(Minghui.org) Quattro residenti nella città di Suining, provincia del Sichuan, sono stati condannati al carcere perchè praticano il Falun Gong, come appreso da Minghui alla fine dello scorso mese di aprile.
Il signor Xiao Wenxue e sua moglie, la signora Yang Sizhen, entrambi settantenni, la signora Guo Chunfang, 56 anni, sono stati sequestrati dalla loro casa in affitto il 14 ottobre dello scorso anno; erano stati costretti a vivere lontano dalle loro case per evitare di essere perseguitati per la loro fede. Il signor Yang Minghua (noto anche come Yang Yihua), sulla sessantina, è stato sequestrato poco dopo, mentre si recava a far visita agli altri tre.
Non è chiaro quando i quattro praticanti siano stati incriminati, processati e condannati. Minghui ha recentemente appreso delle loro condanne: la signora Guo a quattro anni di reclusione, la signora Yang Sizhen e il signor Yang Minghua a un anno e 10 mesi ciascuno, e il signor Xiao a due anni di libertà vigilata convertibili in un anno di carcere nel caso di violazione della stessa. I luoghi in cui sono attualmente detenuti devono ancora essere accertati.
La persecuzione subita in passato dal signor Xiao e da sua moglie
Il signor Xiao e la signora Yang erano venditori ambulanti di verdura. Dopo che la signora Yang ha iniziato a praticare il Falun Gong nel febbraio 1998, i numerosi disturbi che l'affliggevano, tra cui un problema cardiaco, sono tutti scomparsi. Constatando i suoi miglioramenti, nel marzo 1999 ha iniziato a praticare il Falun Gong anche il signor Xiao e, ben presto, ha riacquistato la salute.
Dopo che il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione nel luglio 1999, la signora Yang è stata arrestata otto volte e internata in centri per il lavaggio del cervello quattro volte. Ha scontato anche una pena detentiva in un campo di lavoro, dove è stata torturata.
A causa delle frequenti molestie da parte della polizia, a partire dal 6 luglio 2008, dopo essere sfuggita a un arresto, la coppia ha dovuto vivere lontano da casa.
La persecuzione subita in passato dalla signora Guo
Anche la signora Guo, insegnante pluripremiata, è stata ripetutamente arrestata e molestata dall'inizio della persecuzione. Ha scontato un anno di lavori forzati dall'11 novembre 2001 al 1° ottobre 2002 (di cui quattro mesi in totale in due diversi centri di detenzione e sei mesi nel Campo di lavoro femminile di Nanmusi). Il giorno del suo ingresso nella struttura, le guardie l'hanno messa in cella d’isolamento e torturata per tre giorni consecutivi. L’hanno anche costretta a stare in posizioni militari per lunghi periodi di tempo e spesso privata del sonno per giorni interi. La picchiavano non appena si addormentava e non le permettevano di fare la doccia e di lavare i vestiti e la ciotola per il riso. A volte le impedivano persino di evacuare.
La signora Guo è stata nuovamente arrestata il 20 febbraio 2006. Durante la permanenza nel centro di detenzione locale, è stata costretta su una sedia di ferro per tre giorni consecutivi e non le è stato permesso di usare il bagno. Quando è stata sollevata dalla sedia, aveva i piedi gonfi e non riusciva a stare in piedi né a camminare con passo sicuro. Nonostante le sue condizioni, le guardie l'hanno costretta a svolgere lavori forzati e a recitare le regole del centro di detenzione. È stata condannata a cinque anni di reclusione nel settembre 2006, da scontare nel Carcere femminile della provincia del Sichuan, dove è stata torturata e costretta ai lavori forzati.
Mentre scontava la pena, il suo datore di lavoro, la seconda Scuola elementare della città di Huima, l'ha licenziata; suo marito ha divorziato da lei nel marzo 2007 e sua madre, che viveva da sola, è morta nel luglio 2007.
Quando la praticante è stata rilasciata il 19 febbraio 2011, aveva i capelli ingrigiti e i riflessi lenti, l’udito e la memoria erano peggiorati notevolmente ed era pallida e molto debole.
L'8 marzo 2011, solo 19 giorni dopo il suo rilascio, la polizia l'ha molestata nuovamente. Gli agenti hanno tentato di portarla in un centro per il lavaggio del cervello promettendole un sussidio per basso reddito o di aiutarla a trovare un lavoro, ma lei ha rifiutato. È riuscita a fuggire ed è vissuta lontano da casa prima dell'ultimo arresto, avvenuto il 14 ottobre dello scorso anno.
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