(Minghui.org) Tre praticanti della città di Nanchang, nella provincia dello Jiangxi, sono state recentemente condannate dal Tribunale distrettuale di Xihu perché praticano il Falun Gong, una disciplina spirituale presa di mira dal partito comunista cinese dal luglio 1999.
Liu Yongying, di 62 anni, è stata condannata a tre anni e tre mesi e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.190 euro) il 15 luglio di quest’anno. Li Fenyu, di 68 anni, e Chen Dongmei, di 67 anni, sono state condannate a tre anni e due mesi ciascuna e a una multa di 7.000 yuan (circa 830 euro) il 15 agosto.
Dettagli dell'accusa contro la signora Liu
La signora Liu è stata arrestata nella sua abitazione, il 21 agosto dello scorso anno, da agenti di diverse forze di polizia e anche il marito e il figlio, che non praticano il Falun Gong, sono stati arrestati e trattenuti in custodia fino alle 22:00.
Il giorno dopo la polizia ha portato la signora Liu in un centro per il lavaggio del cervello. Nonostante la sua pressione sanguigna fosse superiore a 200 mmHg (un valore normale è 120 mmHg o inferiore), il terzo giorno l’ha fatta rinchiudere nel secondo Centro di detenzione della città di Nanchang.
La signora Liu è stata processata presso il Tribunale distrettuale di Xihu il 17 giugno e al marito non è stato permesso di presenziare all'udienza. Dopo essere stata detenuta per quasi un anno, era molto debole e faceva fatica ad entrare in aula, non riusciva a sedersi sul sedile dell'imputato a causa delle pesanti catene e, solo in quel momento, il giudice ha permesso che le venissero rimosse.
Le prove dell'accusa includevano 138 amuleti sui quali erano incise informazioni sul Falun Gong, nonché oggetti sequestrati nella sua abitazione, tra cui 16 libri sul Falun Gong e un ritratto del fondatore.
La signora Liu ha sottolineato che i 138 amuleti le erano già stati sequestrati durante l’arresto del 2 aprile del 2018 ed erano stati usati come prova per ottenere la sua condanna a due anni, ma il pubblico ministero li ha utilizzati di nuovo in quest'ultimo caso; questa volta sembravano usurati e le scritte erano sfocate.
L'avvocato della signora Liu ha difeso il suo diritto costituzionale a praticare e diffondere informazioni sul Falun Gong, ma il giudice ha comunque emesso la sentenza il 15 luglio.
Prima della sua ultima condanna, la signora Liu ha scontato due condanne in un campo di lavoro per un totale di cinque anni, durante i quali è stata picchiata, insultata, alimentata forzatamente e costretta a svolgere lavori pesanti e non retribuiti. Dopo il suo arresto nel 2018, è stata condannata a due anni e ha subito abusi in carcere simili a quelli subiti durante i suoi periodi di lavoro forzato.
Quando è stata rilasciata, il 3 aprile 2020, era emaciata, camminava barcollando, e molti denti le erano caduti a causa delle torture. E’ venuta a conoscenza che il suo datore di lavoro, la Scuola di amministrazione civile dello Jiangxi, aveva ricevuto l'ordine dai superiori di licenziarla a maggio del 2018, nonostante le fosse stato conferito il premio di "dipendente dell'anno" dal 2015 al 2017. In seguito, si erano anche rifiutati di pagarle la pensione.
La signora Liu Yongying prima di essere perseguitata
La signora Liu Yongying dopo aver subito gravi abusi durante la detenzione
Dettagli dell'accusa contro le signore Li e Chen
La signora Li, nata nell'aprile 1957, e la signora Chen, nata nell'ottobre 1957, sono state arrestate insieme il 3 aprile dello scorso anno, dopo essere state denunciate per aver parlato del Falun Gong. Gli agenti dell'Ufficio di sicurezza interna del distretto di Qingshanhu che le hanno arrestate e portate in un centro per il lavaggio del cervello situato presso il Tribunale distrettuale di Qingyunpu.
Il vice capo dell'Ufficio 610della città di Nanchang si è presentato come Niu Xiaoqiang, ma le signore Li e Liu hanno scoperto in seguito che il suo vero nome era Liu Zhibin. Ha personalmente creato una "squadra di supporto" con l'obiettivo di costringere le due donne a rinunciare al Falun Gong. Sono state costrette a guardare video che diffamavano il Falun Gong, così come filmati di altre praticanti del Falun Gong torturate nel Carcere femminile della provincia dello Jiangxi. Zhibin ha minacciato di torturare le due praticanti, e in seguito ha chiesto loro di consegnargli gli atti di proprietà delle loro case in cambio del loro rilascio su cauzione.
Le signore Li e Liu sono state nuovamente arrestate il 13 marzo scorso, dopo essere state denunciate per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong e sono state condotte al secondo Centro di detenzione della città di Nanchang.
Lo stesso tribunale distrettuale di Xihu ha processato le due donne il 9 luglio e le ha condannate il 15 agosto.
Non è la prima volta che le due praticanti vengono prese di mira per la loro fede.
La signora Li rimase vedova nel dicembre 1996, quando suo marito morì di uremia. Faticò a prendersi cura dei loro due figli piccoli e a saldare i debiti, la sua salute peggiorò e i suoi capelli divennero grigi. Non riusciva ad addormentarsi. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, nel maggio 1997, la sua salute migliorò e tornò nuovamente a sorridere. Dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong nel 1999, rimase ferma nella sua fede e fu ripetutamente presa di mira. Prima della sua ultima incriminazione, affrontò quattro condanne ai lavori forzati per un totale di otto anni, e ogni volta fu brutalmente torturata. Per i dettagli sulle sue passate persecuzioni, così come su quelle della signora Liu, consultare gli articoli correlati al fondo.
Persecuzione passata della signora Chen
Anche la signora Chen, pensionata dalla fabbrica di pelletteria di Nanchang, è stata ripetutamente presa di mira per aver difeso la sua fede. Negli ultimi vent'anni ha subito tre condanne ai lavori forzati, per un totale di cinque anni e mezzo.
La signora Chen fu arrestata il 1° settembre 2004 e trattenuta per 25 giorni. La sua famiglia dovette pagare per lei una cauzione di 5.000 yuan (circa 600 euro). Dopo un altro arresto, il 28 maggio del 2005, le fu inflitta una condanna a un anno e mezzo di lavori forzati. Non appena fu ammessa al Campo di lavoro femminile della provincia dello Jiangxi, fu sottoposta a un "addestramento intensivo" che includeva l’essere rinchiusa in cella d’ isolamento, percosse e l'obbligo di guardare video che diffamavano il Falun Gong, svolgere esercitazioni militari sotto il sole cocente (che non si fermarono finché non svenne) e di pulire i bagni e l'officina. Quando si rifiutò di cantare canzoni pro-PCC durante la fila prima dei pasti, la guardia di turno la costrinse a stare in piedi per lunghe ore e la sua pena fu prolungata di tre giorni.
In seguito fu costretta a produrre guanti medicali per quasi 12 ore al giorno; il laboratorio non aveva ventilatori né aria condizionata, faceva caldo e l'aria era soffocante. Poiché per testare i guanti veniva utilizzato il talco, il laboratorio era anche pieno di polvere. Dopo solo una settimana di lavoro, era ricoperta di dense vesciche rosse che le procuravano un prurito insopportabile, si grattava fino a sanguinare e non riusciva a dormire. In seguito, le guardie la trasferirono in un'altra squadra, dove le furono negate le visite dei familiari, l'acquisto di spuntini e le fu anche dato il cibo peggiore che il campo di lavoro avesse da offrire.
La signora Chen stava leggendo libri del Falun Gong insieme a una vicina nel pomeriggio del 30 giugno 2010, quando otto agenti in borghese dell'Ufficio di sicurezza interna del distretto di Qingshanhu fecero irruzione nella sua abitazione e la immobilizzarono, ammanettandola così duramente che le manette le tagliarono la pelle dei polsi. Tornarono la notte seguente per fare una seconda irruzione nella sua abitazione e, quella notte stessa, anche l'appartamento in affitto di sua figlia fu perquisito. La polizia sequestrò due computer, due cellulari e un lettore MP5.
La figlia della signora Chen è stata interrogata in un hotel fino a mezzanotte di quel giorno, un agente le ha tolto le scarpe e ha minacciato di picchiarla. La donna è stata interrogata per 24 ore, immobilizzata su una sedia e senza cibo. La polizia non le permetteva di dormire e spesso le strattonava le manette per infliggerle ulteriore dolore; il suo polso destro sanguinava e i segni delle ferite sono ancora visibili. Il capitano di polizia le ha frustato le cosce con le scarpe e ha affermato che l'avrebbe picchiata a morte, se non fosse stato per la sua età avanzata.
La signora Chen fu poi condannata a due anni di lavori forzati e inviata al Campo di lavoro femminile della provincia dello Jiangxi il 30 luglio 2010. Durante la visita medica richiesta le fu diagnosticata la polmonite. Il campo di lavoro inizialmente si rifiutò di rinchiuderla, ma cedette dopo che la polizia negoziò con il direttore.
Nel giro di 10 giorni la salute della signora Chen peggiorò rapidamente, tanto da non riuscire più a deglutire nulla. Dopo un altro esame fisico, fu rilasciata per motivi di salute; era solo pelle e ossa quando la sua famiglia andò a riprenderla. Grazie alla pratica del Falun Gong, si riprese completamente.
La signora Chen è stata nuovamente arrestata il 25 settembre del 2011, mentre distribuiva materiale informativo sul Falun Gong. Dopo tre mesi di detenzione, è stata condannata a due anni di lavori forzati e rinchiusa nel Campo di lavoro femminile della provincia dello Jiangxi.
Durante i primi tre mesi alla donna fu ordinato di guardare e leggere ogni giorno materiale che diffamava il Falun Gong. Quando si rifiutò, il responsabile della squadra la colpì in faccia con dei libri e la insultò verbalmente. Ordinò anche a delle tossicodipendenti di sorvegliarla 24 ore su 24. Quando si rifiutò di scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong non le fu permesso mangiare. In seguito fu assegnata a un settore di produzione e costretta a svolgere lavori pesanti per lunghe ore ogni giorno, e spesso sveniva. Dopo una brutta caduta a seguito di uno svenimento perse un incisivo. Non riusciva a mangiare cibi solidi, ma le guardie non le permisero lo stesso di ricevere cure mediche.
Le signore Chen e Li sono state arrestate a casa di quest’ultima il 10 aprile del 2018 e rilasciate due giorni dopo. La signora Li è stata arrestata il 10 settembre 2020 e trattenuta per un periodo di tempo imprecisato, mentre la signora Chen è stata molestata e la sua abitazione è stata perquisita all'inizio di febbraio 2021. È stata costretta a vivere lontano da casa per un periodo di tempo imprecisato. Lei e la signora Li sono state arrestate il 22 febbraio 2023, dopo essere state denunciate per aver parlato del Falun Gong, e trattenute per cinque giorni.
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