Montreal, Canada: Protesta pacifica davanti al consolato cinese per commemorare il 26° anniversario dell'appello del 25 aprile

(Minghui.org) Il 22 aprile i praticanti locali hanno tenuto una protesta davanti al Consolato cinese a Montreal per commemorare il 26° anniversario dell'appello del 25 aprile. Hanno chiesto la fine della brutale persecuzione del Falun Gong (noto anche come Falun Dafa) da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

Raduno davanti al Consolato cinese a Montreal per commemorare il 26° anniversario dell'appello del 25 aprile

Durante la manifestazione, Lorna ha raccontato di essersi recata all'Ambasciata cinese per fare appello in favore del Falun Gong il 25 aprile 1999. Dopo aver sentito che i praticanti di Tianjin erano stati arrestati, si è recata all'ambasciata con altri praticanti in autobus da Montreal a Ottawa, con il semplice desiderio di informare il governo cinese riguardo al Falun Gong.

A quel tempo, Lorna aveva intrapreso la pratica da meno di un anno. Prima soffriva di stress psicologico e insonnia a causa di conflitti familiari, lavorativi e di studio. Tuttavia, dopo aver iniziato a praticare, i principi del Falun Gong l'hanno resa più aperta e sana. Sapeva che la Falun Dafa era una valida disciplina e sentiva di doverne parlare con i funzionari cinesi.

Il consigliere d'ambasciata che li ha ricevuti in quell'occasione, ha detto che era a conoscenza del fatto che il Falun Gong fosse una buona pratica per tenere allenato il corpo, ma che non sapeva affatto cosa stesse succedendo in Cina. Ha accettato volentieri il libro Falun Gong e detto che lo avrebbe letto. Ha anche aggiunto che se si fosse rivelato buono, avrebbe iniziato a praticare. L'incontro si è concluso in un clima di armonia. Tuttavia, tre mesi dopo, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato una brutale persecuzione contro il Falun Gong.

Lorna ha affermato che per 26 anni i praticanti del Falun Gong in Cina sono stati brutalmente perseguitati e persino sottoposti al prelievo forzato di organi autorizzato dal PCC. I praticanti hanno sempre protestato contro la persecuzione in modo pacifico e razionale, il che è di per sé una manifestazione di Verità, Compassione e Tolleranza. Ha aggiunto: “Il PCC non permette alle persone di parlare. Ogni campagna di repressione si è basata su menzogne e calunnie. I praticanti del Falun Gong si fanno avanti e chiariscono la verità guidati dalla propria coscienza. Vogliono che i cinesi ingannati conoscano i fatti, compresi coloro che lavorano in ambasciata”.

Il supporto dei passanti

Numerosi passanti si sono fermati ad assistere alla manifestazione e alcuni hanno chiesto ai praticanti il motivo della sua organizzazione. Molti hanno firmato la petizione per esprimere il loro sostegno.

La residente locale Sharon Brien sostiene i praticanti

Sharon Brien ha detto di essersi commossa quando ha visto i praticanti del Falun Gong protestare davanti al Consolato cinese. Ha aggiunto di essere a conoscenza della persecuzione del PCC. “Siete molto coraggiosi e la vostra protesta è pacifica”, ha detto.

Indicando uno striscione che denunciava il prelievo forzato di organi da parte del PCC, ha detto: “È davvero straziante. La gente non dovrebbe rimanere in silenzio di fronte a queste cose!”. Quando ha saputo che i praticanti avrebbero tenuto una marcia per commemorare l'appello del 25 aprile nel fine settimana, ha detto che sarebbe andata ad assistervi e che ne avrebbe parlato ad amici e familiari.

Michael Konoval ha affermato che il PCC è l'esatto opposto di Verità, Compassione e Tolleranza: “Il PCC mente ed è disonesto. Non è gentile e non ha compassione. È intollerante verso tutti. Non c'è nulla di Verità, Compassione e Tolleranza nel PCC!”.

Ha detto di essersi rattristato quando ha saputo del prelievo forzato di organi da parte del PCC: “Sapevo che perseguitavano i praticanti, ma fino ad ora non sapevo del prelievo forzato di organi. È orribile... e su così larga scala! È un crimine organizzato!”. Ha ripetuto ai praticanti: “Vi sostengo!”.