(Minghui.org) Il 28 giugno 2018 i due residenti della città di Shenyang, Meng Xianguang di cinquantadue anni e sua moglie Su Xiaohua, sono stati nuovamente arrestati per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese. Dal giorno dell'arresto l'uomo è detenuto nella Stazione di Polizia di Danan, mentre il luogo in cui si trova sua moglie è tuttora ignoto.


Questa non è la prima volta che la coppia di coniugi viene presa di mira per la propria fede. Già nell'agosto 2001 Meng era stato arrestato e condannato a quattro anni di carcere, mentre il 26 marzo 2014 i due coniugi sono stati arrestati insieme e condannati entrambi a tre anni e mezzo di reclusione.

Durante la sua seconda prigionia nel carcere di Benxi, l'uomo è stato brutalmente torturato. Il detenuto Yang Zhonghua è stato incaricato di “gestirlo” e dopo averlo fatto crollare a terra a suon di calci, l'ha percosso per oltre venti minuti, fino a renderlo incapace di camminare.

Il 18 ottobre 2015 la guardia Chen Geng ha ordinato ai detenuti Shi Dejun, Jiang Tianshu, e Guo Yongcheng, di riempirgli la bocca di calzini e coprirgli la testa con un sacchetto di plastica. Poi, dopo avergli legato con il nastro adesivo le braccia e le gambe a una sedia, il secondino Liu Minghao gli ha strappato la camicia, gli ha versato sulla testa dell'acqua fredda e l'ha percosso. Successivamente un'altra guardia di nome Liu Sitong l'ha ustionato con un bastone elettrico fino a quando si è scaricato, e l'ha schiaffeggiato.

Alcune ore dopo Meng è stato spostato in un'altra stanza, dove Chen ha ordinato a due detenuti di tenerlo per le braccia e poi l'ha frustato sulla schiena più di venti volte con un tubo di gomma. Quando Chen si è fermato per riposarsi, Liu ha raccolto il tubo e ha continuato.

Dopo che Meng è stato riportato nella sua cella, è stato denudato, legato a una sedia e alcuni detenuti si sono alternati a sorvegliarlo per impedirgli di addormentarsi.

La mattina dopo Chen ha ordinato al detenuto Shi Jian di toccare Meng con un filo esposto e poi ha collegato l'altra estremità del filo a un bastone elettrico. A un certo punto Chen ha appoggiato il filo esposto sul pene di Meng e gli ha detto: “Ti renderò impossibilitato ad avere figli!”. E quando Meng si è contorto dal dolore provocato dalla scossa elettrica, le guardie hanno riso di lui.

Quel pomeriggio i tre secondini Lang Pengcheng, Liu Minghao e Zhang Zhiyu, sono entrati nella sua cella, gli hanno scocciato dei libri sulle cosce e poi due di loro hanno colpito i libri con dei tubi di plastica, causandogli in questo modo delle lesioni interne senza che si notassero in superficie. Questo maltrattamento è terminato dopo più di due ore, perché le guardie erano esauste. In seguito hanno però cambiato idea, colpendogli direttamente le gambe che alla fine di questa tortura erano ricoperte di ferite. Oltre a questo, Meng aveva difficoltà a respirare ed era disorientato.

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