(Minghui.org) Nell'aprile scorso sono stati confermati i decessi di altri 16 praticanti del Falun Gong a causa della persecuzione della loro fede.

Un decesso è avvenuto nel 2013, uno nel 2016 e uno nel 2023; quattro decessi l'anno scorso e altri nove sono stati confermati tra il febbraio e l'aprile scorso. A causa della rigida censura sulle informazioni da parte del Partito Comunista Cinese, la persecuzione dei praticanti del Falun Gong non può essere sempre riportata in tempo, né tutte le informazioni sono prontamente disponibili.

I 16 praticanti, di cui 11 donne, al momento della loro morte avevano tra i 53 e gli 87 anni. Due di loro erano cinquantenni, quattro sessantenni, sette settantenni e tre ottantenni.

I deceduti provenivano da sette province, municipalità o regioni autonome, con l'Hebei che ha registrato il maggior numero di casi, 5. L'Heilongjiang è al secondo posto con quattro casi. Jilin e Ningxia hanno avuto due casi ciascuno. Le altre tre regioni, tra cui Pechino, Jiangsu e Sichuan, hanno riportato un caso ciascuno.

Un uomo di 76 anni è morto nell'ospedale di una prigione mentre scontava una pena sconosciuta. Due praticanti sono stati preceduti dai loro coniugi, morti anni prima anche a causa delle persecuzioni. La morte di una madre di 75 anni è avvenuta solo due mesi dopo quella della figlia, deceduta poco dopo l'ultima persecuzione della polizia. La maggior parte degli altri praticanti è morta a causa di lunghe detenzioni, torture, vessazioni e/o persecuzioni finanziarie.

Di seguito sono riportati alcuni casi selezionati. L'elenco completo degli operatori deceduti può essere scaricato qui (PDF).

Morte in custodia

Jilin, notizie tardive: Coppia incarcerata perché pratica il Falun Gong, il marito muore in prigione

Nel novembre dell'anno scorso Wang Ligong, della città di Changchun nella provincia dello Jilin, è deceduto mentre scontava una pena detentiva sconosciuta per la sua fede nel Falun Gong. Non è chiaro quando Wang, che lavorava in un istituto di ricerca, sia stato rinchiuso nella Prigione di Gongzhuling. Un informatore ha rivelato che nel novembre dell'anno scorso nell'ospedale della prigione ha avuto una grave stipsi e gli sono stati fatti diversi clisteri. È stato poi trasferito nella divisione geriatrica e per infermi, dove ha avuto un'emorragia cerebrale ed è deceduto nell'ospedale della prigione.

Il calvario di Wang è iniziato il 18 maggio 2023, quando è stato fermato da agenti in borghese mentre usciva dal suo appartamento. Gli hanno strappato di mano le chiavi e hanno fatto irruzione nella sua abitazione, confiscando decine di libri sul Falun Gong, tre computer, tre stampanti e materiale informativo sulla pratica.

Durante l'irruzione, la polizia non ha presentato un mandato di perquisizione e ha tenuto Wang e la moglie 74enne, Gong Shuying, in stanze separate. La polizia ha chiesto quali oggetti appartenessero a ciascuno di loro, ma la coppia si è rifiutata di rispondere, quindi alla fine sono stati conteggiati gli oggetti sequestrati nella stanza di Gong come appartenenti a lei e quelli nella stanza di Wang come suoi.

I due sono stati condotti alla Stazione di polizia di Nanhu e trattenuti per due giorni, durante i quali sono stati trasferiti al primo Ospedale della provincia dello Jilin e all'Ospedale della città di Changchun per gli esami medici. Entrambi i nosocomi hanno giudicato la coppia in condizioni di salute non buone e non idonea alla detenzione.

Il 20 maggio 2023 la polizia voleva tentare con un terzo ospedale, ma poi ha cambiato idea. Quel giorno ha rilasciato Wang su cauzione, dopo averlo costretto a pagare prima 3.000 yuan (circa 370 euro) e poi, per coprire i costi degli esami medici e della detenzione sua e della moglie, altri 2.000 yuan (circa 245 euro), senza rilasciargli ricevute. Nel frattempo, hanno trasferito Gong al Centro di detenzione della città di Changchun.

Wang si è poi recato alla Stazione di polizia di Nanhu per chiedere informazioni sullo stato del caso della moglie. Ha dovuto fare alcuni tentativi per contattare l'ufficiale responsabile, che lo ha informato che il 26 maggio 2023 la polizia aveva presentato il caso di sua moglie alla Procura del distretto di Chaoyang. Pur essendo stato messo in libertà provvisoria, non gli era stata data alcuna comunicazione ufficiale al riguardo.

Wang ha assunto un avvocato per rappresentare la moglie. Quando il 3 luglio 2023 il legale si è recato al centro di detenzione per farle visita, le guardie hanno chiesto di vedere gli avvisi dell'Ufficio di giustizia locale e della Stazione di polizia di Nanhu che lo autorizzavano a rappresentare un praticante del Falun Gong.

L'avvocato ha sostenuto che non c'era alcuna legge che richiedesse tali avvisi. Le guardie hanno risposto che si trattava di una normativa del Comitato per gli affari politici e legali della città di Changchun, un'agenzia extragiudiziale incaricata di supervisionare la persecuzione del Falun Gong. Tuttavia, non hanno potuto fornire un documento che loconfermasse.

Il legale si è recato alla Procura della città di Changchun per presentare un reclamo contro il centro di detenzione, tuttavia il procuratore ha dato ragione al centro di detenzione. Il 4 e 5 luglio 2023 Wang ha chiamato la linea diretta del sindaco e gli è stato detto che l'avvocato, prima di poter incontrare la sua cliente, doveva soddisfare i requisiti del centro di detenzione.

Intorno alle ore 10.00 del 26 agosto 2023, quattro uomini hanno sequestrato Wang dalla sua abitazione. Lui e sua moglie sono stati poi condannati entrambi al carcere. Non si conoscono i dettagli delle loro incriminazioni, dei processi e delle pene detentive. Wang è stato rinchiuso nella Prigione di Gongzhuling, dove è deceduto circa a novembre dell'anno scorso. Non è chiaro dove la moglie sia stata portata a scontare la pena.

Tragedie familiari

Jilin: Donna di 75 anni muore a due mesi dalla scomparsa della figlia, entrambe vittime della persecuzione del Falun Gong

Il 27 marzo scorso Zhang Fengling, di 75 anni, della città di Daan nella provincia dello Jilin, è deceduta a meno di due mesi dalla morte di sua figlia, entrambe a causa della persecuzione della loro fede nel Falun Gong.

La signora Zhang Fengling

Zhang è stata arrestata l'ultima volta il 15 luglio 2022 e il 15 gennaio 2023 condannata a 10 mesi di reclusione. I suoi familiari non hanno mai avuto il permesso di farle visita, né di ricevere informazioni sul suo caso. Solo il 18 gennaio 2023 sono riusciti a sapere che era stata rinchiusa in carcere, e ancora oggi non sanno dove abbia scontato la pena.

Nel maggio 2023, quando è stata rilasciata, Zhang era diventata estremamente debole a causa degli abusi subiti durante la detenzione e a casa sveniva spesso.

Durante i 10 mesi di detenzione, l'Ufficio della previdenza sociale le ha sospeso la pensione (per un totale di quasi 28.000 yuan (circa 3.450 euro). Essendo vedova, faceva fatica ad arrivare alla fine del mese. Gli agenti di polizia continuavano a molestarla a casa e a scattarle foto contro la sua volontà. Inoltre, le hanno ordinato di firmare dei documenti, affermando che tutti i praticanti del Falun Gong incarcerati per la loro fede dovevano essere sottoposti a una stretta sorveglianza per tre anni dopo il loro rilascio.

Oltre al calvario di Zhang, anche sua figlia, Wang Hongyan, è stata presa di mira per la loro fede comune. Dopo aver scontato una condanna a quattro anni per aver praticato il Falun Gong nel 2021, Wang ha lottato contro una condizione di salute precaria e un grave problema al fegato. È deceduta il 9 febbraio scorso, settimane dopo essere stata nuovamente molestata. Aveva 52 anni.

La scomparsa di Wang ha devastato Zhang. Il 27 marzo dello stesso anno è entrata in coma per poi morire dopo poco tempo.

Heilongjiang: Marito e moglie muoiono, rispettivamente nel 2009 e quest’anno, per la persecuzione della loro fede condivisa nel Falun Gong

Una coppia della città di Daqing, nella provincia dell'Heilongjiang, è stata sottoposta a decenni di brutali persecuzioni, dopo che il regime comunista cinese ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999. Guan Zhaoqi è morto il 26 luglio 2009, solo 10 mesi dopo aver terminato di scontare una condanna di sei anni. La moglie, Yu Guixiang, mentre piangeva il decesso di Zhaoqi, ha continuato a subire frequenti arresti e molestie a causa della loro fede comune. È morta il 19 febbraio scorso.

Mentre Guan stava ancora scontando la pena, suo padre, ottantenne, si preoccupava per lui e si angosciava. Morì nel settembre 2005, senza vedere il figlio per l'ultima volta. Anni dopo il decesso di Guan, la madre ebbe un esaurimento nervoso e si allontanava spesso da casa. Morì diversi anni dopo.

Sebbene la coppia non fosse in grado di prendersi cura dei genitori e dei familiari a causa delle persecuzioni, le autorità del regime comunista hanno diffuso una propaganda su di loro, dicendo che non si prendevano cura dei loro genitori perché praticavano il Falun Gong.

Morti dopo torture in carcere, incarcerazioni a lungo termine e molestie

Heilongjiang: Donna di 74 anni muore dopo 13 anni di prigionia e torture per la sua fede nel Falun Gong

Chen Jinfeng, della città di Mudanjiang nella provincia dell'Heilongjiang, è morta il 27 marzo scorso, dopo aver scontato una pena in un campo di lavoro e due pene detentive per un totale di 13 anni. Aveva 74 anni.

La signora Chen Jinfeng

Oltre all'incarcerazione e alle torture subite nel corso degli anni, il suo datore di lavoro, l'Università forestale della radio e televisione di Mudanjiang, l'ha licenziata e le ha negato la pensione dall'agosto 2000, in linea con la politica di persecuzione che prevedeva di “rovinare finanziariamente” i praticanti del Falun Gong, voluta dall'ex leader del Partito comunista Jiang Zemin.

Mentre Chen era imprigionata suo figlio, allora in età universitaria, ha lottato per finanziare i suoi studi ed è diventato malnutrito. Nonostante la scuola gli abbia suggerito di prendere un congedo per motivi di salute, ha continuato a frequentare le lezioni e a fare lavori saltuari per mantenersi. Ma a causa della mancanza di sostegno finanziario, alla fine ha abbandonato gli studi e non ha mai finito l'università.

In seguito a un arresto avvenuto il 29 aprile 2003, Chen è stata legata a una sedia di ferro e le è stato somministrato a forza olio di senape. La polizia le ha anche avvolto la testa in un sacchetto di plastica, facendola quasi soffocare. La tortura è stata ripetuta più volte e in seguito ha sofferto di dolori intensi.

Poiché si è rifiutata di fornire informazioni su altri praticanti del Falun Gong, il direttore della polizia ha gridato: “Picchiatela a morte! Nessuno dovrà assumersi alcuna responsabilità se muore”.

Diversi agenti l'hanno legata a una sedia e le hanno tirato gli arti in diverse direzioni. Un agente le ha dato contemporaneamente una scossa alle mani con un manganello elettrico. La donna ha perso coscienza e, dopo che si è ripresa, le torture sono continuate.

Un agente le ha colpito le braccia finché sono diventate nere e blu e lei non poteva più sollevarle. Inoltre, le ha colpito la testa e schiacciato gli zigomi contro il bordo di un tavolo.

In seguito è stata condannata a cinque anni di carcere e rilasciata il 29 aprile 2008, in gravi condizioni.

Dopo un altro arresto, avvenuto il 29 aprile 2009, le guardie del centro di detenzione l'hanno ammanettata, presa a calci in testa fino a farle perdere coscienza, le hanno infilzato le dita con degli aghi e le hanno dato una gomitata sul petto. La donna ha accusato forti dolori al petto per giorni e ha avuto difficoltà a respirare e a camminare. È stata condannata a sei anni e il 29 aprile 2015 è stata rilasciata dal Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang.

Dopo il suo ritorno a casa, la polizia ha continuato a perseguitare lei e suo figlio. Dopo anni di detenzione e torture, Chen non era in grado di stare in piedi o di camminare da sola. A causa delle lesioni agli organi interni, aveva un catarro eccessivo, si sentiva costantemente debole e sudava copiosamente.

Le sono caduti tutti i denti e aveva anche delle ulcere orali croniche.

Negli ultimi anni di vita, la sua memoria ha cominciato a declinare e spesso dopo mangiato vomitava. Infine, è morta il 27 marzo scorso, all'età di 74 anni.

Heilongjiang: Praticante muore un anno dopo aver scontato 12 anni di carcere

A Zhang Huijuan, di 63 anni, della contea di Yilan nella provincia dell'Heilongjiang, è stata diagnosticata una forma di cancro mentre stava scontando una condanna a 12 anni per aver praticato il Falun Gong, ma le autorità carcerarie si sono rifiutate di rilasciarla con la condizionale. Al termine del periodo di detenzione, la polizia ha continuato a perseguitarla. La sua salute ha continuato a peggiorare e il 5 febbraio scorso, un anno dopo, è deceduta. Aveva 63 anni.

La signora Zhang Huijuan

Zhang è stata arrestata la sera del 29 marzo 2013, dopo che la polizia aveva sospettato che avesse esposto striscioni con informazioni sul Falun Gong lungo l'autostrada. È stata poi condannata a 12 anni dal Tribunale della contea di Yilan.

Mentre scontava la pena nel Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang, Zhang è stata torturata e costretta a lavorare per molte ore senza retribuzione. Quando non riusciva a completare la quota giornaliera, non le era permesso dormire o mangiare. A causa del pesante carico di lavoro e della scarsa quantità di cibo che le veniva data, è svenuta mentre trasportava una pesante borsa di merce. Le altre detenute la calpestavano per portare a termine rapidamente il proprio lavoro.

Uno dei prodotti che Zhang è stata costretta a realizzare è stato quello dei contenitori di carta. Senza alcun dispositivo di protezione personale, ogni volta che veniva a contatto con la colla o con altre sostanze tossiche il suo corpo si gonfiava, compresi gli occhi.

Tra gli altri prodotti lavorati da Zhang vi erano ciglia artificiali, stuzzicadenti e palette per il caffè. Molti operatori hanno subito un significativo calo della vista durante la produzione delle ciglia, e una praticante è diventata cieca dall'occhio destro.

Successivamente, Zhang ha sviluppato un nodulo trasudante sul braccio. Sebbene sia stato confermato che si trattava di un tumore, il carcere ha negato ai familiari la richiesta di rilascio con la condizionale. Dopo essere stata rilasciata l'anno scorso, la salute della donna si è rapidamente aggravata. Tuttavia, la polizia non ha mai smesso di perseguitarla. È morta il 5 febbraio scorso.

Persecuzione finanziaria

Hebei: Uomo colpito da ictus il giorno prima dell'udienza, il tribunale respinge il ricorso dopo la sua morte

Feng Xiaoqi, di 74 anni, della città di Chengde nella provincia dell'Hebei, è stato colpito da un ictus il 12 settembre dell'anno scorso, il giorno prima di presentarsi a un'udienza relativa alla sospensione illegale della sua pensione da parte dell'Ufficio della previdenza sociale. È morto il 23 febbraio scorso e nove giorni dopo, il 4 marzo, la corte d'appello ha respinto il suo ricorso.

Feng è stato arrestato il 31 agosto 2003 per aver prodotto materiale che denunciava la persecuzione del Falun Gong e, dopo l'udienza dell'11 giugno 2004, è stato condannato a 14 anni. Non è chiaro se sia stato rilasciato prima della data prevista per agosto 2017.

Feng ha raggiunto l'età pensionabile nel 2012 e ha iniziato a ricevere la pensione nel settembre dello stesso anno. L'Ufficio per la previdenza sociale della città di Chengde gli ha sospeso la pensione nell'agosto 2020 e gli ha ordinato di restituire i pagamenti che gli erano stati erogati dal settembre 2012 al luglio 2020 (95 mesi in totale).

Secondo la legge cinese sulla previdenza sociale, Feng aveva raggiunto i requisiti contributivi per la pensione nel 2007 e aveva diritto a tutte le prestazioni dopo aver raggiunto l'età pensionabile nel 2012. L'Ufficio per la previdenza sociale ha citato la sua pena detentiva come motivo della sospensione della pensione, ma, per legge, nessun ente governativo può privare i pensionati delle prestazioni pensionistiche. Ha quindi presentato una richiesta di reintegro della pensione, ma l'Ufficio di previdenza sociale non ha mai risposto. Ha quindi presentato un'azione legale contro l'ufficio presso il Tribunale distrettuale di Shuangqiao.

Il tribunale ha dato ragione all'Ufficio di previdenza sociale e Feng ha presentato un'istanza di reintegro della pensione. In seguito, ha presentato una richiesta di riesame amministrativo presso il Tribunale intermedio della città di Chengde. Mentre il caso era in sospeso, l'Ufficio della previdenza sociale ha minacciato di sequestrare la sua casa per ripagare il “debito” di 95 mesi di pensione.

Il tribunale intermedio ha fissato la data del processo per il 13 settembre dell'anno scorso, ma la sera prima Feng ha avuto un ictus. Dopo aver perso i sensi, è stato trasportato d'urgenza in ospedale, dove è rimasto per più di un mese. Una volta rientrato a casa, ha lottato per riprendersi ed è morto il 23 febbraio scorso. Il 4 marzo il Tribunale intermedio ha confermato la decisione del tribunale di primo grado di ordinare a Feng di rimborsare all'Ufficio di previdenza sociale i 95 mesi di pensione che gli sono stati erogati tra il 2012 e il 2020. Non è chiaro se l'Ufficio di previdenza sociale gli sequestrerà comunque l’abitazione per ripagare il suo “debito”.

Articoli correlati:

Marzo 2025: Tredici praticanti del Falun Gong muoiono a causa della persecuzione

Febbraio 2025: Otto praticanti del Falun Gong muoiono a causa della persecuzione

Gennaio 2025: 13 praticanti del Falun Gong muoiono a causa della persecuzione

Panoramica