(Minghui.org) Lu Yankun, cinquantanovenne anni della Città di Jiyuan, è stato rilasciato soltanto quando gli è stato diagnosticato un cancro al fegato in stadio avanzato, tuttavia diciotto giorni dopo essere tornato a casa è deceduto.

Lu era uno dei praticanti del Falun Gong – una disciplina spirituale perseguitata dal 1999 dal regime comunista cinese – che il 25 aprile 1999 si è incontrato insieme ad altri diecimila praticanti con l'allora Primo Ministro cinese, per rivendicare il diritto di praticare.

Nel novembre 2002 l'uomo e altri praticanti erano andati nella Città di Zhengzhou e avevano sfruttato le frequenze della televisione locale per trasmettere informazioni non censurate sul Falun Gong. Lu era stato poi arrestato nel luglio 2003, ma quindici giorni dopo era riuscito a fuggire, anche se la Polizia lo aveva però ricatturato poco dopo e condannato a tre anni di carcere.

Nel gennaio 2015 era stato arrestato nella sua città natale e trattenuto per diciannove mesi in un centro di detenzione locale prima di venire condannato segretamente a sei anni di carcere; all'inizio del 2017 era poi stato portato nella prigione di Zhengzhou.

Il 4 aprile 2018 ai suoi familiari era stato comunicato dal carcere che a Lu era stata diagnosticata un'ascite epatica e quando gli hanno fatto visita, hanno notato che aveva la carnagione gialla e la pancia gonfia. Era evidente che era in cattive condizioni di salute già da molto tempo e nonostante ciò la prigione non si era preoccupata di informarli tempestivamente.

Il 14 aprile i familiari di Lu hanno ricevuto una telefonata che li avvisava di andare a trovarlo all'ospedale di Xinmi, dove un medico aveva detto che il loro caro aveva un cancro al fegato in stadio avanzato e che poteva morire in qualsiasi momento. Quella stessa notte l'uomo era stato portato a casa, ma diciotto giorni dopo, il 2 maggio è deceduto.

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