(Minghui.org) Ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel gennaio 1999. Sei mesi dopo, il regime comunista ha lanciato la persecuzione a livello nazionale. Come numerosi altri praticanti, ho rifiutato di abbandonare la mia fede e ho fatto del mio meglio per chiarire la verità sulla Dafa.

Negli ultimi diciannove anni, ero felice quando miglioravo il mio percorso di coltivazione, e triste quando non riuscivo a superare le prove. Sono stata imprigionata due volte, a causa di mancanze sfruttate dalle vecchie forze. Ma, attraverso una solida coltivazione e liberandomi dagli attaccamenti umani, ho testimoniato il potere della Fa e ho elevato la mia xinxing sopportando le torture.

Il potere di recitare la Fa

Nel settembre 2002, poco prima del sedicesimo congresso del regime comunista, sono stata arrestata e portata in un centro per il lavaggio del cervello, dove sono stata rinchiusa per due mesi.

Nel centro continuavo a recitare la Fa, senza fermarmi. Non guardavo né ascoltavo i video di propaganda del Partito trasmessi dalla televisione. Quando il personale mi parlava, chiudevo gli occhi e nel mio cuore continuavo a recitare la Fa. Vedevo che ogni parola che recitavo si trasformava in materia ad alta energia, mi circondava e diventava uno scudo protettivo. Niente di quello che dicevano mi toccava.

I persecutori se ne andavano frustrati. Il Maestro mi ha incoraggiata, permettendomi di vedere me stessa seduta in cima a una montagna di fuoco, mentre il mio corpo di Budda si temprava. Proprio come ha detto nella poesia “Il sentiero verso la divinità è arduo”:

“Fra le tribolazioni il corpo d’oro viene temprato” (Hong Yin vol. II, versione A)

Sono stata rilasciata due mesi dopo.

Mantenere pensieri retti nei tre anni di prigione

Un anno dopo sono stata nuovamente arrestata. La polizia mi ha interrogata per sei giorni, senza lasciarmi dormire. Non ho detto nulla, ma per protesta ho fatto lo sciopero della fame.

Un agente ha minacciato: “Se non dai informazioni su altri praticanti, ti porto di notte in un posto segreto e ti distruggo il cervello. A quel punto, anche se ti dessimo lo Zhuan Falun, non sapresti nemmeno più che cosa sia, e diremo a tuo marito di divorziare da te. Quando uscirai di prigione sarai vecchia e tuo figlio non ti riconoscerà più” .

Ero inorridita e sapevo che non c’era niente che non potessero fare. Sentivo una grande pressione mentale, ma avevo anche ben chiaro che non dovevo tradire gli amici praticanti.

In cuor mio ho detto al Maestro: “Maestro, non posso dare informazioni sui praticanti a queste persone malvagie, ma almeno ho ancora la mente lucida, per favore aiutami a prolungare questo stato”.

Sei giorni dopo ho deciso di gridare: “La Falun Dafa è buona, e Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”, in modo che più persone sapessero di me e non potessero farmi sparire facilmente.

Le guardie mi hanno portata in ospedale, legata a un letto e alimentata forzatamente. Anche se non potevo muovermi, avevo la mia mente. Ho iniziato di nuovo a recitare la Fa e, quando mi immergevo in Essa, il dolore intenso era più facile da sopportare. Dopo due settimane di sciopero della fame, il capo del centro di detenzione ha chiesto alle guardie di non impedirmi più di dormire e mi ha permesso di fare gli esercizi della Falun Dafa.

Diversi mesi dopo sono stata condannata a tre anni. Poiché mi sono rifiutata di rinunciare alla mia fede e ho continuato a fare gli esercizi, mi hanno ammanettata, legata e immersa in acqua sporca per giorni.

Poco prima di essere rilasciata, le guardie carcerarie hanno assillato mio marito, costringendolo a divorziare da me. Una famiglia felice è stata distrutta, e per me è stato un grande trauma. Ma, con la forte fede nel Maestro e continuando a recitare la Fa, i miei pensieri si sono rafforzati e ho superato quel periodo nero.

Chiarire i fatti alla famiglia

Nel 2006, dopo la scarcerazione, sono tornata dai miei genitori, che si sentivano disonorati per la mia prigionia e per il divorzio. Nel frattempo, gli agenti dell’ufficio 610 locale avevano diffuso voci su di me nella mia città natale, dicendo che avevo abbandonato la mia famiglia e che mi interessavo solo della Falun Dafa. In molti hanno pensato che fossi pazza e mi evitavano.

Passavo molto tempo a studiare la Fa, per rafforzare i miei pensieri retti. Ho detto ai miei genitori: “Non ho fatto niente di sbagliato, e sono perseguitata dal regime comunista solo perché volevo essere una brava persona”.

Aiutavo spesso i miei genitori nelle faccende di casa, e loro sono stati toccati dalla mia sincerità e dal mio atteggiamento positivo. Senza che glielo chiedessi, mio padre ha dichiarato che voleva lasciare il regime comunista e le sue organizzazioni.

Alla fine del 2006 ho trovato un’occupazione e durante il lavoro seguivo quotidianamente i principi della Dafa di Verità, Compassione e Tolleranza. Il dipartimento che gestivo ha vinto un premio aziendale. Parlavo della Dafa con numerosi colleghi e oltre 170 persone hanno lasciato il partito. Quando uscivo dal lavoro distribuivo in città materiale informativo della Dafa.

Una vicina ha detto a mia madre: “Perché non tieni d’occhio tua figlia, non vuole proprio cambiare, anche se è stata imprigionata perché praticava la Falun Dafa, quando ci vede ne parla con tutti”.

Lei ha risposto: “Non ha danneggiato nessuno, cosa c’è di male nell’essere una brava persona?”. La vicina se n’è andata senza dire altro.

In seguito mia madre mi ha aiutata diverse volte a proteggere i libri del Falun Gong e il materiale per chiarire la verità. Le è stato diagnosticato un cancro, ma non ne ha sofferto molto ed è vissuta sette anni in più rispetto alla previsione del medico.

Negli ultimi giorni mi ha chiesto che aspetto avesse il paradiso. Ho messo il DVD di Shen Yun e lei ha detto: “Il paradiso è così bello. Vado lì”. Dopo la sua morte un familiare, il cui terzo occhio era aperto, ha detto che era salita in cielo seduta su un fiore di loto”.

Attraverso il continuo chiarimento della verità, la maggior parte dei miei concittadini ha cambiato atteggiamento nei miei confronti, e sempre più persone hanno lasciato il Partito.

Due anni dopo ho sposato un praticante; abbiamo cooperato bene insieme, producendo materiali della Dafa e distribuendoli.

Arrestata nuovamente a causa di mancanze

Nella primavera del 2012 sono stata arrestata per la terza volta. Tre mesi prima avevo fatto un sogno: il Maestro guidava un treno che avanzava a una velocità incredibile. Mentre stavo seduta sul treno facevo un test, e molte risposte erano giuste. Ma nella prima pagina c’erano due spazi neri a cui non sapevo rispondere. Un uomo mi ha inseguito dicendo: “Come puoi convalidare la Fa?”.

Alcuni giorni dopo ho fatto un altro sogno. L’uomo è apparso di nuovo, stava seduto per terra e piangeva: “Sono andato all’ufficio istruzione per sporgere denuncia contro di te, ma il tuo Maestro è direttore dell’ufficio, lui decide: non ho potuto fare niente per te”.

Poco tempo dopo, un praticante che incontravo spesso è stato arrestato e ha dato informazioni su di me alla polizia.

Tre giorni prima del mio arresto ho visto un gruppo di esseri divini del vecchio universo venire verso di me. Il capo era vestito come un funzionario dell’antichità. Con una mano teneva un pezzo di carta, e con l’altra lanciava particelle scure su di me e ogni particella era piena di esseri malvagi. Non riuscivo a muovermi. Poi ho gridato: “Sono un discepolo del Maestro Li Hongzhi, non riconosco altre predisposizioni su di me, nessuna!”. E sono scappata.

Dopo che mio marito e io siamo stati arrestati, facevo il sogno del test ogni notte. Poiché non potevo rispondere alle domande nei due spazi neri, il Maestro li ha riempiti di inchiostro rosso. Mi sono illuminata al fatto che Lui stava sopportando le tribolazioni per me. Gli ho detto nel mio cuore: “Maestro, devo rispondere a queste domande”.

Il Maestro ha detto:

“Non essere triste

Il corpo giace in prigione – non essere malinconico, non essere triste
Con pensieri retti ed azioni rette, la Fa è qui
Rifletti con calma su quanti attaccamenti tu hai
Liberandoti completamente dai pensieri umani, il male sparisce da solo” 

(Hong Yin vol. II, versione A)

Mi sono calmata e ho iniziato a esaminare il mio percorso di coltivazione degli ultimi anni, per scoprire esattamente che cosa fosse andato storto.

Dopo essere stata scarcerata e aver divorziato, avevo spesso l’amara sensazione della solitudine e della mancanza di un tetto. Volevo una casa tutta mia. Così ho preso in prestito dei soldi da amici praticanti e ho comprato un appartamento. Dopo essermi risposata, abbiamo pagato i debiti, venduto l’appartamento e comprato una casa più grande. Ero compiaciuta e mi sentivo felice.

Temendo la persecuzione, ho acquistato la casa a nome di un parente. Nonostante il Maestro mi ricordasse gli attaccamenti alla comodità e alla bella vita, non l’ho preso sul serio e ho continuato a concedermi l’effimera felicità umana, finché non mi hanno nuovamente arrestata.

La radio per chiarire la verità nel centro di detenzione

Nel centro di detenzione mi sono rifiutata di seguire le regole, ma parlavo della Dafa con le guardie e i detenuti e li ho persuasi a lasciare il regime comunista. Una dozzina di detenuti ha imparato la meditazione seduta e ogni sera facevamo insieme la pratica. Sorprendentemente, a nove di loro si è aperto l’occhio celeste. La cella era piena di armonia e di pace.

Quando le guardie se ne sono accorte, hanno fatto pressione su ognuno di loro e minacciato di aumentare la pena se avessero continuato a imparare da me la Falun Dafa. Ma, avendo compreso pienamente i fatti, i loro cuori erano con la Dafa. Si sono rifiutati di ascoltare le guardie e hanno scritto “La Falun Dafa è buona” sul muro della cella e sui prodotti fabbricati nel centro di detenzione col lavoro da schiavi. Li hanno messi in un’altra cella e hanno ordinato ad altri detenuti di controllarli.

Ero triste perché erano stati messi sotto pressione poco dopo aver conosciuto la Dafa. Sapevo che erano esseri senzienti predisposti dal Maestro per ricollegare i loro legami karmici con la Dafa, e non potevo permettere che il legame venisse cancellato.

Non c’era niente che potessi fare per aiutarli, solo cantare canzoni della Dafa. Non ero mai stata una brava cantante, ma dovevo farlo, perché quella era la mia sola possibilità in quel momento. Si è scoperto che il mio canto era accolto molto bene, e ho acquisito sicurezza.

Ispirata dal successo inaspettato, ho iniziato a usare questo sistema ogni giorno, per chiarire i fatti ad altri detenuti. Ho avvolto il microfono in un pezzo di carta e ho detto: “Ora inizia dalla stazione radio la trasmissione di chiarimento della verità della Falun Dafa”. Ho parlato dei Nove commentari sul Partito comunista, del Come il Partito Comunista Cinese distrusse la Cultura Tradizionale e di storie sulla cultura divina della Cina. L’ultima parte del programma era il karaoke, in cui i detenuti potevano chiedermi di cantare tutte le canzoni della Dafa che gradivano.

La mia “stazione radio” è diventata molto popolare tra i detenuti di tutti e nove i reparti. Anche praticanti di altre celle mi hanno aiutata e spesso abbiamo cantato insieme. Le guardie ascoltavano ogni trasmissione e non mi interrompevano. Una di loro ha iniziato ad ammirare la Dafa e ha pianto davanti a noi. Numerosi praticanti sono diventati espliciti e hanno accettato di lasciare il Partito Comunista e le sue organizzazioni giovanili.

Ero nel bel mezzo di una trasmissione dal vivo, quando è comparso il direttore del centro di detenzione. Tutti mi guardavano, non mi sono fermata e ho continuato il programma. Con nostra sorpresa, ha detto: “Non hai sete? Stai parlando a lungo in una giornata così calda. Dovresti fare una pausa”. Quindi se n’è andato senza dire altro.

Guardarmi davvero dentro ed elevarmi

Dopo una condanna a quattro anni, sono stata trasferita dal centro di detenzione in una prigione, e tenuta in isolamento.

Il Maestro ha detto:

“Tutte le vostre esperienze durante la vostra coltivazione - sia quelle buone che quelle cattive - sono tutte buone, poiché accadono soltanto perché state coltivando. (Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento III, Alla conferenza della Fa di Chicago)

Chiusa da sola, nella stanza buia, ho ricordato quello che ha detto il Maestro:

“Ai vecchi tempi, i coltivatori, dopo essersi arrampicati su una grotta con l’aiuto di una corda, la tagliavano e s’insediavano al suo interno per coltivare; se non ci riuscivano, morivano. Non c’erano né acqua, né cibo ed era in quelle circostanze estremamente particolari che si adottava quel metodo di coltivazione speciale”. (Zhuan Falun, Ottava lezione).

Mi sono resa conto di aver ignorato i miei attaccamenti umani e di non averli coltivati. La mia mancanza è stata sfruttata dal male, che mi ha messo in isolamento in una piccola stanza buia. Le sei detenute incaricate di controllarmi sono diventate mie compagne. Tutto era predisposto per la mia coltivazione.

Seguendo la Fa, trattavo tutti con gentilezza e compassione, in qualunque modo trattassero me. Rispetto agli antichi che coltivavano nelle caverne, mi ritenevo molto più fortunata, perché stavo coltivando la grande Fa dell’universo.

Purificare le nozioni acquisite

Il Maestro ha detto:

Poiché il Triplice Mondo è invertito al contrario, sono al contrario anche le comprensioni dei principi umani, se confrontate con i principi della retta Fa del cosmo”. (Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II, La Dafa comprende tutto)

Ho compreso che tutte le nozioni che abbiamo acquisito in questo mondo umano sono al contrario, e non in linea con la verità dell'universo.

Il Maestro ha detto anche:

“Vi faccio un esempio: prendete una bottiglia piena di sporcizia, chiudetela bene e gettatela in acqua e andrà immediatamente a fondo. Poi versate via la sporcizia che contiene: più la svuotate, più in alto galleggerà. Se la svuotate completamente, galleggerà proprio in superficie”. (Zhuan Falun, Prima lezione)

La mia mente era come una bottiglia, e ora avevo bisogno di purificare le cose sporche al suo interno. Ogni giorno, dopo essermi svegliata, inviavo pensieri retti, per eliminare pensieri umani e sentimentalismo, in pratica tutto ciò che poteva commuovermi.

In quella prigione infernale mi sentivo molto depressa e impaurita. Mi sono resa conto che la paura proveniva dalle idee acquisite sulla prigione, così ho inviato pensieri retti per eliminarle, e ho visto che la sostanza collegata a questa nozione nella mia testa si è dissolta. Poi, depressione e paura sono scomparse.

Quando mi sono rifiutata di indossare l'abito della prigione, le guardie mi hanno impedito di fare la doccia e di cambiarmi per tre mesi, nonostante il caldo dell’estate. Così ho lavorato sulla mente per eliminare l’attaccamento alla paura del caldo. In inverno, ho lavorato per liberarmi dagli attaccamenti all’avversione al freddo e dalla ricerca della comodità. Ogni volta che mi ritrovavo ad avere un desiderio o un sentimento umano, ho lavorato su di essi per liberare la mia mente.

Un gruppo di guardie, con bastoni elettrici, mi ha legata, spinta a terra e ha iniziato a colpirmi le mani. Questa volta non ho sentito dolore, sapevo che il Maestro mi stava proteggendo. Mi hanno tenuta legata con le mani dietro la schiena per giorni. Il dolore era atroce. Dentro di me ho detto al Maestro: "Maestro, so che questi sentimenti sono il mio karma, non me stessa, sono in grado di distinguerlo".

Ho chiuso gli occhi e inviato pensieri retti, per eliminare tutte le sensazioni dolorose dalla mente, persino l'idea che ero perseguitata dalle vecchie forze era sparita. Ho solo ricordato i principi sulla trasformazione del karma e la coltivazione della xinxing insegnata nello Zhuan Falun.

Ho cominciato a sorridere. La pressione e il dolore sono scomparsi. Dopo quindici giorni, vedendo che questo sistema su di me non funzionava, le guardie hanno allentato le manette e le corde.

Attraverso test psicologici, hanno tentato di identificare le mie debolezze per attaccarmi, ma non ci sono riusciti. Quello che non sapevano, era che coltivavo e mi sbarazzavo degli attaccamenti basati sulla Fa. Quando individuavano determinati attaccamenti, avevo già iniziato a lavorarci. I loro tentativi di perseguitarmi si sono rivelati mezzi per elevarmi.

Anche il Maestro era con me, proteggendomi e incoraggiandomi. Ho veramente sperimentato la profonda saggezza della Dafa. Sapevo che finché seguivo da vicino il Maestro, il male non sarebbe stato in grado di farmi niente.

Chiarire i fatti e salvare esseri senzienti

Quando le guardie sono venute da me, ho chiarito loro i fatti. Il Maestro mi ha dato la saggezza per ispirarli a essere gentili. Ho trattato ciascuno di loro con compassione e li ho amati.

Ho sognato di trovarmi al centro di un palcoscenico, circondato da esseri malvagi. Cantavo con una voce celeste e il male continuava a colpirmi sulla testa con una spada nera. Ma ogni colpo veniva trasformato in energia da un meccanismo rotante, installato dal Maestro fuori dal mio corpo. Il campo energetico intorno a me continuava a crescere. Seduti in galleria c'erano esseri senzienti, che guardavano questa battaglia tra bene e male che agitava l'anima.

Ho capito che il Maestro mi aveva attribuito la responsabilità di salvare esseri senzienti. Ma stando chiusa in una piccola stanza buia, senza alcuna libertà, cosa potevo fare per salvarli?

Ho pensato di cantare e di gridare messaggi. Così ho iniziato a gridare "La Falun Dafa è buona" e "Verità, Compassione e Tolleranza sono buone", e a intonare canzoni della Dafa.

Alle mie urla hanno fatto eco gli amici praticanti detenuti in altre celle. Ogni giorno, dopo esserci svegliati, iniziavamo a gridare "La Falun Dafa è buona!" Potevo vedere che le nostre voci stavano eliminando il male in altre dimensioni e aiutandoci a salvare le persone.

Un giorno è arrivato un gruppo di guardie con manette e bastoni elettrici. Questa volta avevo paura. Mi sono chiesta perché avessi paura dei bastoni elettrici ma non dei coltelli e ho pensato di avere ancora la nozione di quella paura. Ho inviato pensieri retti e la paura è svanita quasi immediatamente. Quando hanno visto che non le temevo, le guardie si sono girate e se ne sono andate.

Un altro giorno, la guardia ha ordinato ai detenuti di portarmi fuori dalla stanza e di gettarmi nel corridoio. Ha agitato in aria il bastone strillando: "Ti sfido a gridare qui in ogni stanza!".

Mi sono alzata e sono andata nella prima stanza. C'era un’amica praticante, sembrava inorridita e mi fissava. Ho detto alle persone in quella stanza, con pace e sincerità: "Sono una praticante della Falun Dafa, mi coltivo basandomi sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Non odio e non offendo nessuno, ma non sono d'accordo con il regime comunista sulla persecuzione, e spero che ognuno di voi possa capire i fatti, dimettersi dal regime comunista e avere un futuro radioso".

Poi sono andata nella stanza accanto e ho ripetuto quello che avevo appena detto. Arrivata alla quinta stanza, la guardia mi ha fermata e ha ordinato ai detenuti di riportarmi indietro.

Durante il Capodanno cinese ho gridato saluti al Maestro. Una guardia mi ha trascinata nel suo ufficio e, mentre mi malediceva, mi ha picchiata con un bastone elettrico sulla bocca. Mi sentivo come se un serpente velenoso mi stesse mordendo la faccia. Non ero arrabbiata. L’ho guardata negli occhi e le ho detto: "Perché sei così arrabbiata stamattina? Calmati e prenditi una pausa".

Ha smesso di colpirmi. Ma si è tolta la giacca e mi ha lasciata nel corridoio, al freddo, voleva che congelassi. Salutavo tutti quelli che passavano con un sorriso e chiedevo loro di ricordare che "La Falun Dafa è buona".

Mi hanno tenuta nel corridoio per due giorni, prima che la guardia mi dicesse di tornare nella cella. Infatti, mi hanno sempre trasportata o trascinata da qualche parte, perché non ho mai ubbidito ai loro ordini. Ho detto alla guardia: "Posso camminare da sola questa volta, ma nel frattempo canterò le canzoni della Dafa. Molti miei amici praticanti sanno che mi hai trascinato fuori dalla cella. Quando canto, faccio sapere loro che sono sana e salva." Questa volta ha accettato.

Il Maestro ha detto:

“La Fa rettifica il cosmo

La misericordia può dissolvere cielo e terra, portando la primavera
I pensieri retti possono salvare la gente del mondo”
(Hong Yin II, versione A)

La mia felicità e la mia positività coltivate attraverso la Fa hanno colpito i detenuti intorno a me. Alcuni hanno lasciato il regime comunista, altri mi hanno detto che recitavano: "La Falun Dafa è buona" nei loro cuori; altri ancora mi hanno fatto sapere che con loro le guardie dicevano molte buone parole su di me.

L’ultima prova in prigione

Sei mesi prima di essere rilasciata, ho fatto un sogno, in cui il Maestro mi guardava con speranza e preoccupazione. Percepivo anche altri sentimenti che non so descrivere. Poi un gruppo di persone è venuto, mi ha spinto a terra e ha iniziato a picchiarmi. Ho capito che avevo molti debiti storici da pagare e il Maestro temeva che non riuscissi a superare questa prova.

Pochi giorni dopo, l'ufficio 610 locale ha ordinato alla prigione di "trasformare" ogni praticante della Dafa. Quelli rimasti determinati nella loro fede sono stati trascinati nella stanza della tortura, uno dopo l'altro. Abbiamo sentito urla orribili. Poco dopo, ho sentito che la maggior parte dei praticanti era stata costretta a rinunciare alla Dafa. Un praticante è stato torturato a morte.

Quando mi hanno torturata, il dolore era atroce. Sentivo continuamente di essere giunta al limite. Non avevo la forza di concentrarmi o anche solo di guardarmi dentro.

Giorno dopo giorno, paura e risentimento aumentavano. Improvvisamente, mi sono resa conto che tutte le torture e le persecuzioni che avevo subito prima non erano nulla, in confronto alla prova di vita o di morte che avevo davanti.

Non potevo tornare indietro: l'unico modo era di donarmi completamente alla Fa. Mi sono ricordata del percorso di coltivazione che avevo seguito e della salvezza assicurata dal Maestro. Non importava quanto il mio corpo umano stesse soffrendo, stavo eliminando il karma e camminando verso la divinità. Non potevo lasciare che il mio corpo divino si dissolvesse sotto la pelle umana. Non potevo lasciare che la mia debolezza distruggesse gli innumerevoli esseri senzienti che avevano riposto tutte le loro speranze su di me.

Ho deciso che, a qualunque costo, non sarei scesa a compromessi con il male. Nella mente continuavo a ripetere "La Falun Dafa è buona". Nella sofferenza, potevo sentire che grandi pezzi di karma si stavano staccando da me.

Di notte, dopo essere stata riportata nella mia stanza, mi pizzicavo per evitare di addormentarmi. Continuavo a recitare la Fa ed eliminavo ogni pensiero che non fosse allineato con la Fa. Mi sono ricordata di quel sogno e ho avuto una comprensione più profonda delle relazioni karmiche. Nonostante tutto, non dovevo sviluppare alcun odio verso i persecutori.

Anche il Maestro mi dava suggerimenti per rafforzare i pensieri retti che stavo inviando. Sentivo che l'energia positiva mi circondava, e il male non poteva nemmeno avvicinarsi.

Ogni giorno le guardie si aspettavano che rinunciassi alla mia fede. Ogni volta che le vedevo, dopo che i detenuti avevano finito di torturarmi e mi riportavano nella mia cella, le guardavo con calma e sorridevo.

Il Maestro ha detto:

"Il Buddismo dice che ogni cosa nel mondo umano è un’illusione, che non è reale." (Zhuan Falun, Seconda lezione)

"Avendo ascoltato il Tao il mattino, uno può morire la sera" (Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento, Fondersi nella Fa)

Non importa quanto sia brutale la persecuzione, sto ancora coltivando la Dafa: sono la persona più fortunata del mondo.

Dopo sei mesi di torture inimmaginabili, non ero distrutta. Non ho accettato compromessi, ma sono diventata sempre più matura nella mia coltivazione. Ho sperimentato profondamente che la coltivazione è molto seria. E c'è un principio per noi discepoli della Dafa, è solido e non cambierà, a prescindere dall'ambiente in cui ci troviamo.

Quando la mia famiglia è venuta a riportarmi a casa dalla prigione, fisicamente ero molto debole e la maggior parte dei capelli era diventata grigia, ma il mio cuore era pieno di luminosità, pace e compassione.

Nessuna parola può descrivere quanto siano grandi il Maestro e la Fa. Sono profondamente grata per tutto ciò che il Maestro ha fatto per salvarmi. Il mio sentiero di coltivazione dimostra anche che, per quanto sia difficile la situazione, finché crediamo e coltiviamo veramente basandoci sulla Fa, lì ci sarà una via.