(Minghui.org) A mio padre piace andare nei luoghi dove ci sono pochi praticanti per aiutarli a parlare alla gente della Falun Dafa e della persecuzione. Vorrei condividere tre storie su come ha chiarito la verità alla polizia.

Il capo della polizia riconosce che la Dafa è buona

Nel 2010, dopo essere andato in una zona dove c'erano pochissimi praticanti per chiarire la verità, mio padre è stato arrestato e portato alla stazione di polizia. La nuova poesia del Maestro, “Mosso dalle riflessioni”, era appena stata pubblicata, e lui continuava a recitarla.

Gli hanno chiesto dove l'avesse sentita, ma lui si è rifiutato di dirglielo. Quando un agente gli ha detto che lo avrebbero riportato a casa se glielo avesse detto, lui ha risposto: “Non c'è bisogno che mi riportiate a casa. Sono venuto qui da solo e tornerò da solo”.

Lo hanno interrogato fino a tarda sera, senza però riuscire a ottenere nulla. Mio padre ha continuato a parlare con il capo della polizia della Falun Dafa, e alla fine questi ha detto: “Ricorderò che la Falun Dafa è buona”.

Mio padre ha detto ad altri praticanti che non sapeva bene come chiarire la verità, ma sapeva che sarebbe stato di beneficio ad altri.

Il capo della polizia non impedisce a mio padre di andarsene

Un'altra volta, negli anni 2000, mio padre è stato portato alla stazione di polizia dopo essere stato segnalato perché parlava alla gente della Falun Dafa. Il capo della polizia, che era stato trasferito da un'altra sede, lo ha interrogato usando un linguaggio duro e offensivo.

Ridacchiando, mio padre ha detto: “Dovresti proteggere le persone, quindi dovresti almeno dare il buon esempio e non usare un linguaggio volgare. Sono più vecchio di te e potrei essere più vecchio di tuo padre, quindi non dovresti parlarmi in quel modo”.

“Sto cercando di aiutare le persone a risvegliarsi. Spendiamo i nostri soldi per stampare materiali informativi che aiutano le persone a comprendere la Dafa e la persecuzione. Che tu ci creda o no, ti sto dicendo la verità. Riesci a trovare persone come noi in Cina al giorno d'oggi?”.

Vedendo che il capo della polizia continuava a imprecare, mio padre ha detto: “Dico queste cose per il tuo bene. Non rimarrò qui... me ne vado!”. Si è alzato e se n'è andato, e il capo della polizia non l'ha fermato.

Il capo della polizia lascia andare un mio parente

Mio padre è stato portato di nuovo alla stazione di polizia perché sorpreso a distribuire materiale informativo sulla Falun Dafa in un altro luogo. Quando ha parlato con il capo della polizia, questi ha detto: “Non sto dicendo che il Partito Comunista Cinese (PCC) sia buono, e non ho nemmeno un'opinione sulla Falun Dafa”.

Mio padre ha risposto: “Una cosa è pensare che il PCC sia buono o cattivo, ma anche se non conosci la Dafa o non la pratichi, dovresti sapere che Verità, Compassione e Tolleranza sono una buona cosa... i praticanti si comportano secondo questi principi! Arrestate forse noi praticanti perché rubiamo o facciamo qualcosa di illegale? Vogliamo solo far sapere alla gente che Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”.

Mio padre ha chiesto al capo se avesse letto il libro Nove Commentari sul Partito Comunista e lui ha risposto che l'aveva fatto.

Mio padre ha continuato: “Allora non ti parlerò del PCC, dato che il libro spiega l'argomento in dettaglio. Finora, i mass media del PCC non hanno menzionato il libro Nove Commentari sul Partito Comunista. Non osano parlarne perché non vogliono ammettere che ciò che si dice nel libro sia vero. E non possono dire che è falso perché non possono cambiare i fatti storici”.

“Dovreste sapere cosa è bene e cosa è male, e avete da fare delle scelte. Ma non prendete posizione riguardo al PCC e non avete opinioni sulla Falun Dafa, quindi non fate alcuna scelta. I disastri causati dall'uomo e quelli naturali continueranno in futuro. Se scegliete di lasciare il PCC e riconoscete che la Dafa è buona, sarete protetti e benedetti”.

Sentendo quelle parole, il capo della polizia si è illuminato e si offerto di accompagnare a casa mio padre. Ma lui ha detto: “Non c'è bisogno che mi dai un passaggio, posso tornare a casa in bicicletta”, e se n'è andato.