizia del distretto di Chaisang e della Stazione di polizia di Shahe. Le è stata riscontrata una pressione arteriosa sistolica di 220 mmHg (quando la normalità è di 120 o meno) e le è stato negato l'ingresso al centro di detenzione locale.
La polizia si è rifiutata di rilasciare Tian e l'ha portata in un reparto gestito dalla polizia nel primo Ospedale della città di Jiujiang. Dopo 15 giorni di detenzione amministrativa, è stata sottoposta a detenzione penale presso il Centro di detenzione della città di Jiujiang. Le è stato quindi rilasciato un mandato di arresto formale dalla Procura del distretto di Chaisang.
Il 25 dicembre dello scorso anno, il Tribunale della contea di Yongxiu ha processato Tian presso il centro di detenzione e l’ha successivamente condannata in data sconosciuta. La donna sta facendo ricorso contro la sua ingiusta condanna.
Non è la prima volta che Tian, che una volta lavorava come insegnante supplente, viene presa di mira per la sua fede; in precedenza aveva ricevuto quattro condanne ai lavori forzati e ne aveva scontate tre per circa sei anni (una volta le era stato negato l'ingresso al campo di lavoro locale a causa della pressione alta). Ha scontato anche un'altra pena detentiva di tre anni e mezzo. Inoltre, è stata detenuta più volte in altre strutture.
Nel 2006 il marito di Tian, Gui Xunlu, ha divorziato da lei mentre era detenuta in un campo di lavoro. Le ha impedito di contattare la figlia, che in seguito è diventata docente in un'università di Pechino; inoltre, si è impossessato dei beni coniugali e ha venduto la casa senza il consenso della donna, ha intascato tutti i soldi e la praticante non ha avuto una casa dove tornare dopo il rilascio. Ha dovuto trasferirsi dai genitori e fare lavori saltuari per mantenersi. Nonostante le difficoltà economiche, ha continuato ad aiutare chiunque ne avesse bisogno ed è apprezzata dai colleghi e dal suo manager.
Persecuzioni passate
Nell'ottobre 2000 Tian si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong ed è stata arrestata. Dopo essere stata riportata nella provincia dello Jiangxi, è stata trattenuta per tre mesi nel Centro di detenzione della città di Jiujiang. Poi è stata portata direttamente in un centro per il lavaggio del cervello, ed è stata rilasciata solo dopo che la polizia le ha estorto 3.000 yuan (circa 380 euro).
Nel maggio 2001 Tian è stata nuovamente arrestata e sottoposta a due anni di lavori forzati, ed è stata rilasciata nel maggio 2003.
Dopo un altro arresto, il 9 luglio 2004 è stata condannata a tre anni di lavori forzati; il termine è stato prorogato di oltre un mese ed è stata rilasciata il 20 agosto di quell’anno.
Il successivo arresto è avvenuto il 20 novembre 2009. La donna è stata brutalmente torturata durante la detenzione, ha iniziato uno sciopero della fame per protesta ed è stata immobilizzata in un letto e nutrita a forza per molto tempo. La polizia non l'ha rilasciata finché non era in punto di morte.
Il 29 dicembre 2009 la polizia ha sequestrato Tian e le ha imposto due anni di lavori forzati. É stata rilasciata prima del tempo, il 27 agosto 2010, dopo aver sviluppato una pressione sanguigna pericolosamente alta.
Il 3 gennaio 2008 la praticante è stata arrestata e trattenuta per un periodo di tempo imprecisato. Dopo l'arresto nel 2010 le è stato imposto un anno e mezzo di lavori forzati. A causa dell’ipertensione le è stato negato l'ingresso al campo di lavoro locale, e solo allora la polizia l'ha rilasciata.
Il 7 aprile 2012 è stata arrestata e trattenuta per circa due settimane. Dopo un altro arresto avvenuto il 30 luglio 2012, è stara trattenuta per un po’ di tempo.
Il 10 giugno 2014 è stata arrestata e condannata a tre anni e mezzo di carcere. Il processo, alla fine di agosto 2014, è durato meno di 30 minuti. All'inizio di novembre 2014 è stata reclusa nel Carcere femminile della provincia dello Jiangxi, dov’è stata sottoposta a brutali torture, tra cui quella di essere ammanettata e appesa per 10 giorni di fila.
Tian è stata arrestata altre volte, rispettivamente il 14 giugno 2018, il 29 luglio 2021 e il 15 marzo 2022. Ogni volta è stata trattenuta per un periodo di tempo imprecisato.
Per i dettagli sulle persecuzioni subite di Tian in passato si vedano glii articoli correlati qui di seguito.
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