(Minghui.org) Nel pomeriggio del 22 aprile 2018 circa 5.000 praticanti del Falun Gong di Taiwan hanno partecipato a una sfilata, e al successivo raduno, nella città di Taipei, per commemorare il pacifico appello avvenuto a Pechino circa vent’anni fa.


Nel 1999, sette anni dopo che il Falun Gong è stato presentato al pubblico, il numero dei praticanti ha raggiunto circa quota cento milioni. In seguito agli arresti illegali di alcuni praticanti di Tientsin, circa 10.000 praticanti si sono recati all'Ufficio degli appelli di Pechino per spiegare ai funzionari cos'è il Falun Gong e parlare loro dei suoi principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Questa è stata definita la manifestazione più ordinata e pacifica della storia cinese.

Grande parata

La sfilata dei praticanti del Falun Gong a Taipei, il 22 aprile 2018

I cartelli e gli striscioni esibiti lungo la sfilata invitano i cittadini cinesi a dimettersi dalle organizzazioni del Partito Comunista

Dopo aver pranzato, migliaia di praticanti hanno eseguito gli esercizi in gruppo e alle 13:30 hanno dato il via alla sfilata; dopo esser passati davanti al Taipei 101 (l'edificio del Taipei World Financial Center), attraversato il distretto degli affari di Xinyi e la zona delle università, coprendo un percorso di circa sei chilometri e mezzo, la sfilata si è conclusa al palazzo dell'Ufficio presidenziale.

Molti astanti, compresi numerosi turisti provenienti dalla Cina continentale, sono rimasti colpiti dalla manifestazione. Fang, un residente di Taipei, ha detto di sapere che il Falun Gong è ben accetto in oltre cento Paesi, ma viene brutalmente perseguitato in Cina; ha poi osservato: “Considerando i praticanti che conosco, penso che il Falun Gong sia positivo per chi lo pratica e di beneficio per la società. Discipline come questa sono da promuove anziché reprimere”. Fang ha inoltre aggiunto che la libertà di credo dovrebbe essere tutelata e spera che le persone in Cina possano, presto, praticare liberamente la loro fede.

Bob, un uomo d'affari con un'attività a Taiwan, ha alzato un pollice in su in segno di approvazione; in passato ha praticato il 'Tai chi', e sa che il Falun Gong è una disciplina che aiuta le persone a migliorare la mente e il corpo: “Ammiro particolarmente i praticanti del Falun Gong per il loro coraggio... sono davvero poche le persone in questo mondo che hanno il coraggio di dire apertamente la verità”.

Per Lin, una turista proveniente dalla Cina continentale, è difficile immaginare che i praticanti possano partecipare a una sfilata così imponente a Taiwan, mentre in Cina vengono brutalmente repressi; dopo aver partecipato alla parata ha accettato di dimettersi dalle organizzazioni del Partito Comunista Cinese (PCC), affermando: “Ho letto i Nove Commentari sul Partito Comunista e non voglio essere associata a un regime così famigerato”.

Almeno 4.200 praticanti hanno perso la vita a causa delle torture subite mentre erano sotto custodia della polizia

Dimostrazione del prelievo forzato di organi dai praticanti in Cina

Dimostrazione contro la tortura

Raduno in Ketagalan Boulevard

Esecuzione degli esercizi del Falun Gong in gruppo durante la manifestazione

Chang Chin-hwa, presidentessa dell'Associazione Falun Dafa di Taiwan, ha spiegato: “Nel 1999 erano pochissime le persone a Taiwan ad aver sentito parlare del Falun Gong. È stata la notizia dell'appello pacifico del 25 aprile ad aiutarci a comprendere cos'è il Falun Gong e a attirare l'interesse di un gran numero di taiwanesi verso questa disciplina di auto-miglioramento”.

Chang ha detto che sebbene il regime comunista cinese abbia represso la pratica negli ultimi diciannove anni, sempre più persone hanno imparato a conoscere la vera storia del Falun Gong: “Ogni giorno circa 100.000 cinesi si dimettono dalle organizzazioni del Partito, e a marzo di quest'anno abbiamo raggiunto la quota di oltre 300 milioni di persone”.

Kao Wei-Pang, fondatore dell'Associazione taiwanese per le vittime degli investimenti in Cina (VICA), ringrazia i praticanti per i loro costanti sforzi

Kao Wei-Pang, fondatore dell'Associazione taiwanese per le vittime degli investimenti in Cina (VICA), che nel 1999 si trovava a Pechino, ha raccontato: “Ho assistito come il Partito Comunista abbia fabbricato notizie diffamatorie contro il Falun Gong per poi inviare i praticanti nei campi di lavoro e nelle prigioni, dove sono stati sottoposti a tortura e alcuni hanno perso la vita, vittime del prelievo forzato di organi”.

Kao ha poi detto di essere felice di constatare che i diciannove anni di repressione non abbiano sconfitto i praticanti: “La loro perseveranza e i loro costanti sforzi hanno aiutato le persone a vedere la vera natura comunista e a prendere le distanze dal regime”; tutto ciò non solo aiuta i praticanti in Cina, ma anche altri che, come lui, hanno sofferto a causa del regime comunista totalitario. Molti uomini d'affari di Taiwan, incluso lui, hanno infatti subito delle perdite a causa delle azioni illegittime del Partito Comunista: “Sono i praticanti ad aiutarci a vedere una speranza per il futuro”.

Tseng Tzu-cheng, membro del consiglio comunale di Hsinchu, spera che la libertà di credo sia protetta in Cina

Tseng Tzu-cheng, consigliere comunale di Hsinchu, ha detto: “Spero che saremo uniti affinché la libertà di credo diventi una realtà in Cina e i diritti umani possano essere veramente protetti”.

Chang Mao-nan, consigliere comunale di Taipei, spera che sempre più persone possano contribuire a sostenere il bene comune nella società, come i praticanti del Falun Gong

William Hsu, consigliere comunale di Taipei, ha elogiato i praticanti per il loro coraggio

Chang Mao-nan, consigliere comunale di Taipei, è d'accordo con quanto affermato dal suo collega di Hsinchu; i praticanti apprezzano i valori tradizionali e sono la spina dorsale della società. Chang sa che sempre più persone contribuiscono a sostenere il bene comune nella società.

William Hsu, anch'egli consigliere comunale di Taipei, ha dichiarato: “Penso che la cosa più importante sia che i praticanti del Falun Gong non abbiano ceduto, e si siano schierati per salvaguardare la loro fede retta, questo è ciò che è accaduto il 25 aprile 1999”.

Zhou, un cittadino taiwanese che si è recato sul posto per sostenere i praticanti, ha affermato: “Il Partito Comunista non ha mai cambiato la sua natura viziosa: danneggia non solo i cittadini a livello nazionale, ma anche le persone provenienti dall'estero. Questo è il motivo per cui i praticanti, raccontando la verità, sono eccezionali... perché è ciò di cui la nostra società ha bisogno”.

Il 23 aprile il Taipei Times, l'unico quotidiano in lingua inglese stampato a Taiwan, ha riportato l'evento. Citando un discorso di Tseng, l'articolo riportava: “Speriamo che un giorno i praticanti del Falun Gong possano studiare liberamente la loro disciplina basata sui principi di 'verità, compassione e tolleranza' senza doversi preoccupare della persecuzione”.