(Minghui.org) Quando alcune settimane fa ho iniziato a scrivere il mio articolo per la conferenza di condivisione sul progetto Shen Yun in Francia, ho subito pensato al fatto che non dobbiamo considerare le persone e i progetti importanti come modelli “speciali”, con il rischio di metterli in pericolo.
Infatti, leggendo l'articolo su Minghui intitolato “Non trattare con particolare considerazione i progetti “speciali” e i praticanti ben conosciuti”, mi sono reso conto che forse ero troppo attaccato, o almeno in modo inappropriato, al progetto Shen Yun.
L'articolo cita le parole del Maestro:
"Dopo aver osservato gli atteggiamenti degli studenti che viaggiano con me, certe persone si mettono ad imitarli, senza sapere che cosa vada bene e che cosa no. In realtà, a noi non interessa chi sia ad agire in quel modo, c'è una sola Fa e solo agendo secondo questa Dafa, s'incontrano i giusti requisiti. Le persone al mio seguito non ricevono insegnamenti particolari. Sono come tutti gli altri, sono soltanto gente che lavora per la Società di ricerche. Non sviluppate questi attaccamenti. Noi spesso senza volerlo, finiamo per danneggiare la Dafa quando permettiamo a questo genere di attaccamenti di crescere". (Sesta lezione, Zhuan Falun)
Consapevolezza prima di scrivere la mia condivisione
Diversi mesi fa, mi sono reso conto di avere degli attaccamenti a certi aspetti del progetto. In particolare, guardavo spesso i video dei “Tre Moschettieri”, credendo che fossero un programma sano, dato che erano stati realizzati dai praticanti della Dafa.
Riflettendoci, provavo una sorta di disagio nel guardarli, ma non riuscivo a identificarne la causa. Poi me ne sono dimenticato, perché ero troppo assorbito dal mio lavoro e dai progetti della Dafa.
Cercando di scrivere, ma inciampando e rinunciando
Mentre cercavo di concentrarmi sulla stesura della mia condivisione, sentivo che tutto ciò che mi veniva in mente era negativo; ogni mia riflessione era venata di risentimento, rabbia, amarezza e pensieri negativi.
Ho cercato di cambiare prospettiva per riflettere e concentrarmi su questi aspetti negativi, per eliminarli, ma non ci sono riuscito e sono rimasti solo gli aspetti negativi. Non avevo nulla di positivo da scrivere su un progetto così meraviglioso; era molto inquietante e mi preoccupava.
Ho deciso di non scrivere nulla, perché mi sembrava che non fosse né rispettoso nei confronti del Maestro né corretto scrivere una condivisione che contenesse idee molto negative. Ho preso questo come una “scusa”, pensando che, non avendo nulla di positivo da scrivere, era meglio non scrivere nulla.
Ricevere aiuto
Qualche tempo dopo, una amica praticante mi ha chiesto come stavo procedendo con la mia condivisione e le ho confessato che non avevo scritto nulla, per i motivi sopra citati.
Non mi sentivo molto a mio agio con l'idea, ma non riuscivo a superare gli ostacoli che mi impedivano di scriverla. Questa amica praticante mi ha aiutato a vedere le cose più chiaramente e a superare alcuni dei miei pensieri negativi, permettendomi di approfondire il mio pensiero.
Mi ha detto che molti di noi si trovavano nella stessa situazione, bloccati nella scrittura delle condivisioni. Improvvisamente ho capito che tutta questa negatività, questi attaccamenti più o meno forti al progetto stesso e ad alcuni dei suoi protagonisti, potevano avere qualcosa a che fare con i recenti attacchi a Shen Yun da parte dei media filo-PCC (Partito Comunista Cinese).
Infatti, sappiamo che i nostri pensieri sono materia, quindi se accumuliamo materia negativa potremmo rendere il progetto un bersaglio per gli attacchi dei media pro-PCC al di fuori della Cina. Se, al contrario, rifiutiamo questa negatività, se rifiutiamo queste cattive idee, se eliminiamo questa materia oscura e dannosa, ciò non potrà che giovare al nostro intero ambiente.
Inoltre, se poche persone riescono a scrivere una condivisione, mi sembra che questo ci terrebbe separati gli uni dagli altri, impedendoci così di aiutarci a vicenda. Questo è uno degli obiettivi del male e dovremmo rifiutare con fermezza gli accordi delle vecchie forze.
Domande che mi sono posto
Se proviamo solo negatività, il male ha sicuramente qualcosa a che fare con questo. Se provo solo negatività, non sto agendo, o meglio, reagendo, come una vittima? Un praticante della Dafa può considerarsi una vittima?
Conosciamo la responsabilità che abbiamo nei confronti del nostro ambiente, qualunque esso sia. Quindi, se l'ambiente è sotto attacco, non siamo noi, almeno in parte, responsabili? Se il mio pensiero è solo negativo, sto alimentando il male e i suoi attacchi?
Risoluzioni - Conclusione
Attraverso questa prova, ho capito che i pensieri negativi non fanno bene né a noi né ai progetti, perché possono avere un impatto decisivo sul loro buon funzionamento.
I praticanti della Dafa devono aiutarsi a vicenda per rompere gli attaccamenti che ci legano. Non siamo burattini del male, che vuole distruggerci.
Come ci ha detto il Maestro nello Zhuan Falun:
“un risultato buono o cattivo dipende da un solo pensiero” (Quarta lezione, Zhuan Falun)
Pensando a queste parole, mi rendo conto che ogni mio pensiero deve fondersi con la Fa. Allo stesso modo, ho una certa responsabilità per gli attacchi contro Shen Yun, perché siamo un corpo unico.
Non dovremmo esitare a chiedere aiuto ai nostri compagni praticanti, perché possono aiutarci a identificare i nostri difetti e a liberarci dagli attaccamenti. Il Maestro ci ha ricordato molte volte di coltivare come un unico corpo e mi sembra che chiedere aiuto o scrivere un articolo di condivisione, nonostante gli ostacoli e le difficoltà, faccia parte di questo.
Mi scuso sinceramente con il Maestro per aver impiegato così tanto tempo a identificare la natura di questi elementi negativi che non sono la mia vera natura. Sono determinato a eliminarli una volta per tutte e a coltivare fino alla fine, con fermezza e senza paura.
Ringrazio il Maestro per la sua immensa compassione e il suo gentile aiuto. Ringrazio i miei compagni praticanti per avermi ascoltato con gentilezza.
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