(Minghui.org) A partire dal 20 aprile circa di quest’anno, l'Ufficio amministrativo penitenziario di Pechino ha inviato ulteriori guardie nella Prigione di Jinzhong, nella provincia dello Shanxi, per contribuire a lanciare una nuova campagna di torture volta a costringere i praticanti del Falun Gong detenuti a rinunciare alla loro fede.
Tutti i praticanti del Falun Gong di recente rinchiusi in prigione sono stati condotti in cella d’isolamento al quarto piano, dove sono stati costretti a stare in piedi tutto il giorno senza dormire. Le guardie li hanno anche picchiati e hanno spruzzato loro negli occhi lo spray al peperoncino, dopodiché anche tutti gli altri praticanti nella prigione sono stati condotti in isolamento e torturati.
Il signor Hou Lijun ha iniziato uno sciopero della fame ad aprile e il personale della prigione a giugno ha iniziato a sottoporlo ad alimentazione forzata. Ha ripreso a mangiare per alcuni giorni ad agosto, prima di iniziare un nuovo sciopero della fame.
Il signor Hou, 54 anni, originario di Taiyuan, è stato condannato a due anni di lavori forzati nel 2000. Ha subito brutali torture durante la detenzione e la sua pena è stata prolungata di sei mesi. È stato nuovamente arrestato nell'ottobre 2002 e sottoposto a percosse con due manganelli elettrici da 180.000 volt per lunghe ore dopo aver iniziato uno sciopero della fame per protestare. Il suo corpo è rimasto gravemente ustionato. È riuscito a fuggire dalla custodia ed è stato costretto a vivere da sfollato per i successivi 20 anni, per nascondersi dalla polizia.
Dopo l'arresto, avvenuto il 25 aprile 2023, il praticante è stato condannato a 10 anni di carcere e rinchiuso nella Prigione di Jinzhong all'inizio di giugno dello stesso anno. Il giorno dell'arresto ha iniziato uno sciopero della fame, che ha continuato anche dopo l'ingresso in prigione.
Inizialmente, il signor Hou è stato assegnato al team di gestione rigorosa per essere sottoposto a un “addestramento intensivo” volto a costringerlo a rinunciare al Falun Gong. Un detenuto di nome Guo Chunlei ha picchiato un praticante del Falun Gong di 74 anni e il signor Hou ha denunciato l'accaduto al capo del team, Zhou Dongyan.
Tuttavia, invece di punire Guo, Zhou ha schiaffeggiato il signor Hou 16 volte e ha ordinato a Guo di immobilizzarlo su una panca con le mani ammanettate e delle corde avvolte intorno al collo. Guo gli ha anche spruzzato dello spray al peperoncino negli occhi tre volte e lo ha percosso agli occhi e schiaffeggiato. Per tre notti di fila, non gli è stato permesso di dormire. Ha intrapreso uno sciopero della fame per protesta ed è stato messo in isolamento.
Il signor Hou è stato ripetutamente privato del sonno per giorni interi e costretto a sedere immobile su un piccolo sgabello per lunghe ore, il che gli ha causato difficoltà a urinare e gravi dolori alla schiena. Mentre continuava lo sciopero della fame, le guardie lo hanno alimentato con la forza, rischiando continuamente di farlo soffocare.
Il signor Hou è stato poi trasferito alla divisione due del carcere e costretto ai lavori forzati senza retribuzione. Le guardie gli hanno permesso di spendere solo 100 yuan (circa 12 euro) al mese per le necessità quotidiane e impedito di chiamare i familiari e di ricevere visite di persona. Ha continuato lo sciopero della fame ed è stato alimentato forzatamente ogni giorno finché, a un certo punto, la sua pressione sanguigna è salita a 220/130 mmHg (un intervallo normale è 120/80 o inferiore). Date le condizioni in cui versava, l'ospedale del carcere ha emesso per due volte un avviso di condizioni critiche.
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