(Minghui.org) Per commemorare il 26° anniversario dell'appello pacifico dei praticanti del Falun Gong (conosciuto anche come Falun Dafa) a Pechino, il 25 aprile 1999, i praticanti in diverse parti d'Italia hanno tenuto attività per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione in corso in Cina della pratica.

(Segue dalla prima parte)

Firenze: indimenticabile scena di pace

L'evento di Firenze, culla del Rinascimento, si è tenuto in piazza Santa Maria Novella il 25 aprile. Attirate dalla dimostrazione degli esercizi dei praticanti, molte persone si sono fermate per chiedere ulteriori informazioni sulla pratica, e hanno affermato di sostenere i praticanti firmando una petizione per chiedere la fine della persecuzione in Cina.

Attività in Piazza Santa Maria Novella il 25 aprile

Una coppia e i loro due figli adolescenti hanno chiacchierato con i praticanti, hanno provato alcuni movimenti degli esercizi, e hanno promesso che avrebbero continuato a impararli nel sito di pratica di gruppo della loro città.

Un uomo ha raccontato di aver visto centinaia di praticanti della Falun Dafa fare gli esercizi quando visitò la Cina nel 1998. “La scena pacifica è stata indimenticabile”, ha dichiarato. Aveva sentito parlare della persecuzione in Cina, ma non vi aveva prestato attenzione, dopo aver parlato con un praticante e aver letto le informazioni allo stand, si è reso conto che la situazione è peggiore di quanto pensasse, e ha firmato la petizione per chiedere la fine delle atrocità del Partito Comunista Cinese.

Una turista palestinese era a conoscenza delle violazioni dei diritti umani contro i praticanti della Falun Dafa in Cina. “Non possiamo ignorarle e lasciare che continuino”, ha affermato mentre firmava la petizione.

Torino: condividere le informazioni con più persone

Evento a Torino il 25 aprile

Il 25 aprile, i praticanti del Piemonte hanno organizzato un evento a Torino, hanno svolto gli esercizi e raccolto firme. Molti passanti hanno accettato i materiali, chiedendo cosa potessero fare per aiutare, e dopo aver firmato le petizioni, hanno preso i volantini dicendo che avrebbero condiviso le informazioni con altri.

Venezia: la gente incoraggia i praticanti

Il 13 aprile i praticanti hanno allestito uno stand a Mestre, un quartiere di Venezia, per ricordare l'appello pacifico di 26 anni fa, molte persone si sono fermate a leggere i manifesti, hanno parlato con i praticanti e firmato petizioni per sostenere i loro sforzi. Una persona li ha incoraggiati dicendo: “Per favore, continuate i vostri sforzi finché questa [persecuzione] non sarà finita”.

Cos'è l'appello del 25 aprile

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal Sig. Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre 100, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 23 e 24 aprile 1999, la polizia di Tianjin, una città vicina a Pechino, ha aggredito e arrestato decine di praticanti che si erano riuniti fuori dall'ufficio di una rivista per discutere degli errori contenuti in un articolo pubblicato, che attaccava la Falun Dafa. Quando si è diffusa la notizia degli arresti, altri praticanti hanno chiesto informazioni ai funzionari, che gli hanno detto di portare il loro appello a Pechino.

Il giorno successivo, il 25 aprile, circa 10.000 praticanti della Falun Dafa si sono riuniti spontaneamente presso l'Ufficio Centrale degli Appelli a Pechino, come da istruzione dei funzionari di Tianjin. Il raduno fu pacifico e ordinato. Diversi rappresentanti della Falun Dafa vennero convocati per incontrare il premier cinese, Zhu Rongji, e i membri del suo staff. Quella sera, i praticanti arrestati a Tianjin vennero rilasciati.

Jiang Zemin, ex capo del PCC, ha percepito la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC e ha emesso un ordine per bandire la Falun Dafa il 20 luglio 1999.

Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.