(Minghui.org) Ho 71 anni e mi sento fortunata ad aver iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1998. So di essere venuta in questo mondo per ottenere la Fa, coltivare me stessa, adempiere ai miei voti e assistere il Maestro nella rettifica della Fa. Poiché non sono stata diligente e non sono riuscita a eliminare la mia mentalità competitiva e piena di risentimento, sono stata perseguitata dalle vecchie forze che mi hanno quasi uccisa. Il Maestro mi ha salvata e concesso una seconda vita. Vorrei condividere le mie esperienze di superamento di una grave malattia.
Nel 1999, l'ex leader del Partito Jiang Zemin ha ordinato la persecuzione della Falun Dafa e il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a diffondere menzogne per diffamare la Dafa e ingannare l'opinione pubblica. Da allora, ho iniziato a chiarire la verità alla gente e sono stata arrestata più volte. La mia casa è stata perquisita e mi hanno arrestata.
Sotto la schiacciante persecuzione del PCC, la mia famiglia è stata profondamente colpita e si è opposta alla pratica. Sfortunatamente, non mi sono guardata dentro per migliorarmi e non ho considerato i sentimenti di mio marito. Invece di trattarlo con compassione, ho provato risentimento nei suoi confronti, pensando che stesse dalla parte del male e interferisse con il mio studio della Fa e con il salvare le persone. Questa mentalità errata ha dato alle vecchie forze una scusa per perseguitarmi.
Nel marzo 2024 ho iniziato ad avere la diarrea. Il mio primo pensiero è stato che stavo eliminando il karma. Non l'ho presa sul serio e non mi sono guardata dentro. Pochi giorni dopo, la situazione è peggiorata: le gambe si sono gonfiate e non riuscivo a camminare. Mia figlia mi ha chiesto se fossi stata avvelenata da qualcosa che avevo mangiato. Ho pensato: “Come può un praticante essere avvelenato? È impossibile, devo negarlo!”, ma i sintomi non sono scomparsi. Non avevo identificato e abbandonato i miei attaccamenti.
Quando ho iniziato a esaminarmi, ho scoperto la radice della mia tribolazione. Mio marito è stato ricoverato due volte a gennaio e febbraio del 2024, e sono rimasta in ospedale per prendermi cura di lui. Gli ho chiesto di recitare con sincerità: “La Falun Dafa è buona, Verità-Compassione-Tolleranza sono buone”, aggiungendo che il Maestro lo avrebbe protetto e salvato. Non solo si è rifiutato, ma ha detto cose irrispettose sul Maestro e sulla Dafa. Sono rimasta molto delusa e pensavo che fosse al di là della salvezza.
Non mi sono guardata dentro per vedere cosa avessi fatto di sbagliato, cosa lo portasse a non sostenere, e persino ad opporsi, alla mia coltivazione. Questo ha attirato una persecuzione ancora più intensa da parte delle vecchie forze. Ho iniziato a tossire e non riuscivo a sdraiarmi per dormire; riuscivo solo a stare seduta. È durato circa una settimana. Mi è aumentata la pressione, il battito cardiaco è accelerato e avevo difficoltà a respirare. Mia figlia mi ha portata d'urgenza in ospedale. Mi hanno diagnosticato un'insufficienza cardiaca e uno shock cardiogeno e mi hanno immediatamente ricoverata in terapia intensiva. I medici lavoravano per salvarmi e mi hanno inserito tubi in tutto il corpo.
A causa delle difficoltà respiratorie, i medici volevano aprirmi la trachea, ma io ho borbottato di non farlo. Il medico era perplesso: di solito due iniezioni di anestesia bastavano a mettere fuori combattimento chiunque, ma io non ero svenuta nemmeno dopo quattro. “Lei deve avere una volontà forte... ha per caso una fede?”, mi ha chiesto. Non ha eseguito la tracheotomia. Tutto quello che potevo fare era fissare il soffitto e mormorare: “La Falun Dafa è buona, la Falun Dafa è buona, la Falun Dafa è buona. Maestro, per favore salvami”.
Il quinto giorno, facevo di nuovo fatica a respirare. Il medico ha detto: “Probabilmente non sopravviverà alla notte”. Alcune infermiere commentavano: “È una donna così gentile con lunghi e bellissimi capelli neri: laviamoglieli”. Ho risposto: “Grazie!”. Dopo avermi lavato i capelli, mentre si giravano per andarsene, hanno detto a bassa voce: “Vai in paradiso”.
Quando sono tornate di turno la mattina e hanno visto che ero ancora viva, erano sbalordite. Gli ho detto: “Pratico la Falun Dafa e il Maestro veglia su di me. Per favore, ricordate che 'La Falun Dafa è buona, Verità-Compassione-Tolleranza sono buone!'. La Falun Dafa è retta: non credete alle bugie del PCC”.
Un giorno ho notato un monitor sopra il mio letto d'ospedale. Guardando più attentamente, improvvisamente ho visto che emetteva una tenue luce rosa che mi suscitava una sensazione di grande conforto. La luce si è avvicinata ed è divenuta più chiara: ho visto più di una dozzina di piccole fatine, bellissime, che mi salutavano e mi facevano cenno di avvicinarmi. Ero felicissima. Dopo un po' sono scomparse, e ho udito le infermiere dire: “Ha sorriso. Sembra che si stia svegliando”.
L'ottavo giorno mi son risvegliata. Sono rimasta in terapia intensiva per undici giorni prima di essere trasferita. Ho avuto una visione in sogno in cui mi vedevo in un luogo buio e sporco. C'erano molte persone lì, tutte sporche e abbattute, e io ero tra loro. Improvvisamente, una bellissima gru è discesa dall'alto. Molte persone hanno cercato di arrampicarsi sulla gru per scappare, e io le aiutavo a salire. La gru si è riempita di persone e si è allontanata, ma molti son rimasti giù, piangendo e battendosi il petto per la disperazione. La gru è poi tornata di nuovo, si è riempita di persone e si è allontanata di nuovo. La terza volta che è discesa, tutti hanno cercato di salire: era l'ultima possibilità. Io li ho aiutati tutti a salire. Proprio in quel momento ha detto di essere piena e si è sollevata.
In quello spazio buio, la mia mente era vuota: tutto era sparito. Improvvisamente, un loto dorato è apparso davanti ai miei occhi, irradiando luce. Una voce mi ha trafitto il corpo: “La vita ricomincia!”. La grazia del Maestro è infinita. Ha sopportato proprio tanto per me, una cosa che non si può esprimere a parole.
Ho alzato lo sguardo al cielo stellato e mi sono inchinata con gratitudine al Maestro, con le lacrime che mi rigavano il viso. Quando mi son svegliata, mia figlia mi teneva la mano. Le ho detto: “Il Maestro mi ha concesso una nuova vita!”. Entrambe piangevamo lacrime di gioia. Mia figlia ha aggiunto: “Mamma, vivi bene e coltiva bene”. Ha sempre sostenuto la mia pratica e recita sinceramente: “La Falun Dafa è buona, Verità-Compassione-Tolleranza sono buone”, e ha ricevuto molte benedizioni.
Sono profondamente grata per la compassionevole salvezza del Maestro e per il fatto che la Falun Dafa mi abbia concesso una seconda vita.
Dopo il ritorno a casa dall'ospedale, mia figlia si è presa una pausa dal lavoro per prendersi cura di me. A volte mi portava al parco a prendere un po' d'aria fresca e a praticare una serie di esercizi di fisioterapia come parte del mio percorso di recupero. In cuor mio, volevo parlare con altri praticanti, ma temevo che mi guardassero dall'alto in basso o mi prendessero in giro: come potevo avere avuto una mancanza così grande dopo aver praticato per tanti anni? Avevo paura di influenzarli negativamente e di rovinare l'immagine della Falun Dafa. Avevo paura di molte cose. Ho pensato che per un po' avrei studiato la Fa e mi sarei ripresa a casa.
Ma volevo comunque riprendere la coltivazione il prima possibile, quindi ho contattato alcuni praticanti. Peng ha sottolineato il problema chiave: credere veramente nel Maestro e nella Fa è essenziale. Qualunque cosa dica il Maestro, dovremmo semplicemente farla. Studiare la Fa e metterne in pratica i principi è una questione di illuminazione: se capisci ma non riesci ad agire di conseguenza, non serve a nulla. Ciò che ha detto era assolutamente corretto.
Nel corso degli anni, ho fatto gli esercizi senza coltivare veramente me stessa: come avrebbe potuto avvenire un vero cambiamento in quel modo? Cosa significa veramente coltivare? Coltivare è una questione seria. Significa misurarmi con i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, purificare il mio cuore, eliminare il mio karma e tornare al mio vero sé originale: questo è lo scopo della coltivazione.
Solo guardandomi dentro mi sono resa conto di quanti attaccamenti avessi ancora: gelosia, competitività, risentimento, lussuria, paura delle critiche, desiderio di comodità e paura delle difficoltà. La dolorosa lezione ha fatto suonare un campanello d'allarme. L'unica via d'uscita è studiare la Fa con una mente calma e tranquilla, coltivare diligentemente, tenere il passo con il progresso della rettifica della Fa del Maestro, assisterlo nel salvare esseri senzienti e compiere la mia missione di tornare alla mia vera casa.
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