(Minghui.org) Feng Guoqing, un residente della città di Yichun, nella provincia dell’Heilongjiang, è stato recentemente condannato a sei anni di carcere perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il signor Feng Guoqing, di circa 59 anni, è stato arrestato il 4 dicembre dello scorso anno e la sua casa è stata ripetutamente saccheggiata; durante le perquisizioni gli sono stati confiscati oltre 200.000 yuan (circa 24.000 euro) in contanti.
Su una parte delle banconote vi erano scritti messaggi sulla persecuzione del Falun Gong come mezzo per sensibilizzare l'opinione pubblica, data la rigida censura in Cina.
Xie Xueyi, capo del Dipartimento di polizia del distretto di Jinlin, e Zhou Cheng, capo dellUfficio 610 distrettuale, hanno ordinato alla polizia di interrogare il signor Feng torturandolo; l'uomo si è rifiutato di rispondere alle loro domande e ha iniziato uno sciopero della fame di oltre 40 giorni. Gli agenti lo hanno spogliato e legato su un letto in posizione di aquila aperta, e successivamente lo hanno alimentato forzatamente; non avendo altra scelta, ha evacuato sul letto. A causa di questa tortura ha sviluppato un'insufficienza renale.
Ricostruzione della tortura: legato nella posizione di aquila aperta
Il Dipartimento di polizia del distretto di Jinlin ha presentato il caso del signor Feng alla Procura della contea di Nancha, che lo ha incriminato e ha rimandato il caso al Tribunale della contea.
Il signor Feng è comparso in tribunale il 20 giugno scorso, e il suo avvocato è stato informato il 5 luglio della sua condanna a sei anni di carcere e di una multa di 10.000 yuan (circa 1.200 euro); la cartamoneta stampata con messaggi del Falun Gong che in un primo tempo gli era stata confiscata gli è stata riconsegnata.
Il signor Feng è ancora recluso presso il Centro di detenzione della città di Yichun in attesa dell'esito del suo appello.
Persecuzioni passate
Non è la prima volta che il signor Feng viene arrestato dopo che il Partito Comunista Cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999.
Il primo arresto del signor Feng avvenne il 6 febbraio 2000, quando si recò a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. I 345 yuan (circa 40 euro) in contanti che aveva con sé furono confiscati dall'agente di polizia Xiao Jingyu; fu trattenuto per due giorni a Pechino e poi riportato a Yichun, dove subì tre arresti consecutivi di 15 giorni ciascuno, per un totale di 45 giorni consecutivi (la polizia lo fece per rispettare il limite di 15 giorni di detenzione amministrativa). Lo rilasciarono a metà marzo 2000 e la polizia estorse 1.000 yuan (circa 120 euro), alla sua famiglia.
Il signor Feng fu nuovamente arrestato alla fine di aprile 2000 e trattenuto per 54 giorni. Nonostante ai due pasti ogni giorno gli venisse servita solo una zuppa di ravioli molto liquida e fosse costretto a lavorare nei campi senza paga, il centro di detenzione gli impose comunque di pagare 500 yuan (circa 60 euro) per il cibo (circa 10 yuan al giorno). Il suo stipendio mensile all'epoca era di soli 173,9 yuan (circa 20,80 euro).
Il terzo arresto del signor Feng avvenne verso la fine del 2000; fu trattenuto in un centro per il lavaggio del cervello per 27 giorni e rilasciato il giorno prima della vigilia del Capodanno cinese.
Il suo successivo arresto avvenne il 10 aprile 2002. Gli agenti Kang Kai, Zhang Yanbin e Qi You lo picchiarono alla stazione di polizia, lo ammanettarono, lo costrinsero a strisciare sul pavimento e poi gli misero addosso una sedia; mentre l'agente He Jingdong sedeva sulla sedia, gli altri agenti a turno lo picchiarono con tubi di PVC per ore.
Rievocazione della tortura: legato sotto una sedia
Quella sera, quando la polizia finalmente smise di torturarlo, il signor Feng aveva difficoltà a respirare e non riusciva a camminare; l'agente He lo trascinò fino all'auto della polizia e lo portò al centro di detenzione locale. Gli agenti tornarono tre giorni dopo e lo trascinarono in una stanza e, poiché non era ancora in grado di camminare, iniziarono a pizzicarlo in tutto il corpo provocandogli un dolore lancinante; gli legarono i piedi e gli distesero le braccia prima di legarlo a una croce di legno per 12 giorni. A seguito di questa tortura perse gradualmente la sensibilità alle mani. Gli agenti gli iniettarono anche droghe sconosciute.
La polizia arrivò di nuovo il 10 giugno 2002, gli agenti lo legarono stretto e poi allentarono la corda, diverse volte, poi legandolo sempre più stretto; le sue mani erano così ferite che non riuscì a tenere nulla in mano per un anno.
Il signor Feng fu poi condannato a quattro anni, portato prima nella Prigione di Xianglan il 6 dicembre 2002, e poi trasferito nella Prigione di Jiamusi il 14 gennaio 2003; ogni volta che sua madre andava a trovarlo veniva intimidita dalla guardia carceraria Shi Junfeng fino a che, cedendo al disagio mentale, morì un anno dopo.
Il signor Feng fu sottoposto a continue torture in prigione tra cui alimentazione forzata, scosse elettriche, percosse, privazione del sonno e abusi verbali.
Quando fu rilasciato nel 2006, sua moglie divorziò da lui e anche il suo posto di lavoro, il team di progettazione e indagine forestale di Jinshantun, lo licenziò.
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