(Minghui.org) Yang Yueliang e Liu Wenting, della contea di Yanshan, sono comparsi in tribunale per la terza volta e accusati di “utilizzo di un culto per minare l’applicazione della legge”, un tipico pretesto usato dal regime comunista cinese nel tentativo di incastrare e condannare i praticanti del Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica per la coltivazione di mente e corpo basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Il 4 agosto 2016 i due uomini sono stati arrestati dopo essere stati denunciati per aver aiutato un cliente a installare un'antenna parabolica in grado di ricevere i programmi dell’emittente New Tang Dynasty (NTD).

Il NTD è un canale televisivo di informazione e intrattenimento globale con sede a New York, specializzato nel fornire informazioni non censurate sulla Cina, inclusa la persecuzione del Falun Gong.

Liu è stato rilasciato su cauzione un mese dopo, mentre Yang si trova tuttora nel centro di detenzione della contea di Yanshan. Ad oggi la polizia locale non ha ancora restituito a Liu la macchina, confiscatali al momento dell'arresto.

I due uomini sono comparsi in tribunale tre volte, rispettivamente il 17 agosto 2017, l'11 dicembre 2017 e il 14 maggio 2018, e tutte e tre le udienze si sono svolte nel centro di detenzione.

Prima sessione

Il pubblico ministero ha indicato due prove dell'accusa: un servizio giornalistico recante il timbro ufficiale dell'Ufficio anti-culto della contea di Yancheng e una dichiarazione rilasciata dalle ambasciate cinesi che affermava che NTD è il portavoce del Falun Gong.

L'avvocato di Yang ha confutato le prove sottolineando che né l'Ufficio anti-culto né le ambasciate cinesi sono organi preposti alla stesura delle leggi o alla loro applicazione, e che pertanto non avevano alcuna rilevanza nel determinare se l'installazione dell'antenna satellitare per la ricezione di NTD, eseguita dal suo cliente e da Liu, avesse infranto la legge.

Ha inoltre sostenuto che gli strumenti per l'installazione e la parabola satellitare confiscati non hanno causato alcun danno a nessuno, né tanto meno pregiudicano l'applicazione della legge.

Il pubblico ministero non ha potuto respingere le dichiarazioni del legale e ha chiesto il rinvio del caso per poter raccogliere ulteriori prove.

Seconda sessione

Il procuratore ha riprodotto in aula, come prova, il DVD confiscato nella casa di Yang, che parla dei principi di Verità, Compassione e Tolleranza del Falun Gong.

A tale proposito il legale gli ha allora chiesto di specificare quale legge veniva violata dal contenuto del DVD. Non avendo nessuna risposta da riferire, il PM ha presentato una dichiarazione che recava il timbro dell'Ufficio di sicurezza interna della città di Cangzhou, che afferma che NTD promuove il Falun Gong.

La difesa ha sostenuto che la dichiarazione non poteva essere utilizzata contro Yang o Liu poiché l'Ufficio di sicurezza nazionale non era un'agenzia autorizzata a verificare le prove forensi.

Terza sessione

L’accusa ha citato un'interpretazione statutaria dell'articolo 300 del codice penale per giustificare l’incriminazione nei confronti dei due praticanti. L'interpretazione è stata data nel 1999 dalla Suprema corte del Popolo e dalla Procura Suprema del Popolo, e stabiliva che chiunque pratichi o promuova il Falun Gong deve essere perseguitato nella massima misura.

L'avvocato ha replicato che le due agenzie che hanno rilasciato l'interpretazione non erano un organo legislativo e che la loro dichiarazione non avrebbe mai dovuta essere usata per accusare i praticanti del Falun Gong. Ha fatto inoltre notare che il primo febbraio 2017 è entrata in vigore una nuova interpretazione statutaria, che ha sostituito quella del 1999, dove non viene menzionato il Falun Gong e viene sottolineato che qualsiasi incriminazione nei confronti di chiunque sia coinvolto in un culto deve essere basata su solide basi giuridiche.

Il legale ha ribadito che poiché nessuna legge in Cina definisce un culto il Falun Gong, l'accusa contro i praticanti era infondata, e ha inoltre sottolineato che l'installazione delle antenne satellitari da parte di Yang e di Liu non ha causato nessuna vittima. I due praticanti, per legge, non potevano quindi essere ritenuti responsabili per un danno che non è mai stato commesso.

La difesa ha infine esortato il giudice del tribunale a seguire la legge e ad assolvere i due praticanti.

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