(Minghui.org) Dopo quasi un anno di detenzione, lo scorso 27 giugno Wei Suwen, residente a Pechino, è stata condannata a sette anni e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

Nata nel mese di febbraio 1960, Suwen è stata arrestata il 13 giugno dell'anno scorso, per aver inviato lettere con informazioni sul Falun Gong. Durante l'interrogatorio nell'ufficio del comitato di strada, la donna ha accusato dolori al petto ed è sbiancata in volto. Nonostante le sue condizioni, le sono stati inflitti 10 giorni di detenzione amministrativa.

Il 15 agosto dell'anno scorso la signora Wei è stata nuovamente arrestata, mentre stava passeggiando nel parco Tiantan. Gli agenti della stazione di polizia le hanno confiscato tre telefoni cellulari e hanno fatto irruzione nella sua abitazione. La sera stessa la donna è stata trattenuta alla stazione di polizia e, verso mezzanotte è stata trasferita al Centro di detenzione del distretto di Dongcheng.

Il 30 agosto la procura locale ha approvato l'arresto di Suwen, con l'accusa di “minare le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto”, il pretesto standard usato in Cina per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. Il 30 novembre il procuratore Miao Rongrong ha restituito il caso alla polizia, che lo ha ripresentato il 16 dicembre.

Lo scorso 16 gennaio la signora Wei è stata incriminata e il 18 febbraio è comparsa davanti al giudice del Tribunale distrettuale di Dongcheng. Durante l'udienza, alla quale ha potuto assistere solo un familiare della donna, l’avvocato ha presentato per lei un'istanza di non colpevolezza.

Il 27 giugno scorso il giudice presidente, Bai Chongwei, ha condannato la signora Wei a sette anni e mezzo di prigione.

Prima del suo recente calvario, nel 2006 Suwen è stata sottoposta a due anni di lavori forzati, durante i quali è stata costretta a stare seduta immobile su un piccolo sgabello, dalle 4:00 del mattino alle 12:00 del giorno successivo. I suoi glutei, infiammati e sanguinanti, le hanno causato dolori lancinanti.

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