(Minghui.org) Al signor Chen Jiaqing, di 68 anni, della città di Chengdu nella provincia del Sichuan, è stata sospesa la pensione dopo aver scontato una pena detentiva di un anno nel giugno dello scorso anno.

Chen è stato arrestato l'11 giugno 2023 in un hotel nella città di Urumqi, nello Xinjiang, dopo che la polizia ha trovato informazioni sul Falun Gong sul suo telefono durante un loro interrogatorio casuale. Il Falun Gong è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Poco dopo l'arresto del signor Chen, due agenti del Dipartimento di polizia ferroviaria di Urumqi hanno percorso circa 2.900 chilometri fino alla città di Sanjiang, nella provincia del Sichuan, facendo irruzione nella sua casa di vacanza insieme ad altri colleghi della Stazione di polizia della città di Sanjiang.

La polizia ha sequestrato tre telefoni cellulari, diverse schede di memoria, una chiavetta USB e un piccolo lettore musicale.I due agenti di Urumqi hanno anche saccheggiato le case di altri praticanti nel Sichuan, con cui il signor Chen era in contatto.

La famiglia del signor Chen si è recata nuovamente a Sanjiang (a circa 145 chilometri da Chengdu) nel luglio 2023 per chiedere informazioni sullo stato del caso, ma non è riuscita a ottenere alcuna informazione. Ha anche contattato il Dipartimento di polizia ferroviaria di Urumqi, che ha negato di aver arrestato il signor Chen o di sapere dove si trovasse.

La famiglia non è venuta a conoscenza della sua condanna al carcere fino al suo rilascio, avvenuto nel giugno dello scorso anno.

Moglie una volta condannata a tre anni di carcere

Il signor Chen si è laureato presso l'Istituto tecnologico di Harbin, nella provincia dell’Heilongjiang nel 1982; lui e sua moglie, la signora Liu Guiying, anche lei ingegnere, hanno lavorato presso il 29° Istituto di ricerca della società di tecnologia elettronica cinese nella provincia del Sichuan.

La coppia è stata ripetutamente presa di mira perché pratica il Falun Gong. Alla signora Liu è stata negata la promozione ed è stata per un breve periodo licenziata, nel 2000 (in seguito reintegrata), per essersi recata a Pechino per fare appello a favore del Falun Gong. È stata trattenuta in un centro per il lavaggio del cervello e in una Stazione di polizia più volte nel 2000; nel 2001 è stata condannata a una pena detentiva e a un periodo di lavori forzati di durata non conosciuta. Dopo il suo arresto nel 2007, è stata trattenuta in un centro per il lavaggio del cervello per quattro mesi, il suo posto di lavoro l'ha sospesa e le ha sospeso tutti i sussidi del 2008; è stata poi reintegrata in data sconosciuta.

Nel novembre 2015 la coppia è stata arrestata nella propria abitazione per aver sporto denuncia contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, accusato di aver dato inizio alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Il signor Chen è stato rilasciato 15 giorni dopo, mentre la signora Liu è stata condannata a tre anni di carcere; il suo datore di lavoro l'ha licenziata dopo poco e le ha impedito di presentare domanda di pensione, nonostante avesse raggiunto l'età pensionabile.

Durante la sua detenzione nel Carcere femminile della provincia del Sichuan, la signora Liu è stata sottoposta a varie forme di abuso; è stata costretta a sedersi su un piccolo sgabello per lunghe ore con le ginocchia appoggiate al muro e la schiena dritta. Per diversi mesi non le è stato permesso di lavarsi i denti, i capelli o il corpo. Non le è stata fornita nemmeno la carta igienica e ogni giorno le venivano concessi solo quattro bicchierini d'acqua e quattro pause per andare in bagno; le porzioni di cibo erano piccole e aveva sempre fame.

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