(Minghui.org) La signora Li Xiuqin, di 66 anni, della città di Dalian nella provincia del Liaoning, sarà processata nel settembre di quest’anno perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

La signora Li attribuisce al Falun Gong la guarigione della sua tracheite, bronchite, ernia del disco e tosse cronica. Stava camminando vicino a un passaggio a livello nel distretto di Ganjingzi, nella città di Dalian, intorno alle 16:00 dell'11 giugno, quando due agenti in borghese l’hanno fermata all'improvviso, l’hanno perquisita e le hanno trovato due chiavette USB, diversi amuleti del Falun Gong e circa 200 yuan (circa 24 euro) in contanti. Tutti gli oggetti confiscati contenevano informazioni sul Falun Gong, così la donna è stata portata alla Stazione di polizia di Beizhan.

Verso le 20:00 di quella sera circa otto persone, tra cui agenti di polizia e personale addetto alla gestione immobiliare, hanno fatto irruzione nell'abitazione del figlio della signora Li. Non trovando nulla legato al Falun Gong, più tardi quella notte, hanno trasferito la signora Li al Centro di detenzione della città di Dalian.

Il 20 giugno agenti del Dipartimento di polizia ferroviaria della città di Dalian, insieme al personale addetto alla gestione degli immobili, hanno fatto irruzione nell'abitazione della signora Li sequestrandole un lettore musicale, un amuleto, un volantino del Falun Gong, un articolo di condivisione delle esperienze e una banconota da 5 yuan (circa 60 centesimi di euro) con stampate sopra informazioni sul Falun Gong.

La famiglia della signora Li ha presentato diverse richieste di incontro con l'agente incaricato del caso, ma la Stazione di polizia di Beizhan le ha sempre respinte. La famiglia si è quindi recata al Dipartimento di polizia ferroviaria della città di Dalian e l'agente Zhao (+86-13898485838) l’ha ricevuta. Hanno presentato una richiesta di archiviazione del caso che Zhao ha ritirato, ma si è rifiutato di rilasciare una ricevuta di consegna, nonostante le ripetute richieste della famiglia; ha risposto che avrebbe inoltrato la richiesta al sistema giudiziario.

Il 25 giugno un vice capo della Stazione di polizia di Beizhan, di nome Zhou, ha incaricato un agente in uniforme e un agente in borghese di nome Gao (+86-15842437023) di interrogare il marito della signora Li. Gli hanno chiesto di firmare un foglio in bianco che lui, confuso, ha firmato, ma non si è fatto rilevare le impronte digitali come gli era stato ordinato.

La polizia si è resa conto in un secondo momento di aver utilizzato la carta intestata sbagliata, rendendo così il documento non valido. In seguito gli agenti hanno fatto molti altri tentativi per far firmare al marito della signora Li una nuova dichiarazione con la carta intestata corretta, ma a quel punto lui non ha più voluto firmare, e così la polizia ha dovuto desistere.

La Procura ferroviaria della città di Dalian (+86-411-62834268) ha emesso un mandato di arresto formale per la signora Li il 18 luglio, nonostante le prove siano insufficienti. La famiglia ha ricevuto una notifica formale due giorni dopo, che la informava sulla data dell'udienza fissata due mesi dopo (data esatta sconosciuta); il figlio ha deciso di essere il suo difensore non legale nell’imminente processo.