(Minghui.org) Un agente di polizia dopo aver picchiato un praticante ottantenne della Falun Dafa, gli ha detto: ”non sarebbe male picchiarti a morte”.

Il Falun Gong, anche conosciuto come Falun Dafa, è una disciplina di meditazione per il corpo e la mente perseguitata dal regime comunista a partire dal 1999. Durante i diciannove anni di brutale persecuzione, molti praticanti tra cui molti , anche quelli più anziani, sono stati vittime di torture ed abusi per far sì che rinunciassero al loro credo e nella maggior parte dei casi i persecutori non sono stati ritenuti responsabili per le loro azioni illegali.

Il 9 Novembre 2018 Chen Zaishan, che vive a Haiyang nello Shandong, stava lavorando nella sua fattoria, quando si è presentato un gruppo di agenti per arrestarlo.

La polizia gli ha saccheggiato casa e confiscato i suoi libri del Falun Gong di fronte alla moglie costretta a letto, per infine arrestarlo illegalmente e portarlo al distretto di polizia di Kaifa, dove un agente della polizia l’ha picchiato.

Chen ha protestato mentre l’ufficiale lo stava picchiando, e quest’ultimo ha risposto: “non sarebbe male picchiarti a morte”.

La polizia ha trattenuto Chen fino alle ore 17:00 non è ancora chiaro il motivo del suo arresto.