(Minghui.org) Lo scorso 25 aprile, i praticanti del Falun Gong in Giappone hanno protestato pacificamente davanti all'ambasciata cinese a Tokyo, e ai consolati cinesi a Nagoya, Fukuoka, Osaka e Sapporo, per commemorare il 26° anniversario dell'appello del 25 aprile, e hanno invitato il mondo a lavorare insieme per fermare la brutale persecuzione del Falun Gong (noto anche come Falun Dafa), da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

I praticanti chiedono al PCC di rilasciare i parenti detenuti in Cina

Quattro praticanti del Falun Gong, i cui parenti sonodetenuti illegalmente in Cina, si sono riuniti presso l'ambasciata cinese a Tokyo, e hanno letto una dichiarazione di protesta, chiedendo l'immediato rilascio dei loro parenti. Anche molti praticanti della regione del Kanto si sono uniti alla protesta pacifica davanti all'ambasciata.

Un praticante legge una dichiarazione di protesta, chiedendo l'immediato rilascio dei praticanti del Falun Gong detenuti illegalmente in Cina

Alcuni praticanti del Falun Gong della città di Huludao, nella provincia del Liaoning, sono stati portati via dalle autorità il 12 luglio dello scorso anno, tra loro la praticante Liu Cong, detenuta nel Centro di detenzione della città di Huludao. Alla famiglia non è stato permesso di visitarla, o di chiedere informazioni sulla sua situazione per telefono, il marito della signora Liu, Luan Changhui, è stato condannato al carcere per la sua fede nel 2021. Questa famiglia felice è stata distrutta dalla persecuzione, e si è appreso che il signor Luan è stato torturato così tanto in prigione da non riuscire a dormire.

La sorella di Liu Cong, Liu Yue, in Giappone, ha dichiarato che la persecuzione disumana del PCC ha raggiunto l'estremo, violando gravemente la dignità umana e calpestando la legge. I dipartimenti competenti del PCC si sono sottratti alle loro responsabilità, e si sono persino rifiutati di rivelare il motivo dell'arresto. Liu Yue ha invitato il personale e i funzionari del PCC che hanno ancora una coscienza, a fermare questa persecuzione.

La praticante Zhang Shuhui ha chiesto il rilascio della zia, la praticante del Falun Gong Zhong Fangqiong di Chengdu, nella provincia del Sichuan, che è stata prelevata dalla polizia della stazione sud del distretto di Xindu, a Chengdu, il 27 giugno dello scorso anno, ed è stata detenuta nel centro di detenzione di Chengdu, nella provincia del Sichuan. Si è appreso che la signora Zhong è stata incastrata, e portata al tribunale del distretto di Xindu, a Chengdu.

La signora Zhang ha sottolineato che anche in Cina il diritto di praticare il Falun Gong, e il diritto di condurre attività legate ad esso senza interferenze è protetto dalla Costituzione cinese. Zhong Fangqiong è innocente e dovrebbe essere rilasciata immediatamente, e ha invitato più persone a partecipare agli sforzi per la salvezza, e a contribuire al suo rilascio.

Wang Guaiyan, della città di Baoji, nella provincia dello Shaanxi, è stata prelevata con la forza dalla polizia dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza di Baoji dalla casa di un'altra praticante l'11 aprile dello scorso anno, e detenuta nel Centro di detenzione n. 2 della città di Baoji. Il 21 aprile di quest'anno, un tribunale ha informato la famiglia che era stato raggiunto un verdetto, la signora Wang ha fatto ricorso a un tribunale di livello superiore, ma la famiglia e l'avvocato della signora Wang non hanno ricevuto informazioni.

La figlia della signora Wang, Zhang Yiwen, ha dichiarato che la protesta davanti all'ambasciata cinese aveva lo scopo di fare pressione sul PCC per migliorare la situazione della signora Wang.

Yao Jiaxiu si è recata a Pechino nel 1999 per lanciare un appello a favore del Falun Gong, da allora è stata detenuta, torturata e maltrattata più volte, ed è stata condannata a 3 anni di prigione e mandata in un ospedale psichiatrico, dove ha subito l'iniezione forzata di farmaci e altre torture. Il 20 settembre dello scorso anno, la signora Yao è stata nuovamente detenuta illegalmente e trasferita segretamente nella città di Xichang, nella provincia del Sichuan, e attualmente è detenuta nel centro di detenzione di Xiaomiao.

Il figlio della signora Yao, Gong Jinjun, in Giappone, è molto preoccupato per la madre, ha spiegato che la madre aveva recuperato la salute grazie alla pratica del Falun Gong, e da tempo chiede il rilascio dei praticanti detenuti illegalmente in modo pacifico, ma è considerata una persona pericolosa dalle autorità cinesi, e viene continuamente monitorata e repressa. Il personale del PCC irrompe spesso nella sua casa, e cerca di costringerla a rinunciare alla sua fede, causando tensione e paura da molti anni.

Gong Jinjun ha chiesto con forza che il PCC rilasci immediatamente la madre, e ha invitato la comunità internazionale a prestare attenzione alla situazione dei praticanti del Falun Gong in Cina.

Durante le proteste davanti all'ambasciata cinese, Denis dall'Ucraina ha incoraggiato i 4 praticanti che chiedevano il rilascio dei loro parenti, nella speranza che continuassero a perseverare di fronte alle avversità.

Denis incoraggia i suoi compagni di pratica a perseverare di fronte alle avversità

Protesta davanti al consolato cinese a Nagoya

Protesta davanti al Consolato cinese di Nagoya

I praticanti del Giappone centrale hanno tenuto striscioni davanti al Consolato cinese di Nagoya, con le scritte “Stop al prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong in vita” in giapponese e “La Falun Dafa è buona” in cinese e giapponese. I praticanti hanno anche presentato copie dell'ultimo giornale Minghui agli agenti di polizia presenti sul posto, che hanno detto che lo avrebbero letto.

Il praticante Xu ha detto che spera che tutti coloro che hanno una coscienza lavorino insieme per fermare la persecuzione disumana in Cina, in particolare il prelievo forzato di organi da parte del PCC.

La signora Zhang, della Prefettura di Mie, ha dichiarato: “Dal 20 luglio 1999 a oggi, il PCC ha perseguitato il Falun Gong per 26 anni. Molti praticanti sono ancora imprigionati, torturati e hanno persino subito il prelievo di organi. Chiediamo alle persone di coscienza di non diventare complici del PCC”.

Protesta davanti al Consolato cinese di Fukuoka

Protesta davanti al Consolato cinese di Fukuoka

Manaka pratica la Falun Dafa da 9 anni, viaggia per 300 chilometri da un'altra contea per partecipare alle attività ogni anno, da quando ha iniziato a praticare, e ha spiegato: “Aderendo allo spirito dell'appello del 25 aprile, e protestando pacificamente contro la persecuzione, i praticanti del Falun Gong cercano di partecipare ogni anno”.

Manaka (al centro) tiene un grande striscione

Il 25 aprile, i praticanti della regione del Kansai protestano pacificamente davanti al consolato cinese di Osaka