(Minghui.org) Il 12 marzo scorso, la signora Geng Lijuan, 62 anni, della città di Fuxin, nella provincia del Liaoning, è stata condannata a tre anni di carcere perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Ora sta presentando ricorso contro la condanna ingiusta.
Il calvario della signora Geng ha avuto origine dal suo arresto, avvenuto il 28 ottobre dello scorso anno, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong con alcune persone. Gli agenti della stazione di polizia della città di Dongliang, nella contea di Fumeng, l'hanno arrestata e condotta al Centro di detenzione di Chengnan, nella città di Fuxin (che sovrintende alla contea di Fumeng).
Durante l'esame fisico richiesto, alla signora Geng sono state riscontrate contrazioni ventricolari premature (battiti cardiaci extra che iniziano in una delle due camere di pompaggio inferiori del cuore) e non è stata reclusa. La polizia ha ordinato al centro di detenzione di ripetere l'esame e i risultati sono stati gli stessi.
Chen Haibin, capo della stazione di polizia della città di Dongliang, ha sfruttato le sue conoscenze per convincere la struttura ad accettare la donna. Ha quindi presentato il caso alla Procura della contea di Fumeng, che ha emesso un mandato di arresto formale nei suoi confronti intorno a dicembre. La Procura ha anche restituito il caso alla polizia, che però in seguito lo ha ripresentato e, in conclusione, il pubblico ministero Lian Chao ha incriminato la praticante.
Lijuan è stata processata presso il Tribunale della contea di Fumeng il 12 marzo scorso. La richiesta del suo avvocato di rimuoverle manette e catene è stata respinta. L'avvocato ha dichiarato la sua non colpevolezza e ne ha chiesto l'assoluzione, ma poco dopo il giudice l'ha comunque dichiarata colpevole.
Non è la prima volta che la signora Geng viene presa di mira perché pratica il Falun Gong, una disciplina che ha intrapreso nel 1997 e che ritiene abbia risolto i suoi problemi, quali: insonnia, reumatismi, rinite, eczema e iperplasia mammaria.
È stata arrestata per la prima volta il 30 settembre 2001 e trattenuta nel Centro di detenzione della città di Fuxin per più di 20 giorni. Le è anche stata inflitta una multa di 10.000 yuan (circa 1.200 euro).
Il 28 gennaio 2002, Lijuan si è recata a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong ed è stata arrestata e trattenuta nel Centro di detenzione del distretto di Huairou per più di 10 giorni, prima di essere riportata nella provincia del Liaoning. Dopo oltre 40 giorni nel Centro di detenzione della città di Fuxin, è stata condannata a tre anni di lavori forzati e inviata al Campo di lavoro di Masanjia, dove le guardie l'hanno sottoposta a ogni tipo di abuso, tra cui costringerla a stare accovacciata o in piedi per ore, privarla del sonno per 22 giorni consecutivi, negarle l'uso del bagno e impedirle di bere acqua. Una volta una guardia l'ha afferrata per i capelli e le ha sbattuto la testa contro il muro fino a farla svenire.
Il 21 marzo 2014, mentre era in visita da un medico locale, la donna è stata arrestata e portata al Centro di detenzione della città di Fuxin. Due settimane dopo, è stata condannata a tre anni di lavori forzati. In seguito, il suo datore di lavoro l'ha licenziata e il marito ha chiesto il divorzio.
Dopo un altro arresto il 22 febbraio 2018, è stata processata il 21 maggio e condannata, nell'agosto dello stesso anno, a un anno di prigione dal Tribunale distrettuale di Xihe.
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