(Minghui.org) La signora Liu Cong è stata arrestata perché ha chiesto giustizia per il marito, ingiustamente condannato perché pratica il Falun Gong. Il 4 giugno di quest’anno la signora Liu, originaria della città di Huludao nella provincia del Liaoning, si è presentata presso il Tribunale distrettuale di Lianshan per la seconda volta. I due avvocati di Liu hanno presentato una dichiarazione di non colpevolezza per conto della loro cliente e lei ha testimoniato in propria difesa.

Il marito della signora Liu, il signor Luan Changhui, ingegnere navale, è stato arrestato il 20 luglio 2021 e condannato a quattro anni di carcere il 30 novembre 2021 dal Tribunale distrettuale di Lianshan. È stato poi rinchiuso nel Carcere di primo grado della città di Shenyang il 6 agosto 2022.

Durante il processo di Luan la moglie, anche lei praticante del Falun Gong, ha trascorso innumerevoli ore a studiare le leggi cinesi e lo ha rappresentato come suo difensore familiare. Dopo la condanna, ha presentato ricorso presso il Tribunale intermedio della città di Huludao. Quando il ricorso è stato respinto, ha presentato un'istanza per riconsiderare l’ingiusta sentenza. Nel frattempo, grazie alle conoscenze acquisite durante il processo, la signora Liu ha iniziato a offrire assistenza legale gratuita ad altre persone che erano state a loro volta perseguitate dal regime comunista. Le autorità hanno reagito con ritorsioni nei suoi confronti.

Intorno alle 5:00 del mattino del 12 luglio dello scorso anno una donna ha bussato alla porta della signora Liu, sostenendo di essere la sua vicina del piano di sotto e di aver visto una perdita d'acqua. Non appena la signora Liu ha aperto la porta, più di 10 agenti in borghese hanno fatto irruzione. Liu ha chiesto di vedere i loro documenti d'identità ed un agente le ha mostrato un mandato di perquisizione; le hanno confiscato il pc portatile, il cellulare, le schede di memoria, i libri del Falun Gong, la foto del suo fondatore, le chiavi dell'auto, 2.000 yuan (circa 240 euro) in contanti e il materiale legale che aveva preparato per il caso del marito. In seguito è venuta a sapere che gli agenti che l'avevano arrestata provenivano dalla Divisione di sicurezza interna del Distretto di Longgang e dalla sua subordinata Stazione di polizia di Xijie.

Quel giorno la polizia ha molestato anche altri praticanti del Falun Gong, dopo aver scoperto, attraverso le intercettazioni telefoniche, che erano in contatto con la signora Liu.

Liu è stata trattenuta presso il Centro di detenzione della città di Huludao. La polizia ha autorizzato il suo arresto il 26 luglio dell’anno scorso, con la scusa del ritrovamento di materiale del Falun Gong in casa sua. Il caso è stato presentato alla Procura distrettuale di Lianshan il 25 settembre.

La famiglia e l'avvocato della signora Liu le hanno fatto visita il 3 dicembre e l'avvocato è ritornato il 14 dicembre. Lui e un altro avvocato hanno depositato la procura il 19 dicembre.

Prima udienza

La signora Liu è comparsa davanti al Tribunale distrettuale di Lianshan il 18 febbraio di quest’anno. I suoi due avvocati hanno chiesto al pubblico ministero Du Yang di presentare tutte le prove dell'accusa per il controinterrogatorio. Du è rimasto in silenzio. Gli avvocati hanno anche sollevato dubbi sull'autenticità delle prove, a cui Du non è stato ancora in grado di rispondere.

Il giudice presidente Wang Yueqiu ha aggiornato l'udienza e ha rinviato il caso alla polizia per ulteriori prove.

Seconda udienza

Durante la seconda udienza, il 4 giugno, la signora Liu ha chiesto al pubblico ministero e al giudice come il possesso di materiale relativo al Falun Gong e l'appello per il marito avessero portato il pubblico ministero ad accusarla di "minare l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto", pretesto comunemente utilizzato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong in Cina. Il giudice Wang si è rifiutato di rispondere alla sua domanda.

Gli avvocati della signora Liu hanno sottolineato che le prove dell'accusa erano state autenticate dalla polizia, il che costituiva una violazione della procedura legale, poiché solo un'agenzia terza e indipendente poteva svolgere tale funzione. Inoltre, alcuni documenti erano privi di firme o sigilli ufficiali, il che li rendeva inammissibili.

Un altro avvocato ha aggiunto che la signora Liu stava semplicemente esercitando i suoi diritti fondamentali e facendo giustizia per il marito ingiustamente condannato. Le autorità dovrebbero indagare sul caso ingiusto da lei sollevato nel suo appello, piuttosto che ricorrere a ritorsioni nei suoi confronti.

Liu ha inoltre affermato che l'Amministrazione cinese per la stampa e le pubblicazioni ha revocato il divieto sulle pubblicazioni del Falun Gong nel 2011 e che nessuna legge in Cina vieta la pratica del Falun Gong; ha aggiunto che non si dovrebbe essere perseguiti per le proprie idee, tanto meno per la propria fede. Negli ultimi 26 anni, innumerevoli praticanti del Falun Gong sono stati ingiustamente condannati, semplicemente per aver sostenuto la propria fede nei principi del Falun Gong: "Verità, Compassione, Tolleranza". Il Falun Gong è praticato nella maggior parte dei Paesi e delle regioni del mondo, ed è perseguitato solo nel suo Paese d'origine, la Cina. Liu ha quindi sfidato il pubblico ministero a fornire prove in merito a quale applicazione della legge sia stata da lei compromessa o quali danni abbia causato a individui o alla società in generale.

Un avvocato ha affermato che, secondo il diritto penale cinese, per condannare un sospettato di un reato, l'accusa ha l'onere della prova per dimostrare i quattro elementi del reato: 1) il sospettato è mentalmente capace e comprende le conseguenze delle proprie azioni, 2) il sospettato deve aver avuto un intento criminale di causare danni, 3) il sospettato deve aver commesso un atto criminale e 4) l'atto criminale deve aver violato i diritti legali di altri. Data la situazione della signora Liu, non aveva alcun intento di danneggiare nessuno, né ha effettivamente danneggiato nessuno. È un suo diritto legale fondamentale fare appello per il marito, il che non ha violato alcuna legge.

Un altro avvocato ha affermato che le autorità stavano usando mezzi legali per perseguitare i praticanti del Falun Gong, il che rappresentava un abuso di potere e una violazione della legge. La Costituzione garantisce il diritto dei cittadini alla libertà di credo e il Codice Penale prevede rigide disposizioni sui quattro elementi costitutivi di un reato, ma il pubblico ministero non è riuscito a stabilire in che modo l'azione della signora Liu avesse violato alcuna legge. È solo perché il Partito Comunista Cinese perseguita il Falun Gong che i praticanti stanno prendendo provvedimenti per contrastare la persecuzione. Dopo oltre due decenni di persecuzione, innumerevoli famiglie sono state distrutte, ma i praticanti non hanno mai fatto ricorso alla violenza per resistere. D'altra parte, il Partito Comunista continua ad intensificare le sue tattiche persecutorie per reprimere i praticanti.

Il giudice ha continuato a cercare di impedire agli avvocati di parlare e ha rinviato l'udienza senza annunciare il verdetto.

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