(Minghui.org) Di recente ho letto un articolo su Minghui che enfatizza la produzione e la distribuzione delle edizioni locali diMinghui Weekly. Nella mia zona ho notato questo problema: per esempio, pochi praticanti distribuiscono Minghui Weekly o la sua edizione locale, sia a livello provinciale che cittadino.
Il Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa, una volta ha commentato un articolo su Minghui, del 2003, intitolato “Denunciare gli accadimenti locali del male alla popolazione del luogo” (con il commento del Maestro) :
“Denunciare i poliziotti perversi e le persone cattive esponendo pubblicamente i loro atti malvagi è estremamente efficace nel colpire e frenare quelle persone perverse e irrazionali. Nello stesso tempo, chiarire i fatti alla gente a livello locale espone più direttamente la perversa persecuzione, generando una pubblica consapevolezza a riguardo. È anche un metodo buono per salvare la gente che è stata avvelenata e ingannata dalle menzogne. Spero che tutti i discepoli della Dafa e i nuovi studenti nella Cina continentale facciano bene questo.”.
Questo articolo mi ha ricordato l’importanza di distribuire materiali informativi per chiarire la verità e denunciare la persecuzione nella mia zona: un’azione che può aiutare le persone a comprendere chiaramente cosa sta accadendo con la persecuzione. Penso che in questo senso non ci siamo impegnati a sufficienza.
Circa due mesi fa ho incontrato una collega che conosceva già alcuni fatti sulla Dafa. Le ho spiegato la situazione attuale e come rimanere al sicuro in questo periodo pieno di incertezze, recitando le frasi di buon aspicio: “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”. Quando le ho parlato della persecuzione, è rimasta sorpresa: “Non sapevo che la repressione stesse continuando. Pensavo che l’ambiente si fosse rilassato molto tempo fa”. Vedendo la sua reazione ho capito che era stata ingannata dal PCC (Partito Comunista Cinese), e così le ho spiegato che il regime non ha mai allentato la morsa della persecuzione, era solo passato dall’annunciare pubblicamente le campagne, a intraprenderle furtivamente.
Questo dimostra l’importanza di aiutare le persone a conoscere i fatti fondamentali. Ma molti praticanti non ne sono consapevoli e pensano che non sia necessario distribuire questi materiali. Inoltre, alcuni temono di essere arrestati.
Quanto sopra è ciò che ho osservato, ma potrei sbagliarmi. La mia comprensione è che i pensieri dei discepoli della Falun Dafa hanno energia, e se molti di noi considerano poco importanti i materiali informativi, la gente comune potrebbe non essere disposta ad accettarli: ma se incontriamo qualcuno e chiariamo la verità, in effetti, non è facile spiegare tutto chiaramente in poche parole. Invece leggendo un opuscolo si possono conoscere a fondo i fatti ed essere salvati. Questo è meglio che portarli semplicemente ad abbandonare le organizzazioni del PCC.
Inoltre, noi praticanti dovremmo coltivare l’altruismo e avere riguardo per gli altri. È sbagliato smettere di chiarire la verità solo per proteggere noi stessi. Quello che facciamo è retto e i materiali che distribuiamo brillano in altre dimensioni. Sono strumenti potenti per aiutare a salvare le persone, non qualcosa che ci fa correre il rischio di essere perseguitati. A causa di questi malintesi tuttavia, sempre meno praticanti producono materiali informativi sulla Falun Dafa, e li distribuiscono.
D’altra parte, alcuni praticanti della mia zona hanno lavorato molto bene. Dentro dei simpatici sacchetti con cerniera, tipo Ziplock, hanno preparato, scegliendo diversi opuscoli, dei contenuti differenti a seconda del target e li hanno distribuiti. Prima di uscire in distribuzione, inviano anche pensieri retti e chiedono aiuto al Maestro Li.
Alcuni praticanti hanno molte buone idee, che purtroppo non sono riusciti a trasmettere tempestivamente ai coordinatori, forse a causa di una scarsa comunicazione. Di conseguenza diventano passivi e non prendono più l’iniziativa per realizzarle. La mia comprensione è che ogni praticante della Cina continentale debba assumersi la responsabilità di contrastare la persecuzione nella propria zona. Dovremmo, quindi, fare sempre del nostro meglio in base alla situazione e alle nostre impressioni. Contare solo sugli altri non funzionerà.
Certi praticanti della nostra regione ritengono che altri di noi non siano così diligenti come lo erano quando la persecuzione è iniziata molti anni fa. In quei giorni lavoravamo bene, sia individualmente che collettivamente. Ora molti praticanti si sentono disposti a impegnarsi, tuttavia, senza un obiettivo chiaro e un coordinamento scarso, non possono essere efficaci e tanto meno mettere in pratica le loro buone idee.
Non aspettiamo che siano gli altri a prendere l’iniziativa. Se stiamo ad aspettare, le cose non cambieranno. Siamo tutti praticanti e seguiamo tutti la Dafa e il Maestro Li. Se abbiamo forti pensieri retti, possiamo fare le cose sempre meglio.
Quanto sopra è la mia comprensione personale. Vi prego di segnalare qualsiasi cosa non sia coerente con gli insegnamenti della Falun Dafa.
Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.
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