(Minghui.org) Due donne che vivono nella città di Longjing, nella provincia dello Jilin, sono state condannate al carcere perché praticano il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 28 aprile dello scorso anno la signora Jiang Xiuqin, di 60 anni, e la signora Cai Yuhong, di 56 anni, sono state arrestate da più di 10 agenti, che hanno fatto irruzione nelle loro case e confiscato tutti i libri sul Falun Gong che possedevano, il ritratto del fondatore della pratica e alcuni materiali informativi. Il nipote della signora Jiang, un giovane di 20 anni, che si trovava a casa della nonna in quel momento, è stato picchiato dalla polizia e trattenuto per otto ore. La polizia ha dichiarato di aver monitorato entrambe le donne per più di due mesi prima di arrestarle.
Tutte e due le praticanti sono state recluse nel Centro di detenzione della città di Yanji e non hanno potuto ricevere le visite dei loro parenti. La famiglia della signora Jiang ha recentemente confermato che il 20 novembre la donna è stata portata a Changchun, nel carcere femminile provinciale, per scontare una pena di 19 mesi, e non hanno mai avuto il permesso di farle visita.
Invece, la signora Cai è stata inizialmente condannata a 14 mesi, ma prima di essere mandata in prigione suo marito si è improvvisamente ammalato, fino a versare in condizioni critiche. Il suo manager al lavoro si è recato alla stazione di polizia e ha chiesto che la signora Cai fosse rilasciata per poter assistere il marito, ma il tribunale ha solo modificato la pena in due anni con due anni di libertà vigilata. Alla fine è stata rilasciata, ma le è stato ordinato di presentarsi regolarmente alla polizia. In questo momento il marito si sta riprendendo ed è stato dimesso dall'ospedale.
La signora Jiang ha iniziato a praticare il Falun Gong nell'aprile del 1997. Prima di allora, aveva lottato con una grave malattia della pelle per 15 anni; aveva speso una fortuna per cercare una cura, ma senza successo. In meno di un mese dall'inizio della pratica del Falun Gong, è guarita e ha migliorato molto il suo carattere irascibile, diventando più premurosa.
Nel novembre 1999, quattro mesi dopo l'inizio della persecuzione, Jiang si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma in risposta è stata arrestata e detenuta per oltre un mese.
Alla fine di dicembre del 2000, Jiang ha voluto tornare a Pechino per presentare un nuovo appello e anche in quell’occasione è presa e portata nel Centro di detenzione della città di Longjing. All’interno della struttura carceraria le guardie l'hanno picchiata, schiaffeggiata sul viso e bruciata con un accendino. Un agente l’ha minacciata dicendo: "Ho sentito che sei ancora single e non sei sposata. Ti spoglierò e ti violenterò, poi ti butterò giù dal quarto piano".
In seguito, la signora Jiang è stata condannata a un anno nel Campo di lavoro forzato femminile della città di Changchun, dove è stata picchiata, privata del sonno e costretta a lavorare dalle 4:00 del mattino alle 20:00 di sera ogni giorno senza retribuzione.
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