(Minghui.org) Di recente al sito Minghui è pervenuta la notizia del caso di Han Jinhua, una 67enne della contea di Huai'an, nella provincia dell'Hebei, condannata a tre anni e quattro mesi da un tribunale della provincia dello Shaanxi per la sua fede nel Falun Gong.

Mentre era in visita al figlio nella città di Xi'an, nella provincia dello Shaanxi, la signora ha appeso manifesti del Falun Gong alle maniglie delle porte di una zona residenziale, ma un residente l'ha vista dalla telecamera del suo citofono e l'ha denunciata alla polizia.

Il 30 agosto dello scorso anno gli agenti della Stazione di polizia del distretto di Lianhu, nella città di Xi'an, hanno percorso oltre 965 chilometri fino alla contea di Huai'an, nella provincia dell'Hebei, per arrestarla, perché nel frattempo era tornata a casa. L'hanno riportata nello Shaanxi e l'hanno rinchiusa nel Centro di detenzione del distretto di Lianhu.

La seconda Procura del distretto di Lianhu l'ha incriminata in data sconosciuta e ha inoltrato il suo caso al Tribunale distrettuale di Lianhu alla fine di novembre.

La praticante è stata processata il 22 gennaio di quest'anno e a metà luglio il suo avvocato ha ricevuto una notifica in cui lo si informava che la condanna a tre anni e quattro mesi era stata confermata. La famiglia sta ora presentando ricorso a suo nome contro l'ingiusta condanna.

Non è la prima volta che la donna viene presa di mira per la sua fede, che ha abbracciato nel febbraio 1999 e a cui attribuisce la guarigione da nevrosi, problemi di stomaco, colecistite, gastroptosi, faringite, problemi ginecologici e altri disturbi. Dopo che il regime comunista ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, è rimasta ferma nella sua fede ed è stata ripetutamente presa di mira.

Nel 2002 il suo datore di lavoro, l'Ufficio trasporti della contea di Huai'an, la denunciò all'Ufficio  610 della contea perché praticava il Falun Gong. Il 17 aprile di quell'anno, l'Ufficio 610 avviò una sessione di lavaggio del cervello specificamente rivolta a lei e ad altri due praticanti locali.

Han si nascose e tornò a casa il 7 maggio 2002. Meno di una settimana dopo, l'Ufficio 610 tentò nuovamente di sottoporla alla seduta di lavaggio del cervello. Fu costretta a vivere di nuovo lontano da casa, solo per essere arrestata nella vicina contea di Shangyi intorno alle 23:00 del 13 maggio 2002. La legarono su una sedia di ferro e la torturarono. Suo marito fu costretto a pagare 10.000 yuan (circa 1.200 euro) in cambio del suo rilascio il giorno successivo.

Il datore di lavoro le sospese lo stipendio a partire dal 17 aprile 2002, pagandole uno stipendio inferiore a 300 yuan (circa 36 euro) all'anno, e inviò personale a sorvegliarla durante le festività e gli anniversari legati al Falun Gong, per impedirle di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione.

Il 25 giugno 2008 Han si è recata al villaggio di Shuangtun, nella contea di Huai'an, e si è imbattuta in agenti della Stazione di polizia di Xishacheng, che stavano arrestando un altro praticante, Yong (alias). Il capo Zhang Wanfu ha accusato Han di aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong insieme a Yong e l'ha arrestata.

I due praticanti sono stati interrogati separatamente alla stazione di polizia. Il capo Zhang ha mentito a Yong, sostenendo che Han lo aveva accusato.

Zhang ha poi chiamato il Dipartimento di polizia della contea di Huai'an. L'agente Zhang Bin e altri agenti hanno fatto irruzione nell'abitazione di Han e le hanno confiscato tutti i libri del Falun Gong e il ritratto del fondatore della pratica.

Poi è stata trattenuta alla stazione di polizia fino alle 23:00 del 25 giugno 2008 e suo marito è stato costretto a pagare 4.000 yuan (circa 480 euro). La polizia ha anche fatto pressione sul suo datore di lavoro e sul marito affinché la sorvegliassero e promettessero di non permetterle più di distribuire materiale del Falun Gong.