(Minghui.org) Il 27 aprile il pluripremiato documentario "State Organs" è stato proiettato nel Centro per le Arti Shadbolt a Burnaby, in Canada. Il noto avvocato per i diritti umani David Matas ha partecipato all'evento e, dopo la proiezione, ha tenuto una sessione di domande e risposte, incoraggiando tutti ad agire, anche con piccoli gesti, per contribuire a fermare le violazioni dei diritti umani da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). Molti spettatori sono rimasti scioccati dalle prove rivelate nel film e hanno chiesto la fine del prelievo forzato di organi in Cina.
Il documentario, diretto da Raymond Zhang, vincitore del Peabody Award, ha richiesto sette anni di lavorazione. Denuncia il prelievo forzato di organi da parte del PCC attraverso il doloroso viaggio di due famiglie alla ricerca dei loro cari scomparsi. Il film mostra come questi crimini siano ancora in corso in Cina.
Raymond, parlando del motivo per cui ha realizzato il documentario, ha raccontato di aver intervistato nel 2016 Zheng Zhi, un ex medico tirocinante presso l'Ospedale generale dell'esercito di Shenyang; l'intervista è stata molto difficile. Il primo giorno Zheng, che aveva assistito al prelievo forzato di organi più volte, è crollato emotivamente. Raymond ha ricordato: "È corso in bagno, ha aperto il rubinetto e ha pianto a lungo".
Il giorno dopo ho continuato l'intervista e, dopo aver finito, Zheng aveva le lacrime agli occhi e mi ha detto: “Non sai che vivevo nella paura costante ogni giorno, come se qualcuno mi stesse sempre inseguendo. Avevo incubi frequenti. Ma dopo questa intervista, mi sento come se mi fossi tolto un peso enorme. È stato come se mi avessero salvato la vita”.
Ciò commosse profondamente Raymond e rafforzò la sua decisione di realizzare un film che avrebbe denunciato questi crimini.
La produttrice Cindy Song ha dichiarato: "Negli ultimi 20 anni, durante la persecuzione del Falun Gong da parte del PCC, molti medici sono stati addestrati a compiere azioni orribili. Quando i medici compiono queste azioni senza alcun senso di colpa, sono già diventati dei mostri. In questo tipo di situazioni, nessuno è veramente al sicuro".
Il noto avvocato per i diritti umani David Matas: Abbiamo molte prove
Il regista Raymond Zhang (a sinistra), il noto avvocato per i diritti umani David Matas (al centro) e la produttrice Cindy Song (a destra) rispondono alle domande del pubblico dopo la proiezione (The Epoch Times)
Durante la sessione di domande e risposte successiva alla proiezione, David Matas ha raccontato al pubblico che nel 2006, dopo la diffusione della notizia del prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong a Sujiatun, Shenyang, lui e David Kilgour, ex Segretario di Stato canadese per l'Asia e il Pacifico, furono invitati a condurre un'indagine indipendente.
Matas ha raccontato che la loro indagine ha esaminato 30 aspetti diversi, scoprendo che il prelievo forzato di organi da parte del PCC è in atto dal 2000, e che ci sono prove schiaccianti a sostegno di ciò. Le principali vittime sono state i praticanti del Falun Gong, con un numero minore di uiguri dello Xinjiang e membri di varie religioni.
L’avvocato ha sottolineato la scoperta di molte prove. Ad esempio, tra i detenuti illegalmente, solo i praticanti del Falun Gong erano sottoposti ad analisi del sangue ogni sei mesi, sollevando seri interrogativi: "Questo è stato fatto per verificare la compatibilità per i trapianti di organi?".
Sono stati assunti anche degli investigatori per contattare direttamente gli ospedali. Incredibilmente, alcuni medici hanno affermato apertamente che gli organi provenivano dai praticanti del Falun Gong e che erano disponibili rapidamente. Nel frattempo, il governo cinese ha negato fermamente tutto ciò e ha bloccato o ritardato le visite degli investigatori internazionali, nel chiaro tentativo di nascondere la verità e distruggere le prove.
Ora, a 82 anni, David Matas continua a viaggiare per il mondo, sensibilizzando l'opinione pubblica su questi crimini. Il suo lavoro gli è valso due candidature al Premio Nobel per la Pace.
Matas ha detto ai giornalisti: "Dato che il PCC è al potere, nega tutto e porta avanti persino repressioni fuori frontiera e propaganda su larga scala. Conosco bene questa questione, perché sono coinvolto da molto tempo".
David Matas ha sottolineato che, anche se il PCC cadesse, la sfida di assicurare i criminali alla giustizia e di scoprire tutti i documenti resterebbe intatta. "La lotta per i diritti umani non finisce mai", ha affermato.
"Ho pianto. Mi si è spezzato il cuore"
Alice (alias), originaria di Hong Kong, ha detto dopo aver visto il film: "Mi ha davvero spezzato il cuore. Ho pianto. Mi sembra che la coscienza delle persone non ci sia più. È davvero troppo. Finché il PCC sarà al potere, potrà continuare a fare del male alla gente e non si tratta di una sola persona. Sta succedendo a moltissime persone. Credo che dobbiamo rimanere forti. Dobbiamo unirci e opporci al PCC".
Jack (alias), un immigrato di Hong Kong, ha affermato che il documentario ha messo a nudo le azioni del PCC e ha aggiunto: "Spero che altre persone contribuiscano a diffondere la notizia, affinché molti possano vedere quanto sia terrificante il PCC".
Jiang di Hong Kong ammira il coraggio dei praticanti del Falun Gong (The Epoch Times)
Jiang, anche lui di Hong Kong, ha detto ai giornalisti: "Guardare questo film è stato doloroso. Sono stato arrestato dalla polizia di Hong Kong nove volte, quindi so cosa significa essere perseguitati dal PCC. Ammiro profondamente i praticanti del Falun Gong. Anche di fronte alla vita e alla morte, hanno scelto di restare fedeli alle loro convinzioni. Penso che sia davvero coraggioso".
Il giovane ha aggiunto che di fronte a crimini così gravi la comunità internazionale non deve solo parlare apertamente, ma anche adottare misure concrete.
Yen Liao, un giovane di origini taiwanesi, è venuto a vedere "State Organs" e ha dichiarato: "Il prelievo forzato di organi da parte del PCC è una grave violazione dei diritti umani. Speriamo che questo documentario e le notizie che lo riguardano aiutino i taiwanesi a capire che il PCC non rispetta i diritti umani. Non dobbiamo schierarci dalla parte del PCC. Dovremmo starne il più lontano possibile".
Ex candidato al Parlamento provinciale chiede un'azione: "Diffondete la notizia il più possibile"
L'ex candidato del Partito Conservatore della Columbia Britannica, Simon Chandler, invita la gente a contribuire a fermare i crimini del prelievo forzato di organi da parte del PCC (The Epoch Times)
Simon Chandler, ex candidato del Partito Conservatore della Columbia Britannica, ha condiviso le sue riflessioni dopo aver visto il film: "Questo (il prelievo forzato di organi) sta avvenendo su larga scala. Non avevamo idea che fosse così diffuso. Ora abbiamo testimoni fuggiti dalla Cina e giunti in Canada. Pensiamo che ciò che dicono sia credibile".
"Dobbiamo prestare maggiore attenzione a ciò che sta accadendo e parlare con i leader di partito, i parlamentari, i legislatori provinciali e i funzionari sia negli Stati Uniti che in Canada. Dobbiamo informarli e dovremmo fare tutto il possibile. Il Canada ha stretti legami con la Cina e leggi come il Foreign Influence Registry Act sarebbero d'aiuto in situazioni come questa".
Immigrata taiwanese: Tutti dovrebbero condannare il prelievo forzato di organi
Ruby, una taiwanese-canadese residente a Vancouver, ha dichiarato: "È sconvolgente che il prelievo forzato di organi sia effettivamente condotto o almeno approvato dal governo. Indipendentemente dal Paese in cui avviene, è profondamente vergognoso, soprattutto quando viene deliberatamente insabbiato. Credo che tutti dovrebbero denunciare e condannare questa cosa".
Ruby ha affermato che vivere in un Paese democratico l'ha aiutata ad apprezzare valori come la libertà e il rispetto reciproco, e questo le ha reso più facile comprendere chiaramente cosa stia facendo il PCC. Ruby ha aggiunto che la donazione di organi dovrebbe essere un atto sacro, ma il PCC la sta trasformando in un business, prelevando con la forza gli organi dalle persone. "Questo profana completamente la sacra missione della medicina. È un enorme insulto", ha dichiarato.
Quando tutti agiranno, le cose cambieranno
Durante la sessione di domande e risposte, Yen Liao, uno dei presenti, ha raccontato di essere venuto a conoscenza del prelievo forzato di organi da parte del PCC anni fa. Ha menzionato che di recente, il cantante taiwanese Tank si è recato in Cina per un trapianto urgente di cuore e fegato, suscitando preoccupazione e interrogativi a Taiwan. Yen ha chiesto come un numero maggiore di persone potesse conoscere la verità sul PCC e contribuire a proteggere la democrazia e la libertà.
David Matas ha risposto che tutti possono contribuire a fermare questi crimini, incoraggiando il pubblico: "Non importa chi siate o cosa facciate, potete fare qualcosa. Basta farlo nella vostra vita quotidiana. Non si tratta di una persona che fa tutto. Si tratta di molte persone che usano le proprie competenze, reti e capacità. È così che avviene il cambiamento".
Il regista Raymond ha aggiunto: "Dopo la seconda guerra mondiale, la gente continuava a dire: 'Mai più'. Ma sta succedendo di nuovo, e continua ancora oggi. La buona notizia è che abbiamo ancora tempo per fermare questa nuova forma di genocidio. Abbiamo ancora la possibilità di cambiare il corso della storia".
Raymond ha incoraggiato tutti a compiere anche piccole azioni, come condividere ciò che hanno visto e sentito nel film con amici, familiari e funzionari governativi. "Insieme, possiamo contribuire a cambiare la Cina e a rendere il mondo più sicuro e pacifico", ha affermato.
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