(Minghui.org) Sabato 12 aprile i praticanti locali hanno tenuto un evento a Saint Gilles Croix de Vie per presentare la Falun Dafa. Hanno raccontato alla gente come il Partito Comunista Cinese (PCC) perseguita la disciplina spirituale in Cina e raccolto firme per aiutare a fermare la brutalità.

Saint Gilles Croix de Vie, in Vandea, è una vivace cittadina balneare che vanta tre chilometri e mezzo di spiagge di sabbia fine e un grande porto di pesca.

I praticanti hanno organizzato una giornata informativa a Saint Gilles Croix de Vie, sabato 12 aprile

Mentre veniva allestito lo stand, un giovane si è fermato a leggere un tabellone sulla persecuzione in Cina, un praticante si è avvicinato e gli ha detto: “Stiamo tenendo un evento per informare il pubblico sulla persecuzione e sul prelievo forzato di organi ai praticanti della Falun Dafa da parte del PCC e sancito dallo Stato, in modo da rompere il silenzio che persiste da tanto tempo”. Il giovane ha risposto: “Voglio firmare la petizione perché quello che state facendo è molto buono; è bene fare qualcosa per salvare delle vite”. E ha firmato la petizione prima ancora che il tavolo fosse allestito.

Un altro praticante si è avvicinato a una coppia per dare loro un volantino e chiedere di firmare la petizione. I due hanno risposto che avevano già ricevuto un volantino e si sono allontanati. Il praticante ha continuato a distribuire volantini e a chiedere alle persone che passavano di firmare la petizione. All'improvviso, la coppia è ritornata e la donna ha detto: “Firmerò la petizione per fermare il traffico di organi!”, ed entrambi hanno firmato. Il praticante ha chiesto loro di contribuire a diffondere questa informazione ai loro cari e amici e di incoraggiarli a firmare la petizione online. La donna annuendo ha affermato che quello che stavano facendo era buono e le ha augurato buona fortuna.

I cartelli e i manifesti erano visibili da lontano, quindi le persone che guidavano nella strada adiacente, dato l’intenso traffico hanno avuto il tempo di leggerli.

Nel pomeriggio, numerose persone si sono avvicinate allo stand per saperne di più sulla Falun Dafa e sul prelievo forzato di organi. Molte non conoscevano la Dafa o la persecuzione del PCC.

Più persone firmano la petizione

Hugo, di Parigi, ha detto di recarsi in Cina due volte all'anno per lavoro. Compra oggetti in Cina e li rivende in Francia. Ha detto che in Cina non si ha la libertà di fare nulla e che questo lo infastidiva. È rimasto inorridito nell'apprendere che il PCC perseguita la Falun Dafa da 26 anni, ma ha anche detto di non essere così sorpreso, dato che si tratta di un regime totalitario.

Una coppia è rimasta molto sorpresa quando ha letto i cartelli. La donna ha detto di non aver mai sentito parlare della persecuzione della Falun Dafa, anche se lavora per Amnesty International, e ha chiesto qualsiasi materiale che potesse aiutarla a capire. Ha detto di aver letto tutti i titoli dei giornali su ciò che stava accadendo nel mondo e di aver fatto molte cose per assicurare il rilascio dei prigionieri in Cina, ma che non le è mai stato chiesto di assicurare il rilascio dei praticanti della Falun Dafa.

La coppia ha detto di aver viaggiato ripetutamente in Cina e in altri paesi asiatici, eppure la donna ha affermato che era la prima volta che sentiva parlare di questa persecuzione orchestrata dal PCC. Il marito ha detto che la cosa non lo sorprendeva affatto, perché il PCC è una dittatura. La coppia si è detta interessata ad apprendere la pratica e ha preso le informazioni per contattare i praticanti più vicini a loro. Hanno inoltre riferito che sarebbero andati a vedere il film documentario “Organi di Stato” a breve in proiezione nella regione.

Christine, 67 anni, che viaggiava da una città all'altra con il suo zaino, ha pensato che fosse giunto il momento di capire come essere utile in questo mondo e si è commossa quando ha aperto lo Zhuan Falun e ha visto l'immagine del Maestro. Ha detto che tutto il suo corpo ha vibrato e ha sentito un'energia molto potente. Ha comprato subito il libro.

Una donna pakistana ha detto che nel suo Paese era a conoscenza dell'esistenza del prelievo di organi dai bambini, organizzato dalla mafia. È rimasta sbalordita nell'apprendere che in Cina esiste un fenomeno di tale portata e che viene portato avanti dal PCC. Prima di andarsene ha firmato la petizione contro il prelievo forzato di organi e ha ringraziato i praticanti per aver informato le persone. Ha detto che avrebbe cercato maggiori informazioni sul sito web.

Una famiglia composta da genitori, nonni e tre bambini voleva saperne di più sulla persecuzione. Alice, una bambina di 11 anni, ha fatto il maggior numero di domande e non voleva andarsene; voleva saperne di più.

Ha chiesto: Perché il governo cinese fa questo? Perché torturano persone innocenti? Sono questi i veri ospedali che lo fanno? Sono questi i veri medici che lo fanno? Perché questo governo è così malvagio? Perché gli altri paesi non fanno qualcosa per impedire al governo cinese di danneggiare le persone che praticano la Falun Dafa?

Una praticante ha parlato a un gruppo di una decina di giovani ventenni. Ha informato loro della petizione e li ha invitati a firmarla per contribuire a fermare il prelievo forzato di organi da parte del PCC, ma i giovani hanno rifiutato. Due secondi dopo, un giovane è tornato dalla praticante e ha detto: “Cosa!!! Che cos'è questo!!!”. Alla fine, l'intero gruppo ha ascoltato la praticante e tutti hanno firmato la petizione.

Durante la giornata i praticanti hanno parlato con molte persone e più di 130 di loro hanno firmato la petizione.