(Minghui.org) Lo scorso 19 luglio, i praticanti svedesi del Falun Gong hanno tenuto una protesta pacifica davanti all'ambasciata cinese a Stoccolma, e nel centro della città.

Il deputato svedese Nima Gholam Ali Pour, e il vicesindaco di Göteborg e co-presidente dell'Alleanza interparlamentare sulla Cina (IPAC), Elisabeth Lann, hanno rilasciato dichiarazioni a sostegno dei praticanti del Falun Gong nella loro lotta contro 26 anni di persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). In numerosi resoconti viene descritto come i praticanti sopportano privazioni e torture, compreso il prelievo forzato di organi.

“Il regime comunista cinese è una delle più brutali dittature del nostro tempo, e le sue ambizioni si estendono ben oltre i confini nazionali”.

Il deputato svedese N. G. A. Pour e la dichiarazione completa

Il deputato Nima Gholam Ali Pour ha dichiarato: "Il regime comunista cinese è una delle dittature più brutali del nostro tempo, è un regime che imprigiona sistematicamente i dissidenti, perseguita le minoranze religiose ed etniche, e commette abusi su una scala che il mondo ha scelto di ignorare per troppo tempo".

"E per oltre due decenni, i praticanti del Falun Gong sono stati perseguitati, imprigionati, torturati e in molti casi uccisi, semplicemente per aver praticato una fede pacifica che il Partito Comunista non può controllare".

Ha dichiarato: "In Cina non esiste una stampa libera, uno Stato di diritto indipendente, e la possibilità di esprimere opinioni dissenzienti; un sistema di sorveglianza digitale controlla i cittadini in ogni dettaglio. Ogni pensiero, ogni parola, ogni azione che non si adatta al regime può essere punita".

"Ma le ambizioni del regime non si fermano ai confini del Paese. Il regime comunista cinese cerca di esercitare influenza su altri Paesi attraverso minacce, ricatti economici e controllo su imprese, media e mondo accademico.

"Non dobbiamo mai cedere a questo. L'acquiescenza alle dittature non ha mai portato alla pace, ma solo ad una maggiore oppressione.

"Le democrazie devono essere unite contro la tirannia del Partito Comunista. I diritti umani, la libertà di espressione e l'indipendenza nazionale sono valori non negoziabili, devono essere difesi, sempre e ovunque".

Il mondo deve condannare e fermare la diffamazione, le molestie e la persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese nella Cina continentale e all'estero.

E. Lann, membro del Consiglio comunale di Göteborg e co-presidente dell'Alleanza interparlamentare sulla Cina, e la dichiarazione completa

Elisabeth Lann, vicesindaco di Göteborg e uno dei copresidenti dell'Alleanza interparlamentare sulla Cina (IPAC), nella sua dichiarazione ha affermato: "Per troppo tempo il regime comunista cinese ha potuto perpetrare terribili abusi contro vari gruppi. Nel 1999, il Falun Gong è stato bandito, e da allora i praticanti in Cina e nel mondo, sono stati sottoposti ad abusi e persecuzioni”.

"Il mondo non può restare a guardare! Il diritto di organizzarsi e di praticare la propria fede è un diritto umano fondamentale, che il regime cinese viola sistematicamente”.

“Questo non può continuare senza che il mondo protesti e chieda conto al regime dittatoriale di questi abusi ingiusti".

"Il regime cinese merita la condanna del mondo, per il modo in cui perseguita e diffonde bugie sui praticanti del Falun Gong in Cina e nel mondo. Le vessazioni e le persecuzioni devono cessare!".