Shaanxi: Praticante di 63 anni condannata a tre anni e tre mesi di carcere perché pratica il Falun Gong

(Minghui.org) Il 26 marzo scorso Li Dongyin, una donna di 63 anni della contea di Feng, nella provincia dello Shaanxi, è stata condannata a tre anni e tre mesi di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Dongyin è attualmente sotto sorveglianza domiciliare, dopo che l'anno scorso le è stato diagnosticato un aneurisma cerebrale (una protuberanza nella parete dei vasi sanguigni cerebrali). Non è chiaro se le autorità intendano riportarla in custodia per scontare la pena.

La signora Li è stata arrestata a casa sua intorno alle 15:00 del 28 dicembre 2022, con l'accusa di aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. I cinque agenti che si sono presentati le hanno messo a soqquadro la casa, confiscandole 14 libri del Falun Gong, un computer portatile, due lettori multimediali, tre cellulari, 50 cartoline informative della Dafa, 11 schede di memoria, decine di stampe e oltre 1.000 yuan (circa 120 euro) in banconote con informazioni sul Falun Gong stampate sopra. A causa della rigida censura dell'informazione, in Cina molti praticanti del Falun Gong producono materiale informativo a casa, stampando informazioni anche su banconote, per poi distribuirlo.

La praticantee è stata condotta al Dipartimento di Polizia della contea di Feng e interrogata dalle 17:00 all'1:30 del mattino. È stata rilasciata dopo che il genero ha pagato una cauzione di 10.000 yuan (circa 1.200 euro).

La polizia ha convocato la signora Li e suo genero al Dipartimento di Polizia intorno alle 16:00 del 29 dicembre 2022 e ha ordinato alla donna di firmare la lista degli oggetti confiscati, minacciando di far sospendere il genero dal lavoro, se non avesse ottemperato. Poiché il turno di notte di quest'ultimo stava per iniziare e non aveva dormito la notte prima, la signora Li non ha voluto trattenerlo oltre in questura e ha firmato la lista.

Il giorno dopo, il 30 dicembre, la polizia ha chiamato nuovamente il genero della signora Li e l’ha costretto a firmare dei documenti che lo elencavano come testimone dell'accusa nel caso della suocera.

All'inizio di marzo 2023 l'agente Cai Shuilin, della Divisione di sicurezza interna della contea di Feng, ha presentato il caso della signora Li alla Procura della contea, che nell'agosto 2023 lo ha inoltrato alla Procura del distretto di Jintai, nella città di Baoji, che sovrintende alla contea di Feng.

I due avvocati della praticante hanno chiesto l'archiviazione del caso contro di lei sostenendo che non aveva violato alcuna legge praticando il Falun Gong. Il procuratore Wang Lei, della Procura distrettuale di Jintai, l'ha comunque incriminata e ha inoltrato il caso al Tribunale distrettuale. I suoi avvocati hanno proceduto a presentare denunce contro il Dipartimento di Polizia della contea di Feng, la Procura distrettuale di Jintai e la Procura della contea di Feng, per averla perseguitata a causa della sua fede.

La signora Li è stata nuovamente arrestata e portata nel Centro di detenzione della contea di Fufeng, a Baoji, il 18 ottobre 2023, per poi essere trasferita al Centro di detenzione della contea di Qishan intorno a gennaio dello scorso anno.

Dongyin è stata processata il 12 marzo 2024. Durante l'udienza, i suoi avvocati hanno sostenuto che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e ne hanno chiesto l'assoluzione. Tuttavia i giudici Bai Mingying, Wei Wei e Liu Yan l'hanno condannata a tre anni e tre mesi di carcere e al pagamento di una multa di 13.000 yuan (circa 1.560 euro) il 26 marzo scorso.

Poiché alla signora Li è stata riscontrata un'emorragia cerebrale dovuta a un aneurisma nel luglio dello scorso anno, è stata dimessa e posta in sorveglianza domiciliare. Ora le sue due figlie si prendono cura di lei.

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