(Minghui.org) Il 4 luglio scorso, i praticanti hanno tenuto una manifestazione pacifica davanti all'Ambasciata cinese a Roma per protestare contro la persecuzione della Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). Hanno inoltre letto delle lettere arrivate da alcuni funzionari eletti.

Durante questa evento, i praticanti hanno commemorato i loro amici di pratica deceduti durante la persecuzione del PCC, che ormai dura da 26 anni e iniziata nel luglio del 1999.

I praticanti protestano pacificamente davanti all'ambasciata cinese a Roma

La praticante Katerina Angelakopoulou, presidente dell'Associazione Italiana Falun Dafa, ha letto una dichiarazione che chiede la fine della brutale persecuzione.

Katerina Angelakopoulou, presidente dell'Associazione Italiana Falun Dafa, parla alla manifestazione

L'Associazione Italiana Falun Dafa ha condannato con forza l'escalation di repressione transnazionale da parte del PCC. Nella sua dichiarazione, Katerina Angelakopoulou, presidente dell'Associazione, ha affermato che il PCC sta estendendo questa persecuzione anche all'estero e che è necessario che venga fermata al più preso. Ha esortato il governo italiano e i principali funzionari eletti a condannare la repressione transnazionale e a chiedere al Partito Comunista Cinese di porre immediatamente fine alla persecuzione.

I praticanti hanno inoltre letto alcune lettere arrivate da parlamentari e funzionari eletti a livello regionale, provinciale e comunale. Le lettere condannano la persecuzione del PCC e manifestano il loro sostegno ai praticanti della Falun Dafa.

Il Vicepresidente del Consiglio del Municipio XII di Roma interviene alla manifestazione

La mattina del 4 luglio, Pietrangelo Massaro, Vicepresidente del Consiglio del Municipio XII di Roma, ha partecipato alla manifestazione dei praticanti davanti all'Ambasciata cinese tenendo un discorso. In precedenza, Massaro aveva presentato una mozione alla XII Circoscrizione del Comune di Roma per “fermare la persecuzione del Falun Gong e il prelievo forzato di organi da praticanti vivi in Cina”.

Pietrangelo Massaro parla alla manifestazione

Durante la manifestazione Massaro ha detto: “Ci ritroviamo qui dopo l’iniziativa che abbiamo fatto insieme nel consiglio del municipio XII di Roma. Sono qui innanzi tutto perché ero a conoscenza di questa ennesima manifestazione nella quale il movimento Falun Dafa esprime la propria condanna nei confronti di certi comportamenti gravi che vengono perpetrati nei loro confronti, i praticanti di questo movimento, da troppi anni.”.

“E perché sono qui in particolare? Per darvi un annuncio: proprio questa mattina ho protocollato in Municipio XII di Roma la mozione con la quale chiediamo la ferma condanna nei confronti del prelievo forzato di organi a coloro che sono prigionieri di coscienza in Cina. Ed è una mozione che è stata approvata anche da altre istituzioni di carattere locale, nazionale e internazionale. È un atto importante perché a livello istituzionale come Roma Capitale, noi vogliamo mettere un punto fermo, e cioè che ci sia la condanna da parte di tutte le istituzioni e da parte di tutti i partiti, indipendentemente dal colore politico, indipendentemente da chi governa la capitale e chi invece è all’opposizione, deve essere un atto congiunto e trasversale.”.

“Perché voglio cercare la massima trasversalità su questo atto, la massima trasversalità. Perché non può ridursi a un atto su cui qualcuno ci fa la battaglia politica per prendere qualche voto, perché sarebbe qualcosa di vile, qualcosa che sminuirebbe il senso profondo di questo atto. Invece, appunto, lavoriamo sulla trasversalità dello stesso. Questo atto, scritto tra l’altro molto bene, è stato scritto in collaborazione proprio con il movimento italiano Falun Dafa, che ha messo in risalto determinati punti.”.

Di seguito sono riportati i principali punti chiave della mozione “Stop al prelievo forzato di organi, stop alla persecuzione del Falun Gong”:

Mozione “Stop al prelievo forzato di organi, stop alla persecuzione del Falun Gong” presentata al Comune di Roma

Il Falun Gong si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza ed è brutalmente represso, perseguitato, torturato e vittima di gravi violazioni dei diritti umani da parte del governo del Partito Comunista Cinese dal 1999.

È emerso che ci sono testimoni attendibili che hanno affermato che il prelievo forzato di organi da persone vive è avvenuto su larga scala.

Considerando i fatti sopra citati, chiediamo la fine della persecuzione del Falun Gong, la fine del crimine del prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza ancora in vita e l'adozione di azioni concrete per porvi fine.