Liaoning: Donna nuovamente arrestata per la sua fede dopo nove anni di reclusione e tortura

(Minghui.org) Shao Changhua è stata nuovamente arrestata da un gruppo di poliziotti che il 17 agosto ha fatto irruzione nella sua casa, perquisendola e confiscandole il suo computer, la stampante e tutti i materiali relativi al Falun Gong. Questo è successo quattro anni dopo il suo rilascio al termine di una condanna durata quattro anni, sempre per via della sua fede.

Il giorno dopo la sua famiglia è andata alla Stazione di Polizia di Badao per cercare di ottenerne il suo rilascio e per sapere il motivo del suo arresto. Un ufficiale ha risposto che Shao era coinvolta nell'indagine riguardante le due praticanti Zhao Xuejing e Sun Lihao, condannate per aver appeso striscioni del Falun Gong, e che sarebbe stata trattenuta per sette giorni e poi rilasciata. Cinque giorni dopo i suoi familiari sono andati a farle visita dove avrebbe dovuto essere rinchiusa, ma è stato detto loro che non era più lì e allora sono andati a vedere se si trovava nel centro di detenzione di Dandong, non lontano dalla struttura originale, scoprendo che era stata trasferita in quella struttura e che il suo stato di detenzione era stato modificato in penale.

Più tardi i famigliari sono ritornati alla Stazione di Polizia di Badao, chiedendo delle spiegazioni sul perché li avevano ingannati. Un ufficiale che si è rifiutato di rivelare il suo nome, ha detto loro che il suo caso era stato cambiato nel pomeriggio, dopo la loro visita mattutina, aggiungendo: "Non so altri dettagli. È già tanto che vi abbia detto questo".

Ora i familiari di Shao sono molto preoccupati per lei, perchè già in precedenza a causa del suo rifiuto di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, era stata condannata ben due volte, rispettivamente nel 2005 e nel 2010 per un totale di nove anni. Mentre era nella prigione femminile dello Liaoningè stata brutalmente torturata al punto da riportare gravi lesioni e da sembrare prematuramente invecchiata.

Durante quel periodo di detenzione l'Ufficio per la Previdenza Sociale di Dandong le aveva ritirato la pensione e dopo le ripetute richieste e tentativi per riottenerla, avevano accettato di darle solo 500 yuan (circa 62 euro) al mese.

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